GUCCI, Giovanni
Angelo Fabi
Nacque a Faenza il 12 nov. 1776 da Francesco e Teresa Conti, in una famiglia fregiata del titolo comitale; compì la formazione culturale di base nel locale seminario, che [...] dignità del testo letterario di fronte all'elemento musicale divenuto prevalente ma che, a suo giudizio, tende a "dilettare l'orecchio non a muovere il cuore". Il G. compose, inoltre, molta poesia d'occasione, senza dubbio opera di verseggiatore più ...
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MAIONE, Italo
Maria Paola Arena
Nacque a Buenos Aires l'8 giugno 1891 da Arturo, farmacista, e da Clorinda Rocca. Nel 1910 si trasferì a Roma per iscriversi all'Università, dedicandosi agli studi di [...] a contatto con l'opera. Esercitare la critica equivale quindi a rivivere l'opera d'arte, cioè a porgere l'occhio e l'orecchio a tutti i passaggi e a tutte le modulazioni di suoni e di colori che essa determina in noi; equivale a mettersi nello stato ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] Faral 19622), raccomandando l’iperbole, mette in guardia rispetto a un suo impiego selvaggio che ferirebbe la mente e l’orecchio, mentre un uso accorto risponde perfettamente all’esigenza di amplificare o diminuire le lodi. Del resto, questo modo di ...
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CIONI, Gaetano
Stefano Giovanardi
Nacque a Firenze nel settembre 1760.
Di grande precocitá intellettuale (a otto, anni aveva composto un'ottava, a dieci una intera canzone sull'ingratitudine), compì [...] di Giraldo Giraldi, recante la data del 1819, Nella lettera il C. afferma testualmente: "avendo prestato forse troppo facile orecchio ai consigli di qualche amico, ho preso animo di presentare le Novelle del Giraldi, che oramai si sa essere da me ...
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NEOAVANGUARDIA
Alessandra Briganti
. Il movimento definito complessivamente con il termine "neoavanguardia" ha le sue origini nella situazione sociale e culturale che caratterizza la seconda metà degli [...] priva di edonismo", di cui indicava alcune linee in un verso scritto non più secondo l'occhio ma per l'orecchio, gli aspetti più rilevanti della nuova poesia. Quanto agli altri interventi, E. Pagliarani insisteva su un concetto che sarebbe diventato ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] i miei compagni di scuola di una volta e cerco di stare e di scherzare con loro più a lungo che posso, per rifarmi l'orecchio e il palato alle nostre maniere di dire" (Epistolario, I, p. 543).
In questo senso Pescia fu il polo stabile della sua vita ...
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FILIPPINI, Enrico
Federico Pietranera
Nacque a Cevio, capoluogo della Valle Maggia in Canton Ticino (Svizzera), il 21 maggio 1932. Suo padre, Federico, era capo degli ispettori scolastici; sua madre, [...] seguiva i seminari di J. Lacan e, mentre venivano pubblicati i primi libri di C. Lévi-Strauss, seppe tendere l'orecchio al nascente strutturalismo.
Anche nelle lettere italiane qualcosa si stava muovendo. Sensibile al bisogno di nuovo che c'era nell ...
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CAMILLI, Camillo
Renato Pastore
Non è possibile, neppure per approssimazione, determinare la data di nascita del Camilli. Vè inoltre una tradizionale incertezza nel collocarne il luogo a Siena, oppure, [...] precedente illustre della defezione rientrata di Raimondo, la virgiliana descrizione del suicidio di Didone, che è nell'orecchio del C. mentre narra l'atto analogo di Armida; e naturalmente modelli propri della tradizione letteraria più prossima ...
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FONSI, Francesco
Franco Pignatti
Disponiamo solo di pochi lacerti biografici su questo letterato attivo a Siena nella prima metà del sec. XVI, autore di commedie ed egloghe pastorali. Dai frontespizi [...] . Più avanti, quando i giovani inscenano il gioco dell'"a proposito", che consiste nel pronunciare parole a catena ciascuno nell'orecchio del vicino per vedere il risultato finale, è previsto che il gioco prosegua "fuor di commedia" e che chi vuole ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] visibili; è conteso alla musica, perché, volere o non volere, il suo primo debito è di provocare sensazioni gradevolissime all'orecchio, ed è esonerata dall'obbligo dell'insegnamento; se insegna qualche cosa, non è per se stessa, ma per gli aiuti ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...