Scrittore, traduttore, critico di letteratura e d'arte, nato a Navacchio (Pisa) il 15 ottobre 1914. È stato professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'università di Firenze [...] distese della più recente produzione poetica: Mosè (in Moses, 1982), Cristo (in Col dito in terra, 1986), Esiodo-Omero-Orfeo (il mito delle origini del senso, letteralmente ripercorso a ritroso, in Nel delta del poema, 1988).
L'attività teorica di ...
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Harnoncourt, Nikolaus
Federico Pirani
Direttore d'orchestra, violoncellista, gambista e musicologo austriaco, nato a Berlino il 6 dicembre 1929. Fondatore e direttore nel 1953 del Concentus Musicus [...] et Pollux di J.-Ph. Rameau. Dal 1975 al 1979 ha diretto all'Opernhaus di Zurigo le tre opere di C. Monteverdi (L'Orfeo, L'incoronazione di Poppea, Il ritorno di Ulisse in patria) con la regia di J.-P. Ponnelle. Successivamente, ha allargato il suo ...
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ZOPPO, Marco
Giuseppe Fiocco
Pittore. Nacque a Cento nel 1433 e morì a Venezia nel 1478, quindi vent'anni innanzi di quanto finora si supponesse.
Benché adottato nel 1453 con i soliti modi da F. Squarcione, [...] e ricavare da uno di essi (e più da quello simile di Amburgo), il motivo di una sua incisione rappresentante Orfeo ucciso dalle Baccanti, il cui prototipo si fa risalire al Mantegna.
Bibl.: V. Lazzarini, Documenti relativi alla pittura padovana, in ...
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Con questo nome s'indicò dal sec. XIV al XVIII uno strumento a bocchino, formato di un tubo d'avorio o di legno leggermente conico, fasciato esternamente di pelle.
Vi erano due specie di cornetti: diritti [...] chiaro e vigoroso tributarono grandi lodi molti scrittori di argomenti musicali. Bach lo usò per sostenere la voce nei corali, e Gluck fu l'ultimo, tra i grandi maestri, a servirsene nelle sue opere (Orfeo ed Euridice, Elena e Paride, Alcesti, ecc.). ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] della Natura dell'antica Mileto e di altre città ioniche, era stato anticipato, anzi articolato, da poeti come Esiodo e Orfeo rispettivamente nella Theogonia e negli Inni, dato che proprio i poeti erano stati i maestri di coloro che oggi consideriamo ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] rilievo a tre figure nel quale è rappresentato l'addio di Orfeo ad Euridice, dove Hermes tiene dolcemente la donna per il polso ), poi anche stare in ascolto e guardare (vaso di Orfeo a Berlino) e viene infine inteso come atteggiamento eroico, come ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] della violenza e della morte: la sciagura del Titanic, l’industria mortuaria d’una clinica moderna e il ricordo del mito di Orfeo e Euridice.
Tra Radicondoli e Parigi
Nel 1972 Berio produsse per la RAI C’è musica e musica, documentario televisivo in ...
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PAER, Ferdinando Francesco
Giuliano Castellani
PAER, Ferdinando Francesco (diffusa anche la grafia Paër, alla francese). – Nacque a Parma il 1° luglio 1771 da Giulio e Francesca Cutica, in una famiglia [...] per la visita a Parma di re Gustavo III di Svezia nel 1783-84, abbia cantato a corte la parte di Amore nell’Orfeo ed Euridice di Gluck. A 19 anni rimase orfano del padre: in quel periodo prese a dedicarsi alla composizione.
La prima testimonianza di ...
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GUI, Vittorio
Nadia Carnevale
Nacque a Roma il 14 sett. 1885 da una famiglia originaria della Savoia. Dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali dalla madre, una pianista che era stata allieva [...] la Maria di Rohan di G. Donizetti per la stagione inaugurale del teatro Politeama Chiarella di Torino. Nel 1909 diresse dapprima l'Orfeo di Chr.W. Gluck al teatro Nazionale di Roma e, in seguito, il Sigfrido di R. Wagner presso il teatro Regio di ...
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CAVALIERI, Lina (Natalina)
Raoul Meloncelli
Nata a Viterbo, il 25 dic. 1874 da Florindo, marchigiano di umili origini (assistente architetto secondo quanto riferito dalla stessa C. nel suo libro di memorie) [...] . Fu questa la sua prima vera affermazione e l'inizio d'una carriera imprevedibile, che la portò dapprima sulle scene del Grande Orfeo, ove si esibivano artisti già affermati e di fama internazionale e quindi al Diocleziano, in cui, con una paga di ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...