Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] artigianale locale per svilupparla, accanto a quella di lusso, in senso più professionale e seriale (maioliche, oreficeria, mobilificio, abbigliamento, vetro ecc.). In questa prospettiva erano nate scuole di formazione professionale nei diversi campi ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] imperiale e a un suo sia pur momentaneo realizzarsi.
Gli artigiani vichinghi, nei secc. 9° e 10°, produssero numerosi oggetti di oreficeria, tra cui a. di vari tipi; l'assenza di un centro di produzione che in qualche modo prevalesse sugli altri e ne ...
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BERNOARDO di Hildesheim, Santo
U. Mende
(Bernward)Nato nel 960 ca., vescovo di Hildesheim dal 993 al 1022, B. fu uno dei maggiori committenti e promotori della produzione artistica nell'età ottoniana, [...] , VIII, 12).La fioritura artistica bernoardiana a Hildesheim non mancò peraltro di presupposti locali; manoscritti miniati e opere di oreficeria rendono verosimile il fatto che la città già prima del Mille abbia avuto un ruolo artistico di spicco e ...
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LANDO (Orlando) di Pietro
Simona Moretti
Nacque da un certo Pietro, forse a Siena o comunque in territorio senese, in una data imprecisata, fatta risalire ipoteticamente intorno al 1280 (Leone de Castris, [...] tra Due e Trecento, in Prospettiva, 1988-89, nn. 53-56, Scritti in ricordo di G. Previtali, pp. 145 s.; A. Capitanio, in Oreficeria sacra a Lucca dal XIII al XV secolo, a cura di C. Baracchini, Firenze 1993, pp. 173-179; Il duomo di Orvieto e le ...
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ATHRIBIS
S. Donadoni
Città del Basso Egitto, presso l'odierna Benha. Gli edifici del posto sono per la massima parte distrutti, mentre numerosi sono stati i trovamenti che ivi hanno avuto luogo. Fin [...] , ma che ben mostra cosa, nell'ambiente popolaresco di piccoli artigiani della bassa epoca, fossero divenuti i modi della pesante oreficeria del Nuovo Regno.
Bibl.: R. Engelbach, The Treasure of A. (Benha), in Ann. Serv. Ant. de l'Ég., XXIV, 1924 ...
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(fr. Meuse; nederl. Maas o Maes) Fiume dell’Europa centro-occidentale (950 km). Nasce nella parte settentrionale del Plateau de Langres presso Avrecurt, a 384 m, scorre nella Francia orientale, nel Belgio [...] manifestò inizialmente con R. de Huy. Successivamente, tra gli artisti che nei sec. 12° e 13° segnarono l’evoluzione dell’oreficeria mosana dalle forme romaniche a quelle gotiche, sono noti: G. de Claire; il maestro di Stavelot, autore di un altare ...
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LELI (Lelj), Giovanni Antonio (Giovanni Antonio [Giannantonio] da Foligno)
Emilia Capparelli
Nacque a Ferrara tra il 1472 e il 1476, da una famiglia di orafi e incisori proveniente da Foligno.
Il cognome [...] in oro, e realizzò la doratura di vasellame e oggetti eseguiti dal padre. Successivamente continuò a ricevere pagamenti per oggetti di oreficeria e vari lavori di "cunciatura di argenti" (ibid., p. 371).
Morì a Ferrara l'11 nov. 1557 e venne sepolto ...
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MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] Un lavoro a sbalzo e a filigrana di straordinaria finezza contraddistingue l'intera opera. Un altro capolavoro dell'oreficeria romanico-salica a M. (Domkammer der Kathedralkirche St. Paulus) è rappresentato dalla crocereliquiario di s. Paolo, di poco ...
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Andrea di Jacopo d'Ognabene
L. Gai
Orafo pistoiese, noto dal 1284 e operoso fino al 1320 circa. Già maggiorenne nel 1284 (Gai, 1984, p. 57), nel 1287 doveva essere pagato per un calice da lui "rifatto", [...] Convegno internazionale di studi, Pistoia 1966", Roma 1972, pp. 79-83.
G. Marchini, L'altare argenteo di S. Jacopo e l'oreficeria gotica a Pistoia, ivi, pp. 135-147.
M.M. Gauthier, Emaux du Moyen Age occidental, Fribourg 1972, pp. 208-212, 385 ...
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VEDDER, Elihu
Delphine Fitz Darby
Pittore, nato a New York il 26 febbraio 1836, morto a Roma il 29 gennaio 1923. Studiò con Tompkins Matteson a New York, con Picot a Parigi e con Bonaiuti a Firenze; [...] realistiche.
Il Vedder dipinse tanto a fresco quanto a olio e si provò anche nel musaico, nella scultura e nell'oreficeria. Le sue migliori pitture sono: La tana del serpente di mare; La Sibilla cumana; Riconoscimento; L'interrogatore della Sfinge; L ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...