La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] alcune parole, che dal punto di vista sintattico avrebbero dovuto essere classificate tra i categoremi, tempo; per Tommaso il concetto di Creazione implicava una priorità nell'ordine delle cose, ma non una priorità cronologica.
Molte altre prove ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] quanto notato sopra, non si discosta sostanzialmente dagli esempi con ordine ‛ normale '): Vn XIV 12 7, XXVII 4 4 R. Simone, Roma 1969, 193-217; A. Puglielli, Strutture sintattiche del predicato in italiano, Bari 1970, 117-129; J. Schmitt Jensen ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] storia esterna comprende invece l’insieme dei fattori di ordine fisico, storico, antropologico o culturale che condizionano o indagano di volta in volta la compagine fonetica, morfologica e sintattica, il lessico e, specie nel caso di poeti, l’ ...
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come (com o com'; como; con)
Mario Medici
La forma ‛ como ' è usata da D. solo due volte, in rima, nella Commedia, precisamente in If XXIV 112 E qual è quel che cade, e non sa como, e Pg XXIII 36 Chi [...] correlativo così, e i versi presentano un particolare aspetto sintattico e stilistico, ellittico-sintetico, con relazioni a senso; maniere d'operazioni, diversamente da considerare, è ordinata: ché operazioni sono che ella solamente considera, e ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] , l'altro (II VI) a base formale (e constructio è certo da intendere in senso più ampio del semplice ordinamentosintattico). Ma va pure tenuto presente che se questi due canoni sono anzitutto il prodotto di una deliberata selezione di valori operata ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
Da circa un secolo e mezzo nell’ambito degli studi scientifici sulla mente si è progressivamente sviluppata l’idea che il linguaggio, come le altre facoltà [...] il deficit selettivo nell’elaborazione dei verbi sia di origine sintattica è stata avanzata da numerosi autori. Per Eleanor M. basata su più variabili, che specifica cioè sia l’ordine seriale, sia lo status vocale consonante, sia l’identità ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] , dichiara che invece fu un laico), Vincenzo, frate dell'Ordine dei predicatori e Adriana, monaca di clausura nel monastero di del modello decameroniano, oltre che a livello stilistico, sintattico e narrativo, si avverte anche sul piano strutturale, ...
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se (sed)
Ugo Vignuzzi
Congiunzione di alta frequenza nelle opere di D.: 76 volte nella Vita Nuova, 120 nelle Rime, 278 nel Convivio, e 578 nella Commedia, per un complesso di 1052 occorrenze nelle opere [...] s'incontra anche l'allotropo ‛ sed ', forma antevocalica in fonetica sintattica, due volte nelle Rime (L 64 e LI 2), nel Convivio in II IV 16, IV III 3, VIII 10, con l'inversione dell'ordine tra reggente e subordinata, e XXI 6; inoltre IV XIX 6 non è ...
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Scrivere per il teatro
Raimondo Guarino
Un luogo della letteratura
Nella seconda metà del Novecento, la relazione tra drammaturgia letteraria e teatro non ha smarrito il senso della narrazione e della [...] dei carnefici, e i devianti parlano il discorso dell’ordine e ne esemplificano la potenza senza alternative. In questa della Gualtieri è partita dagli elementi fonetici e sintattici della voce teatrale, emancipata dalle strutture tradizionali della ...
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a
Franca Brambilla Ageno
1. Di una preposizione non è possibile definire un valore semantico del tutto autonomo, specialmente se questa è d'uso frequente: il valore semantico di una preposizione è avvertibile [...] alla preposizione una sua fisionomia semantico-sintattica, dall'altra la frequenza stessa dell con valore d'interesse: lo sguardo di questa donna fu a noi così largamente ordinato (Cv III XIV 13); al suo nome il mio disire / apparecchiava grazïoso ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza alcun n. logico; cercare, stabilire...
caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...