Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] lo fornisce a sua volta come input alla rappresentazione fonetica e a quella semantica. L’ordine degli elementi all’interno della struttura sintattica e i rapporti reciproci di dipendenza assumono così in questa teoria un ruolo ancora più importante ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] una dopo l’altra, delle s. nuove. Fra esse prima in ordine di tempo e per cospicuità è quella che nasce dall’incontro dell’ è scomponibile in vari livelli (fonico, grafico, morfologico, sintattico, lessicale) e in vari registri e sottocodici. La ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] dalla sorpresa di rinvenire un ordine meccanico dove ci si attendeva un ordine finalistico (e viceversa).
La teoria in lingue flessive o agglutinanti, per esprimere un determinato rapporto sintattico: per es., in latino il c. genitivo esprime, di ...
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(o chiasma)
Anatomia
C. dei nervi ottici Lamina di sostanza bianca, formata dalle fibre ottiche, ben visibile in corrispondenza della base del cervello, subito avanti al tuber cinereum. Ha forma rettangolare: [...] membri concettualmente paralleli, in modo però che i termini del secondo siano disposti nell’ordine inverso a quelli del primo (posizione incrociata), così da interrompere il parallelismo sintattico (io solo combatterò, procomberò sol io, Leopardi). ...
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Figura retorica consistente nel separare due parole strettamente connesse dal punto di vista sintattico mediante l’inserzione di una o più parole, in modo da determinare un ordine inconsueto o irregolare [...] degli elementi della frase, con particolari effetti di suggestione poetica (tardo ai fiori ronzio di coleotteri, Montale). Spesso nello stesso enunciato o verso sono fusi i. e anastrofe: per es. nel verso ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] e frequenza, assai maggiori nel sanscrito classico che nel vedico, "sino ad assorbire l'intero ordine della costruzione sintattica".
5. Lessico. - Ricco di elementi indoeuropei; prestiti dalle lingue dravidiche, sempre più numerosi col procedere ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] canzone popolare (la "storia"): "Le suiet est pour l'ordinaire quelque histoire amoureuse, et souvent tragique. Comme la Romance doit être elementi, specialmente alla finale del verso.
Come agente sintattico, il ritmo già omotonico e ora modale, nel ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] periodo di decadenza o di progresso, solleva questioni di tutt'altro ordine. La stessa cosa accade quando s'interroga sulle tappe o sulle finalità linguistiche in senso stretto (in chiave sintattico-grammaticale), le più recenti proposte − emerse ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] , Gualtiero di Châtillon, Ildeberto di Lavardin, e, d'ordine più giullaresco, Ugo primate d'Orléans, l'Archipoeta, ecc versi in cui la pausa non è più consentita dallo schema sintattico) e la sillaba postonica seguente (cioè a cesura cosiddetta " ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] mai in pareggio. Certe distinzioni morfologiche perdute non sono più sostituite con criterî morfologici. Un fatto sintattico irrevocabile è, per esempio, l'ordine delle parole che, solo, permette di distinguere a noi il nominativo dall'accusativo: Il ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza alcun n. logico; cercare, stabilire...
caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...