L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli oggetti di o. sono oro, argento e platino. Il platino è sempre usato puro; l’oro e l’argento invece sono usati quasi sempre alligati, poiché la loro duttilità allo stato puro ne rende difficile la ...
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GUCCIO di Mannaia
Antonella Capitanio
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di questo orafo, smaltista e incisore di sigilli, documentato a Siena dal 1291 al 1322.
La sua fama e la sua [...] gotico transalpino, in Il gotico europeo in Italia, a cura di V. Pace, Milano 1994, pp. 311-323; Id., Scultura e smalto nell'oreficeria senese dei secoli XIII e XIV, Firenze 1998, pp. 1-154 e passim; A. Tomei, in The Treasury of St. Francis of Assisi ...
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Balèstra, Renato. ᅳ Stilista italiano (Trieste 1924 - Roma 2022). Interrotti gli studi in ingegneria all'univ. di Trieste, si è stabilito a Roma dove, dopo una prima esperienza come disegnatore presso [...] taglio sartoriale, sono caratterizzate da linee romantiche spesso arricchite da preziosi ricami. Accanto a una linea di abbigliamento maschile e di prêt-à-porter, dal 1989 ha firmato creazioni di oreficeria. Ha disegnato anche costumi teatrali. ...
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tiara Copricapo in tessuto o in pelle, in uso presso popoli dell’Asia e noto nel mondo greco con vari nomi, tra cui quello di mitra. La forma più frequente era quella a cono con la punta ripiegata in [...] una seconda corona; la terza (onde il nome triregnum) fu aggiunta da Benedetto XII nel 1334. Con il variare degli stili dell’oreficeria, la t. subì varie modifiche, finché agli inizi del 17° sec. si fissò il tipo rimasto invariato (v. fig.). Paolo VI ...
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(IV, p. 703; App. III, i, p. 139)
Gli aspetti sociali, economici e giuridici dell'a. sono stati svolti nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce artigianato (IV, p. 703), aggiornata nell'App. III (i, p. [...] per il ferro battuto, Este per la ceramica artistica, Costermano per la scultura, Asolo per la tessitura e i ricami, Vicenza per l'oreficeria e numerosi altri centri per la lavorazione del legno e del cuoio, e per la produzione di stampe d'arte e di ...
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FILIBERTI
Renata Massa
Famiglia di orefici, fonditori e orologiai attivi a Brescia e a Bergamo dal secondo quarto del XVIII secolo agli inizi del XIX.
Giovanni Battista, figlio di Giovanni Pietro, nacque [...] ); Il tesoro del Duomo di Bergamo (catal.), Bergamo 1989, pp. 68 s. (per Giuseppe), 78 s. (per Pietro); R. Massa, L'oreficeria sacra e profana, in Settecento lombardo (catal.), a cura di R. Bossaglia e V. Terraroli, Milano 1991, p. 14(per Pietro); V ...
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toreutica Arte di lavorare il metallo in incavo e a rilievo, a martello, a cesello, a sbalzo, a bulino. I metalli più usati sono il rame, il bronzo, l’argento, l’oro.
Nell’antico Egitto la t. era praticata [...] . Nel Tardo Impero si hanno ricchi tesori di argenteria, specialmente nelle province. Caratteristici sono i missoria, dischi d’argento con rappresentazioni a bassorilievo.
Per la lavorazione dei metalli a partire dal Medioevo ➔ oreficeria; metallo. ...
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Elemento chimico, simbolo Pt, numero atomico 78, peso atomico 195,09, di cui sono noti 6 isotopi stabili (numero di massa 190, 192, 194, 195, 196, 198); densità 21,45 g/cm3, punto di fusione 1772 °C.
Caratteri [...] campione conservati a Parigi. I principali settori d’impiego del p. sono: la preparazione di marmitte catalitiche, l’oreficeria, l’uso come catalizzatore nell’industria chimica (nella produzione di acido nitrico, nella preparazione di isobutilene, di ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] (diffuso anche dai Celti che lo praticavano già dal 5° sec. a.C.). Lo s. cloisonné acquistò grande importanza con l’oreficeria bizantina, che probabilmente ne apprese la tecnica dalla Persia; la produzione più intensa si ebbe tra il 10° e l’inizio ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] . Lo sbalzo e il cesello, accanto a filigrana, incisione, niello, agemina ecc. sono applicati soprattutto nella toreutica e nell’oreficeria.
La fusione e il getto diretto del m. entro forme o stampi (fusione piena) rimane a lungo limitato alla ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...