La cultura del corpo in vivo
Giorgio Ricci
Lo studio dell'anatomia nel cadavere, per lungo tempo esercitato in clandestinità o semiclandestinità (affondare il bisturi nel cadavere era considerato un [...] , che va attribuito a quella sorta di cornetto acustico, prima in carta e poi in legno, realizzato per trasmettere all'orecchio i fenomeni acustici che si producono nel cuore e nei polmoni. La notazione di Newman è oggettiva, perché derivata dall ...
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Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] a un amico ‟presento mia moglie", ma ‟presento nostra moglie". L'espressione ‟mia moglie" sarebbe, d'altra parte, fastidiosa per l'orecchio, sia in fulbe che in bambara. Come pure, si dirà: ‟Ecco nostro figlio, o nostra figlia".
Anche l'Africa ha ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] primariamente fonico-acustica, cioè costituita dai suoni che l'apparato fonatorio umano è in grado di produrre e l'orecchio di percepire; secondariamente, essa può essere costituita anche dalle tracce grafiche che vengono lasciate su un supporto nel ...
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intensita
intensità [Der. del lat. intensitas -atis, da intensus (→ intenso)] [LSF] Il grado con cui si manifesta un fenomeno, traducentesi sia in fenomeni (manifestazioni luminose, acustiche, ecc.), [...] l'i. sonora e l'i. luminosa, che sono legate non alla potenza ma alla sensazione che esse producono, rispettiv., nell'orecchio e nell'occhio (v. oltre). ◆ [FME] [OTT] I. luminosa, o i. della sensazione luminosa: grandezza fotometrica, legata all'i ...
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L'Ottocento: fisica. Tecnologie dell'elettricita
Sungook Hong
Ido Yavetz
Tecnologie dell'elettricità
Nel corso del XIX sec. si affermarono quattro grandi settori dell'industria elettrica: la telegrafia, [...] ).
Tuttavia, come notò Maxwell nella sua conferenza, il telefono di Bell era una voce sommessa che sussurrava il messaggio all'orecchio di un solo ascoltatore. Diventando più maturo, scherzava Maxwell, anche la sua voce si sarebbe fatta più forte e ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] , per metà appercepite – con una naturalezza confidente e segreta. Dovevamo stare attenti anche all’orecchio delle spie, oltre che al nostro orecchio, che captava mozziconi del messaggio, e che ognuno affabulava nel proprio interno»42.
Tutto ciò ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] di lingue, compresa la lingua dei segni americana (una lingua che si sviluppa con gli occhi e le mani, anziché le orecchie e la bocca). Per ogni lingua studiata fino a oggi, i ricercatori rilevano in media gli stessi tempi di esordio, lo stesso ...
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di Giovanni Sartori
Opinione pubblica
sommario: 1. Inquadramento storico. 2. Pubblica opinione e democrazia. 3. La formazione dell'opinione. 4. Policentrismo e requisiti dell'autonomia dell'opinione. 5. [...] o anche i rumores dei romani: una reputazione, ovvero una serie di ‛voci' che circolano os ad aurem, da bocca a orecchio, in un aggregato sociale. Più che ogni altro è semmai Locke che ha in mente l'opinione pubblica cosi come verrà concepita nella ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] , dir chiaro e tondo, chiudere un occhio, tirare il collo, saltare di palo in frasca, mettere una pulce nell’orecchio, fare uno sproposito, mettersi il cuore in pace.
L’italiano post-manzoniano, letterario e non letterario, è ricco di espressioni ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] la pena di notare il sovradimensionamento dell'occhio (visto di profilo) e lo spostamento completo della posizione dell'orecchio. Assume invece tratti decisamente terrificanti il volto, sicuramente umanoide, che emerge dalla larga lama di un'ascia in ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...