GIORGIO di Giovanni
Sabina Brevaglieri
Nacque a Siena in data imprecisata, probabilmente verso la fine del XV secolo.
La sua formazione si avviò forse a contatto con Domenico Beccafumi; ma fu poi fortemente [...] ) si abbandona in un dilatato orizzonte paesistico che, descritto con cura e attenzione naturalistica, richiama il pendant di Orfeo del castello praghese di Šternberk: l'acuta caratterizzazione dei cavalli di Selene, che abbandona Endimione, e degli ...
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CINCANI, Benedetto (Benedetto Montagna)
Lucio Grossato
Figlio del pittore vicentino Bartolomeo e di Paola Crescenzio, veiliva chiamato e si firmava Montagna anche lui. Come il padre fu pittore, ma anche [...] sottili variamente incrociati, l'uso di lineette isolate e di punti" (Pittaluga, 1928, p. 110). Appartengono a questo secondo tempo l'Orfeo che ammansa gli animali (Bartsch, n. 25) e il Redentore risorto (Bartsch, n. 12; Hind, n. 2), derivato da un ...
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CAFFI, Francesco
Clara Gabanizza
Figlio di Michele e di Bianca Boncio, nacque a Venezia il 14 giugno 1778. Discendente da una famiglia di giuristi, studiò privatamente con don Benedetto de Luca; compì [...] e delle opere di G. M. Asola, Padova 1868.Come compositore il C. scrisse le cantate, tutte eseguite a Venezia, Il divieto d'Orfeo, a tre voci su libretto di A. Zanetti, 1804; Omaggio a Napoleone, a quattro voci con cori, per l'onomastico del sovrano ...
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MANARA, Baldassarre
Maura Picciau
Sono scarse le notizie biografiche pervenute su questo pittore ceramografo, attivo a Faenza nella prima metà del XVI secolo, figlio maggiore di Giuliano di Baldassarre, [...] : la rappresentazione si adatta alla forma del manufatto, assecondandone le curve e le convessità. Esemplare in tal senso il piatto con Orfeo ed Euridice del Museo di Faenza, databile intorno al 1534.
Il corpus di oggetti del M. pervenutici è vasto ...
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GUARDABASSI, Mariano
Maddalena Parise
Primogenito di Filippo e di Isabella Perucchini, nacque a Perugia il 25 marzo 1823. Compiuti gli studi primari presso il collegio Pio, fu destinato dal padre all'amministrazione [...] di S. Elisabetta (ora distrutta) di un ambiente termale decorato dal grande mosaico del II secolo d.C. con rappresentazione di Orfeo e le fiere (lasciato in vista in via di S. Elisabetta). Della scoperta il G. inviò due relazioni alle Notizie degli ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] soggiorno nel 1781 a Roma, dove era stato chiamato a partecipare all'inaugurazione del teatro Alibert con le scene per il ballo Orfeo di D. Ricciardi. In questa città il G. riscosse un notevole successo e fu nominato socio di merito dell'Accademia di ...
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GONZAGA, Cesare
Molly Bourne
Nacque, probabilmente in Sicilia, il 6 sett. 1536, primogenito di Ferrante I Gonzaga e Isabella di Capua; fu chiamato Cesare in onore di Carlo V. Tra i titoli ereditati [...] usufruirono del palazzo per dibattiti, letture di testi letterari e spettacoli teatrali (nel 1607 vi avvenne la prima rappresentazione dell'Orfeo di C. Monteverdi). È probabile che il G. avesse già pensato a formare una galleria di marmi mentre si ...
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DEL NASSARO (D'Alnassar, Delnazar, D'Elnassar), Matteo
Sergio Guarino
Nacque a Verona, forse verso il 1490, da un certo Iacopo di professione calzolaio (Vasari [1568], 1880, p. 375); la famiglia paterna [...] dopo partì per Bruxelles, per seguire direttamente l'esecuzione di due grandi arazzi con le Storie di Atteone e di Orfeo, oggi dispersi ma rintracciabili in un inventario delle collezioni reali redatto nel 1551 (Schneebalg-Perelman, 1971, pp. 295 s ...
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ERRANTE, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Trapani il 19 marzo 1760 da Maria Paola D'Alessandro e da Giuseppe, commerciante di pelli (si spiega così il soprannome di "guastacuoi" datogli da bambino [...] , e per delineare compiutamente la sua personalità artistica. I dipinti superstiti sono conservati nel palazzo municipale di Trapani (Orfeo ed Euridice, Il Tempo e le belle arti), nel Museo regionale Pepoli della stessa città (vanno almeno citati ...
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CARBONI, Angelo (Angiolo)
Deanna Lenzi
Nacque forse a Bologna nel secondo o nel terzo decennio del Settecento.
Fu allievo di Ferdinando Galli Bibiena presso l'Accademia Clementina, ove, secondo l'Oretti, [...] , La festa della ghirlanda); novembre, La maestra di scuola (L'economia di casa); dicembre, Il mercato di Malmantile (Orfeo e Euridice, Il Faksal di Londra, con scenario trasparente). 1760: febbraio, La conversazione (Il ratto di Proserpina, Il ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...