Prodotto di secrezione delle ghiandole ceruminose dell’orecchio esterno. Accumulandosi in quantità eccessiva nel condotto uditivo può ostruirlo e costituire il cosiddetto tappo di c., responsabile di [...] un certo grado di sordità che scompare però completamente dopo la sua rimozione. Qualora questo si formi soprattutto in seguito a notevole desquamazione cutanea, si può giungere fino alla formazione di ...
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aurale
aurale [agg. Der. dell'ingl. aural, dal lat. auris "orecchio"] [LSF] Che si riferisce o appartiene al senso dell'udito, e quindi alla trasmissione dei suoni: informazioni aurali. ...
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Musica
Nella teoria musicale greca, insieme di suoni diversi che, anche combinati, l’orecchio percepisce distinti (opposto di consonanza o sinfonia). Alcuni teorici medievali usarono il termine d. per [...] indicare il tipo primitivo di polifonia praticato intorno al 9° sec. d.C.
Telecomunicazioni
Nei sistemi di telecomunicazione, di registrazione e riproduzione, è il disturbo provocato dal segnale sonoro ...
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Fisica
In acustica, intervallo di accomodamento, il tempo (circa 0,07 secondi) che deve passare perché l’orecchio percepisca un brusco aumento d’intensità di un suono.
In ottica, in un sistema ottico centrato [...] costituito da due sistemi componenti (per es., nel microscopio o in un cannocchiale, composti di obiettivo e oculare) si chiama i. la distanza, misurata sull’asse ottico, fra il secondo fuoco del primo ...
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Anatomia
Sporgenza allungata, sulla superficie di un organo, e particolarmente delle ossa.
C. acustica Nel labirinto membranoso dell’orecchio interno, salienza della superficie interna di ciascun canale: [...] contiene recettori per il senso vestibolare.
In embriologia, c. (o lamina) dentaria, ispessimento dell’epitelio della mucosa boccale, dovuto a moltiplicazione dello strato germinativo dell’epidermide, ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, [...] , alternativamente, il s. in esame e il s. a 1000 Hz di un generatore, variando il livello di quest’ultimo sinché l’orecchio giudica i due s. ugualmente forti: il livello sonoro, in dB, del s. a 1000 Hz misura l’intensità, in fon, dell’altro suono ...
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Anatomia
Termine riferito a formazioni anatomiche o di elementi istologici disposti a s.: ganglio s. o ganglio di Corti, il ganglio situato nel canale s. dell’orecchio interno e in rapporto col ramo cocleare [...] del nervo acustico; nervo s., nome, poco usato, del nervo radiale, che decorre lungo l’omero descrivendo una spirale.
Economia
S. dei prezzi o s. inflazionistica, il fenomeno per cui in seguito a un rialzo ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] della Natura, da quell'armonia universale che un Dio molto esperto in meccanica e geometria ha posto nella natura delle cose.
L'orecchio e l'anima
È esperienza comune che l'ascolto di due note musicali successive o simultanee, scelte a caso, risulti ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] di uno ‟spazio sonoro psicologico". Localizzare un suono nello spazio naturale è un'operazione psichica, perché è una prerogativa dell'orecchio e della psiche. Ma il suono ha un proprio spazio in quanto nelle sue proprietà vi sono elementi spaziali e ...
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Ritmo
Serena Facci
Il termine ritmo (derivato del greco ῥυθμός, affine a ῥέω, "scorrere") indica il succedersi ordinato nel tempo di un fenomeno e la frequenza con cui le varie fasi del fenomeno si [...] succedono; tale successione può essere percepita dall'orecchio (come alternanza di suoni e di pause oppure di suoni più intensi e meno intensi ecc.), o dall'occhio (come alternanza di momenti di luce e momenti di ombra, di azioni e pause ecc.), ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...