LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] ), a cura di G. Martinelli Braglia, Imola 1998. Si vedano, inoltre, Mostra straordinaria di pittori carpigiani. Carlo Grossi, A. L., Orfeo Messori, Carpi 1948, pp. 2, 4; M.C. Nannini, Secoli, pietre, colori, Carpi 1953, pp. 135-150; G. Guandalini - A ...
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FILOSTRATO (Φιλόστρατος)
P. E. Arias
Quattro sono i retori conosciuti sotto questo nome (Suda, s. v. Φιλόστρατος). Il primo è il più antico, nato nel 150 d. C., autore per alcuni dell'opera Νέρων che [...] Achille a Sciro, Pirro a Sciro; seguono rappresentazioni di Marsia, di cacciatori, di Eracle e Acheloo, Eracle in fasce, Orfeo, Medea, dei giuocatori di dadi, Pelope, Pirro o i Missi, Argo, Esione, Giacinto, Meleagro, Nesso, Filottete. Al posto del ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] dedicata a Giulia Domna o a un larario dedicato da Alessandro Severo con le immagini, tra le altre, di Orfeo, Apollonio di Tiana, Cristo) contribuisce alla creazione di un nuovo tipo iconografico.
La tipologia ellenistica del filosofo viene elaborata ...
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PORTOGALLO
A. Balil
B. Oleiro
A. Balil
B. Oleiro
Arte antica. - Una particolare caratterizzazione dell'arte antica nel P. riesce difficile; ciò è dovuto, da un lato, alla continuità e somiglianza [...] ornamentale e tendenzialmente aniconica. Soltanto verso il III sec. appaiono tentativi di rappresentazioni figurate come il piccolo emblema di Orfeo a Martim Gil (museo di Lisbona) o i mosaici della piscina di Poiares de Regua, forse più tardi.
Nella ...
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COMPAGNINI, Raimondo
Deanna Lenzi
Nacque a Paderno, località nelle vicinanze di Bologna, il 9 luglio 1714 da Giovan Battista ed Anna Maria Negroni. A Bologna si formò come architetto teatrale e civile, [...] dal ballo eroico pantomimo Gli amori di Marte e di Venere di J. Favier; e, sempre in collaborazione con V. Martinelli, per Orfeo ed Euridice di R. de Calzabigi, musica di C. W. Gluck; autunno, teatro Formagliari di Bologna, scene per L'Amore in ...
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CASORATI, Felice
Giuseppe Marchiori
Figlio di Francesco, ufficiale dell'esercito, e di Carolina Borgarels, nacque a Novara il 4 dic. 1883. Dotato di un'acuta e vasta intelligenza e di multiformi interessi [...] e per la "Pro cultura femminile" per la quale allestì La Boîte à joujoux di Debussy nel 1936. Creò i bozzetti per l'Orfeo di Monteverdi (Roma, teatro dell'Opera) nel 1934;per la Norma di Bellini, di cui fu anche regista, nel 1936(Firenze, Maggio ...
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CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] rappresentavano per lo più scene della mitologia e della storia antica: Marco Curzio a cavallo che si precipita in un burrone,Muzio Scevola,Orfeo con gli animali,Marte e Venere con Cupido,Leda con il cigno, ed altre. Dai documenti si sa pure che il C ...
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THYSDRUS
L. Foucher
Il villaggio di El Jem, in Tunisia, situato a 65 km da Sousse e a 40 km dal mare occupa, in parte, il luogo dell'antica città di Thysdrus. L'esplorazione del luogo non è stata ancora [...] , nei piccoli quadretti che richiamano le ierogamie mitologiche, dove si vede un seduttore e una "ninfa sorpresa". Artemide, Apollo, Orfeo e le Muse sono inoltre le divinità più frequenti sui documenti di Thysdrus.
Verso la fine del III e nel IV sec ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] il precedente. Comunque è una di quelle composizioni a tre figure che trovano riscontro nei bassorilievi del tipo di quello di Orfeo ed Euridice del Museo Naz. di Napoli. Alla maturità del pittore, al periodo cioè della sua maggiore fama, si debbono ...
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OVIDIO NASONE, Publio
C. Rabel
Poeta latino (43 a.C.-17 d.C.) autore di numerose opere che nel Medioevo vantano una nutrita tradizione manoscritta illustrata.A partire dall'epoca carolingia, i due poeti [...] importanza: così la storia di Narciso, illustrata alla fine del sec. 13° nel Roman de la Rose, così il mito di Orfeo, che appare in una raccolta di opere poetiche di Guillaume de Machaut, prodotta a Parigi intorno al 1370-1377 (Parigi, BN, fr ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...