GUIDETTO
V. Ascani
Architetto e scultore attivo in Toscana tra la fine del sec. 12° e il primo ventennio del successivo, il cui nome è legato alla ricostruzione della facciata della cattedrale di S. [...] marmoree, attingendo largamente ai repertori iconografici della scultura occidentale e, spesso, delle arti minori quali miniatura, oreficeria e arte tessile, come dimostrano motivi floreali o subgeometrici presenti su sete orientali, ben imitate in ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
G. Valenzano
Regione orientale dell'Italia settentrionale, nata dopo la seconda guerra mondiale dall'unione della prov. di Udine, fino ad allora inclusa nel Veneto, e della parte [...] S. Tavano, Storia dell'arte nel Friuli-Venezia Giulia, Reana del Rojale 19912 (1984); Ori e tesori d'Europa. Mille anni di oreficeria nel Friuli-Venezia Giulia, a cura di G. Bergamini, cat. (Villa Manin di Passariano 1992), Milano 1992; C. Travi, Il ...
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ASSIA
W. Heinemeyer
(ted. Hessen)
Stato confederale della Rep. Federale di Germania, formato dall'omonimo preesistente stato del Reich e dalla prov. prussiana dell'Assia-Nassau.La stirpe degli Assi, [...] . Le grandiose vetrate del coro e il prezioso reliquiario di s. Elisabetta (ca. 1235-1249) conservato nella sacrestia, gioiello dell'oreficeria renano-mosana, sono tra le più significative opere d'arte della metà del 13° secolo.Il langravio Enrico I ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] Pompei un c. ricordato subito prima di un gemmarius (v.) (C. I. L., iv, 8505) fa pensare. ad altro lavorante di oreficeria, piuttosto che di toreutica; crustarius è chiamato da Plinio l'artista Teucer (Nat. hist., xxxiii, 157). D'altra parte abbiamo ...
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NAMUR
S. Lupinacci
(lat. Namurcum; fiammingo Namen)
Città del Belgio, capoluogo dell'omonima provincia e sede vescovile, situata alla confluenza della Mosa con la Sambre, tra l'altopiano dell'Hesbaye [...] (dip. Aisne). Le miniature della Bibbia sono in alcuni casi una vera e propria trasposizione di motivi usati dall'oreficeria.L'architettura gotica, introdotta nella regione di N. in ritardo e con lentezza, non mostra caratteri di grande originalità ...
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LIPINSKY, Angelo
Lanfranco Mazzotti
Nacque a Roma il 26 apr. 1904 da Sigmund, pittore e incisore tedesco di origine ebraica, e da Elenita Kümpel, di confessione protestante. Il padre, trasferitosi nel [...] netto contrasto con l'arte ellenica delle città della Magna Grecia.
Per Antiquariato, la "Collana di arti decorative" diretta da G. Gregorietti, pubblicò Oreficeria eargenteria in Europa dal XVI al XIX secolo (Novara 1965) e Marchi dell'argenteria e ...
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FRANCESCO di Giovanni
Antonella Capitanio
di Attivo a Firenze come orafo, è documentato dal 1465 al 1510.
La sua formazione avvenne nella bottega di Antonio Pollaiolo, dove risulta discepolo con salario [...] di Salvi: prime osservazioni, in Annali della Scuola normale superiore di Pisa, s. 3, XIV (1984), 2, pp. 707-711; Id., L'oreficeria, in Tesori d'arte dell'Annunziata di Firenze (catal.), Firenze 1987, pp. 300, 320-323; Id., I più antichi marchi di ...
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FRITZLAR
M.E. Savi
(Frideslare, Fritislare nei docc. medievali)
Città della Germania, nell'Assia settentrionale, situata sulla sponda sinistra del fiume Eder.Nel 723-724 s. Bonifacio edificò in quest'area [...] vi sono conservati si era in passato ipotizzata l'esistenza a F., nel sec. 12°, di una bottega locale di oreficeria, stilisticamente dipendente da Roger di Helmarshausen. In realtà, sia la croce-reliquiario con le reliquie della Vera Croce, del primo ...
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SANT'ANGELO MUXARO
B. Conticello
Centro abitato in provincia di Agrigento; sorge sulla cima di un colle di costituzione geologica gessosa, alto circa m 400.
La località fu occupata da uno stanziamento [...] . Anche per quanto riguarda la suppellettile metallica, osserviamo accanto alle fibule ed ai modesti ornamenti locali, una oreficeria orientalizzante mutuata per il tramite dell'ambiente fenicio-cipriota e di chiara derivazione minoica.
Il grosso del ...
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Minerali caratterizzati da una particolare durezza, preziosi per la loro rarità.
Generalità
La definizione più completa ed esatta di p. è ancora quella data da Anselmo Boezio de Boodt, medico di Rodolfo [...] e si ritrova ancora in età ottoniana e romanica, accordandone l’uso al carattere soprattutto religioso e liturgico dell’oreficeria.
Nel 13° e 14° sec. il gioiello si liberò della prevalente impronta religiosa, per divenire dal Quattrocento un ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...