BONZAGNI (Bonzagna, Bongiovanni), Giovan Giacomo
Graham Pollard
Figlio di Giovan Francesco e Maria Caterina Marolli, nacque a Parma il 19 febbr. 1507. Il primo documento che lo indica presente a Roma [...] del quale in quegli anni si stava terminando il palazzo: il nome dell'artista compare in vari pagamenti per lavori di oreficeria nel palazzo stesso (Ronchini, p. 321). In un pagamento del 1550 figurano tra gli oggetti, oltre a medaglie e sigilli, una ...
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BIBLIA, Fabrizio
Giuseppe Galasso
Mal confuso da alcuni autori con Francesco Biblia, che fu vescovo di Isola in Calabria dal 1631 al 1634, il B. nacque a Catanzaro, non sappiamo se dalla stessa famiglia [...] perciò di proibire l'esportazione della moneta regnicola e l'uso di essa, previa fusione, nei lavori di oreficeria e argenteria, e di procedere quindi, con alcune opportune precauzioni, ad un cambio generale della moneta e alla distribuzione ...
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BERTOLANI, Gaetano
Ennio Golfieri
Nacque a Mantova fra il 1758 e il 1759. La sua era una famiglia di artigiani specializzati nella confezione delle maschere. Fuggito da casa in giovanissima età, pare [...] studiò a Bologna e a Firenze e fu amicissimo di A. Berti. Invece di continuare il mestiere paterno si dedicò all'oreficeria, agli sbalzi e fusioni cesellate in metalli preziosi. Raggiunta una grande maestria, intorno al 1860 si trasferì a Parigi ove ...
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ARDITI, Andrea (Andrea di Ardito)
Marco Chiarini
Fiorentino, operoso nel sec. XIV, ritenuto uno dei primi orefici che abbia introdotto a Firenze, nella sua arte, l'uso dello smalto francese.
Egli dovette [...] dalle fonti. Da un inventario del Tesoro del duomo fiorentino (1418) si rileva, infatti, che allora quella fabbrica possedeva diverse oreficerie dell'A., e tra le altre un calice d'argento con smalti rappresentanti figure di santi, del 1331, e un ...
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MISTRUZZI, Aurelio
Alessandra Imbellone
– Nacque il 7 febbr. 1880 a Villaorba, frazione di Basiliano (Udine), da Giacomo, geometra, e Filomena Vau, proprietaria terriera.
Rimasto orfano del padre nel [...] anno accademico 1936-37 (Il prof. M. ... ).
Il M. realizzò dagli anni Venti un gran numero di oggetti di oreficeria sacra destinati all'arredo liturgico e alle cerimonie religiose. Prima opera importante in questo campo fu il pastorale in argento per ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] . 17; G. Sindoni D'Andrea, Incisori messinesi. I maestri D., in Arch. stor. messinese, s. 3, LI-LII (1950-52), p. 22; M. Accascina, Oreficeria di Sicilia dal XII al XIX secolo, Palermo 1974, pp. 226, 231, 234, 310, 326; Id., Imarchidelle argenterie e ...
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ORAZIO di Jacopo
Mauro Minardi
ORAZIO di Jacopo. – Figlio del pittore Jacopo di Paolo, nacque a Bologna, si presume, intorno al 1385.
Un censimento «per bocche», non datato, cita nella parrocchia di [...] stato fornito da Orazio (Lenzi, 1967). Un atto del 1437, in passato collegato a una sua presunta attività nel campo dell’oreficeria (Frati, 1911), si riferisce in realtà a Jacopo (Tura, 1987).
Nel 1441, anno in cui i sei suoi figli furono iscritti ...
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TAVOLARA, Eugenio
Francesco Santaniello
TAVOLARA, Eugenio. – Nacque a Sassari il 5 gennaio 1901 da Edoardo e da Angela Murtula.
La sua famiglia, di condizioni economiche molto agiate, era di origini [...] autore.
Sin dalle prime opere prodotte con il marchio ALBA, come ad esempio Il circo, esposto nelle vetrine dell’oreficeria Rossetti di Sassari (1930), l’autore dimostrò un nuovo indirizzo di ricerca. I pupazzi non sono più intagliati, ma realizzati ...
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MARMITTA, Francesco
Gianni Pittiglio
– Figlio di Marco, commerciante di cera e lana, nacque a Parma, intorno alla metà del settimo decennio del Quattrocento, come si evince da un documento redatto nella [...] , e negli angoli della pagina in alto finge due gemme incise, testimoniano il ricorso ai motivi a lui evidentemente familiari dell’oreficeria.
Partendo da questa unica opera certa, sono molte le attribuzioni al M. che si sono susseguite negli anni, a ...
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CAVAZZA, Gherardo
Giacomo Boccanera
Bolognese, figlio di Iacopo, intorno al 1326 dimorava a Camerino, dove aveva bottega di orafo. Conosciamo queste notizie dall'unica sua opera datata e firmata: il [...] e un'infinita serie di angeli e di santi (se ne contavano quaranta sul retto). Il Serra propende a riferirla a oreficeria francese, probabilmente di Limoges, e la dice eseguita circa la metà, del sec. XV. La lontananza geografica e ancor più le ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...