OSANNA, Francesco Bernardino
Paolo Pellegrini
- Nacque a Mantova da Antonio verosimilmente poco prima della metà del Cinquecento. L’identità della madre è ignota. Ebbe almeno un fratello, Benedetto.
Il [...] Nuovo, Mantova, I Gonzaga e la stampa, ibid., pp. XXXI-XXXIII; T. Carter, Some notes on the first edition of Monteverdi’s «Orfeo» (1609), in Music & Letters, XCI (2010), p. 500; F. Antonioli, Lettere dedicatorie di F. O. ai Gonzaga, in I margini ...
Leggi Tutto
Dioscoride, Pedanio (o Dioscuride; in D. Diascoride)
Enzo Volpini
Botanico e farmacologo antico, fiorito nel I sec. d.C., sotto il regno di Nerone. Nativo di Anazarba presso Tarso, in Cilicia, Dioscoride [...] , idest, de qualitatibus ". Ciò probabilmente rende ragione anche dell'isolamento di Dioscoride, menzionato tra Zenone e Orfeo. Sembra infatti che D., non annoverandolo tra i medici, abbia inteso sottolineare la peculiarità dell'opera dioscoridea ...
Leggi Tutto
BERNASCONI, Antonia
Raoul Meloncelli
Nata a Stoccarda nel 1740 circa dal primo matrimonio della moglie del compositore Andrea, che le diede il proprio cognome e ne curò la prima educazione musicale, [...] La Cerere placata di N. Jommelli, eseguita nel palazzo del duca d'Arcos. Nella stagione 1774-75 si esibì ancora nell'Orfeo di Gluck, modificato con musiche di J. Chr. Bach (novembre 1774) e nel Demofonte di G. Myslivecek (gennaio 1775).
Nell'autunno ...
Leggi Tutto
Vedi TAMIRI dell'anno: 1966 - 1997
TAMIRI (vol. VII, p. 588)
P. E. Arias
La prima attestazione del mitico cantore e musico trace si ha nel «Catalogo delle navi» del II libro dell'Iliade (vv. 594-600): [...] pestana (Palermo, collezione archeologica del Banco di Sicilia, già Mormino). Al centro vi è T. con berretto frigio a tiara (Orfeo?), assistito da una figura femminile, che estrae un rotolo da una cassa, e da una figura forse di Musa a sinistra ...
Leggi Tutto
Escoffier, Marcel
Stefano Masi
Costumista cinematografico e teatrale francese, nato a Monte Carlo il 29 novembre 1910 e morto ad Ariccia (Roma) il 9 gennaio 2002. La vivida fantasia e la profonda conoscenza [...] maestro Bérard, i memorabili candelabri dalle braccia umane e le cariatidi che soffiano fumo e, quattro anni dopo, in Orphée (Orfeo), i cui costumi assecondano la linea onirica del film. Morto Bérard nel 1949, E. rimase l'erede principale della sua ...
Leggi Tutto
anagogico
Francesco Tateo
. Il termine a. (cfr. il latino anagogicus, adattamento del greco ἀναγωγιχός) indica ciò che " conduce su ", " solleva ", e applicato all'ermeneutica biblica, della quale è [...] a. dal senso allegorico propriamente detto, per il quale D. porta invece l'esempio della favola ‛ poetica ' di Orfeo. D. così, allontanandosi dalla schietta enunciazione tomistica, mostra di voler fondare la differenza fra allegoria e anagogia non ...
Leggi Tutto
BOLIZZA, Marino
Gino Benzoni
Nacque a Cattaro, da nobile famiglia, nel 1603. Studiò a Padova e, abbracciata la vita sacerdotale, si trasferì a Venezia, dove ebbe incarichi di segreteria dal nunzio G. [...] consideratione le cose lasciateci dall'autorità pagana". Poiché "poeta è colui che fa", mentre Virgilio "imita sempre... Orfeo, Empedocle, Sofocle, Lucretio, Ennio" - ed Omero ne "è stato presso che assassinato" - bisogna guardarsi da ogni ...
Leggi Tutto
Saturno
Emanuele Lelli
Il dio romano dell’età dell’oro
Il dio greco Crono è il sovrano degli dei della seconda generazione, quella dei Titani, ma non è un dio molto venerato, e il suo nome diviene a [...] , finisce anche «Crono dal pensiero ritorto», appunto perché uccide i propri figli.
Crono, secondo le interpretazioni dell’orfismo (Orfeo), è il simbolo del Tempo (in greco chrònos), del peso degli anni, un essere primordiale da cui nascono Etere ...
Leggi Tutto
TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
*
(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] più famose del Settecento erano indissolubilmente connesse con qualche grande cantante (l'Artaserse di J. A. Hasse col Farinelli, l'Orfeo di C. Gluck col Guadagni, ecc.) e questi la cantava dovunque. Le opere cadevano presto fuori di moda e, fatto ...
Leggi Tutto
PERI, Iacopo
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Roma, di famiglia toscana, il 20 agosto (secondo alcuni il 5) 1561, morto a Firenze il 12 agosto 1633. Compì gli studî musicali sotto la guida di Cristofano [...] felici, là dove l'azione s'arresti, cedendo alla meditazione, quasi, si direbbe, all'introspezione. Nel monologo d'Orfeo "Funeste piaggie, ombrosi orridi campi..." la scansione del "recitar cantando" dà alla parola una risonanza affettiva (e cioè ...
Leggi Tutto
orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...