A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] popolari o idiomatici. In compenso fornisce un modello sintattico di grande ambizione, autorizzando una costruzione del periodo non lento ma costante venir meno di secolari inversioni dell’ordine ausiliare o servile e verbo, pur nella persistenza ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] , o delle subordinate, rispetto alla principale – ordine prevalente nei Fragmenta e ulteriore punto di discontinuità dalla poesia dei predecessori (cfr. Soldani 2009: 39). A tale disegno sintattico, e alla sua accentuata curvatura periodale, si ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] ed europeo (Sgroi 1982), era essenzialmente di ordine linguistico, dato che il dialetto rimaneva, rispetto oppure (modernamente) separa il soggetto (specie se lungo: virgola tematica e non sintattica: 10) e l’oggetto dal predicato (11):
(8) E lei non ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] da incisi parentetici, da improvvisi accostamenti a individui sintattici più brevi e laconici, da concatenazioni tra una 669) come i moltissimi e vari casi di mutazione dell’ordine consueto dei costituenti del discorso – anastrofi, iperbati o epifrasi ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] certa organicità), la citata carta moreniana con la tavola dell’Ordine delle lettere. Tuttavia è noto che Alberti prevalentemente dettava i fra i vari registri di lingua, anche a livello sintattico (da uno stile colloquiale a una trama di tipo ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] secondo la formula [… XYZ … → … XZY …]. Questa definizione è dunque conseguente alle consuetudini sintattiche dell’ordine delle parole e in particolare a quelle della lingua latina per effetto della maggiore libertà funzionale degli elementi ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] comunque unito dalla congiunzione e.
L’epifrasi riguarda dunque la permutazione dell’ordine delle parole: alcuni termini che dipenderebbero dallo schema sintattico sono posposti e preceduti dalla congiunzione e [secondo la configurazione XYZ → XZ ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] maggiore ambiguità. In questo caso, essa verte sull’ordine delle parole, così importante nella grammatica del latino visto tessitura formale, sia in senso lessicale, sia in senso sintattico. In italiano espressioni come una vecchia legge la norma, ...
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L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] come un fuso, duro come un corno (Francesco Fulvio Frugoni, Tribunal della Critica, § 52).
All’identità sintattica possono sovrapporsi corrispondenze di ordine fonico, come l’omeoteleuto, il quale, in quanto portato da parole con la medesima funzione ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] una dopo l’altra, delle s. nuove. Fra esse prima in ordine di tempo e per cospicuità è quella che nasce dall’incontro dell’ è scomponibile in vari livelli (fonico, grafico, morfologico, sintattico, lessicale) e in vari registri e sottocodici. La ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza alcun n. logico; cercare, stabilire...
caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...