satiri mitologia Nella mitologia della Grecia antica e del mondo letterario greco-romano, una collettività di esseri (molto raramente si parla di un s. singolo) che vivono per lo più nel bosco, circondati [...] scorcio del 6° sec. a.C. nella scultura e nei vasi a figure nere i tipi satireschi si umanizzano, conservando solo le orecchie e la coda equina, mentre nei vasi a figure rosse viene meno anche la loro fisionomia mostruosa. Alla fine del 5° sec. le ...
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Storico dell'arte (Verona 1816 - Milano 1891). Si formò in Germania, studiando inizialmente scienze naturali. Applicò alla critica d'arte il metodo comparativo; il "metodo morelliano" si basa infatti su [...] minuti raffronti di particolari esterni, che rivelerebbero i manierismi "automatici" (modo di fare le mani, le orecchie, il panneggio) di ogni artista e così ne proverebbero "scientificamente" l'identità. Più che in una sintesi storica, la sua opera ...
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ANUBIS (῎Ανουβις, Anubis, copto anûp, ant. eg. a'nûp "sciacallo")
S. Donadoni
Divinità funeraria egiziana cui in origine spetta la custodia del defunto nella necropoli e che, in seguito, presiede alla [...] rappresentato in aspetto canino, talvolta completamente teriomorfo: ed allora è accucciato su un naos, con la coda pendente, le orecchie ritte. Il che mostra che non è raffigurato tanto un cane, quanto una immagine di cane ben definita, il simulacro ...
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OROCHARES (᾿Ορολχάρης)
A. Bisi
Nome di un sileno su un'anfora attica a figure rosse da Vulci, ora nel museo di Berlino (n. 2160).
Su un lato Hermes e un sileno, e ai loro piedi un capriolo; sull'altro [...] O., che è completamente nudo, eretto verso destra, barbuto, con la coda e le orecchie di cavallo, i lunghi capelli arricciati e fluenti sulle spalle incoronati d'edera; regge nella destra lo stesso kàntharos che teneva Hermes sull'altro lato del vaso ...
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SETH
S. Donadoni
Divinità egiziana di carattere assai complesso per il fiorire del suo mito e che, dopo un periodo arcaico di splendore e una ripresa del culto durante l'epoca ramesside, diviene divinità [...] Bassa Epoca. Il suo aspetto più antico è quello di un quadrupede ad alte zampe, con coda rigida e forcuta, lunghe orecchie a punta mozza e lungo muso sporgente verso il basso.
L'identificazione di questo animale è stata oggetto di molte discussioni ...
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SELINOS (Σέλινος, Σελινοῦς)
A. Gallina
Divinità del fiume siciliano che ha lo stesso nome, rappresentato come un giovane (in atto di sacrificare davanti ad un altare; nudo con un oggetto nella mano destra), [...] di Selinunte. A volte invece, sempre sulle monete della città, si vede la sola testa del fiume, raffigurato come un uomo dalle orecchie e corna taurine.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, IV, 1909-1915, c. 615, s. v., n. 2; H. Hartmann, in Pauly-Wissowa ...
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Vedi HATHOR dell'anno: 1960 - 1995
ḤATḤŌR
S. Donadoni
R Antica dea egiziana, il cui nome significa "Casa di Horus" (il dio solare) ed è una delle personificazioni del cielo. È originariamente immaginata [...] assume forma umana; e se talvolta la testa è ancora quella bovina, spesso della originaria natura restano a testimonianza solo le orecchie, o una corona composta da due corna fra le quali è collocato il disco solare. Nelle immagini sacrali di tipo ...
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PLAUTILLA (Fulvia Plautilla)
G. Bermond Montanari
Figlia del prefetto del pretorio di Settimio Severo, Gaio Fulvio Plauziano (v.), fu data in sposa nel 202 d. C. a Caracalla ed ebbe il titolo di Augusta. [...] breve, appare sulle monete in varie acconciature. In alcune porta le bande dei capelli lisci ed aderenti al capo, coprenti le orecchie e riportate sulla nuca, dov'è una piccola crocchia, sul tipo di Giulia Donna. Talvolta le bande sono ondulate e c ...
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ONNASEUOS (᾿Οννάσευος?)
A. Bisi
Nome di un sileno su uno sköphos italiota a figure rosse del museo di Palermo (n. 961).
Sul lato posteriore è una scena di genere: un efebo accanto a una donna che si [...] flauto (δίαυλος), è eretta accanto alla figura maschile, del tutto ignuda, seduta su una roccia; il sileno è barbato, ha orecchie caprine e un'acconciatura a diadema con tenie ricadenti sul petto; in una mano sostiene un lungo bastone terminante in ...
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orecchia
orécchia s. f. [lat. aurĭcŭla, dim. di auris «orecchio»]. – 1. Lo stesso che orecchio, l’organo dell’udito; è forma meno usata nel linguaggio com. e scient., ma viva nell’uso region. e ben documentata nei testi: come viene ad orecchia...
orecchiabile
orecchiàbile agg. [der. di orecchio, col suff. -abile degli agg. deverbali]. – Di musica o motivo musicale che, per la semplicità del tessuto melodico, si può facilmente imparare e ripetere a orecchio; si dice anche di versi e...