Scrittore italiano (n. Roma 1969). Storico di formazione, laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia della società europea presso l’Università degli Studi di Milano. Giornalista professionista, lavora nella comunicazione e informazione su web, è redattore del blog letterario Nazione Indiana, suoi articoli, racconti e saggi ...
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Otologo tedesco (Rothenburg 1842 - Monaco 1908); scrisse varie opere sulla fisiopatologia dell'orecchio e della laringe; diede il suo nome a quelle forme di mastoiditi che si sviluppano a carico dell'apice [...] della mastoide e si diffondono alla guaina dello sternocleidomastoideo ...
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Nel Vangelo di Giovanni (18, 10), nome del servo del sommo sacerdote cui s. Pietro tagliò l'orecchio per difendere dall'arresto Gesù, che lo risanò. ...
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Fisica
In acustica, intervallo di accomodamento, il tempo (circa 0,07 secondi) che deve passare perché l’orecchio percepisca un brusco aumento d’intensità di un suono.
In ottica, in un sistema ottico centrato [...] costituito da due sistemi componenti (per es., nel microscopio o in un cannocchiale, composti di obiettivo e oculare) si chiama i. la distanza, misurata sull’asse ottico, fra il secondo fuoco del primo ...
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Medico (Angers 1801 - Parigi 1862). Direttore dell'Istituto dei sordomuti a Parigi. Autore di classici studî sulle affezioni dell'orecchio. M. descrisse in particolare una sindrome labirintica (sindrome [...] di M.) caratterizzata da una triade sintomatica: accessi vertiginosi, ronzii e ipoacusia unilaterale che può progredire fino alla sordità ...
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Filosofo greco di Agrigento (vissuto nel 5º sec. a. C.), profeta, taumaturgo, medico (gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell'orecchio interno), poeta, oratore, fu forse il maestro di Gorgia. [...] La sua concezione filosofica concilia la tesi eleatica sull'immutabilità ed eternità dell'essere con la tesi eraclitea sulla realtà come continuo divenire. Ha scritto Περὶ ϕύσεως (Della natura) e Kαϑαρμοί ...
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Otologo (Vienna 1847 - ivi 1921); professò a Vienna, dove fu libero docente. Per i suoi contributi sull'anatomia e l'embriologia dell'orecchio e per i suoi studî sul sordomutismo è tra gli iniziatori della [...] moderna otologia ...
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GRAZZI, Vittorio
Domenico Celestino
Nacque a Sinalunga, presso Siena, il 3 ag. 1849 da Pietro e Luisa Salvadori. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'Università di Siena il 22 luglio 1872, nel [...] , della gola e del naso, che diresse fino alla morte (la rivista nel 1930 mutò titolo in Bollettino delle malattie dell'orecchio, della gola, del naso, di tracheo-bronco-esofagoscopia e di fonetica, riprese poi il titolo originario nel 1950 e si fuse ...
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DE ROSSI, Emilio
Domenico Celestino
Nacque il 10febbr. 1844 a Mentone (Francia, dipart. Alpi Maritt.) da Giovanni Battista, medico del principe di Monaco, e da Rosa Piana. Amante dello studio, specie [...] e protettore.
Morì l'11 nov. 1901 a Roma, per un attacco di angina pectoris.
Fonti e Bibl.: G. Faraci, Chirurgia dell'orecchio medio, Roma 1895, passim; G. Ferreri, Biografia del prof, E. D., in Arch. ital. di otolologia, rinol. e laringol., V (1897 ...
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Anatomista (Ruvo di Puglia 1736 - Napoli 1822); iniziatore della profilassi antitubercolare; descrisse per primo il nervo naso-palatino e gli acquedotti del vestibolo e della chiocciola nell'orecchio interno; [...] scoprì l'esistenza del liquido cefalorachidiano e constatò sperimentalmente la presenza dell'albumina nell'urina. Fornì una magistrale descrizione dell'ischialgia (De ischiade nervosa, 1764) ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...
orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...