Teologo e politico (Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 - Torino 1887). Gesuita, prof. al Collegio Romano di teologia dommatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione (col padre C. Schräder [...] scrisse: De immaculato Deiparae semper Virginis conceptu, 3 voll., 1854-55). Per motivi non chiariti uscì dall'ordine (1859), ottenendo da Pio IX la secolarizzazione e la cattedra di filosofia della Sapienza. Dopo un incontro (1860) con Cavour, ...
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Succedette al padre, il granduca Vasilij III (1479-1533), a tre anni. Incoronato zar nel 1547 (primo a fregiarsi di tale titolo), riorganizzò il sistema militare e l'amministrazione, rafforzando il potere [...] sforzi verso il Baltico, dove la secolarizzazione dell'Ordine Teutonico gli offriva l'occasione per sottomettere la ) presero Narva. Solo la mediazione del papa, che inviò il gesuita Possevino, condusse la Moscovia a una tregua con la Polonia (1582 ...
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Teologo spagnolo (Arganda 1624 - Roma 1705). Gesuita, docente di filosofia e teologia a Salamanca e predicatore famoso, generale della Compagnia di Gesù nel 1687. La sua fama è legata alla tenace lotta [...] ebbe avversi quasi tutti i teologi del suo stesso ordine. Per la prima sua opera destinata a confutare il segnò l'inizio di un graduale mutamento nell'indirizzo teologico-morale dei gesuiti, non significò però la fine di ogni opposizione a González. ...
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Erudito e poligrafo (Sarzana 1590 - ivi 1640). Irrequieto, iroso e vendicativo, prima gesuita, poi espulso dall'ordine, fu al servizio di varî principi, papi, cardinali. Fu anche stimato professore di [...] retorica a Genova e a Roma. Scrisse in latino e in volgare sui più diversi argomenti. La sua opera maggiore è l'Arte istorica (1636), uno dei più interessanti trattati di storiografia del secolo ...
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Nome di alcuni fra i più venerati santi della cristianità: 1. Francesco Borgia (sp. Francisco de Borja). - Quarto duca di Gandía e terzo generale della Compagnia di Gesù (Gandía 1510 - Roma 1572). Pronipote [...] e duca di Gandía (1543); rimasto vedovo (1546) volle farsi gesuita, rimanendo, anche dopo i voti (1548) e per di spensa del , lo indusse a unirsi a quei due nella fondazione dell'ordine, entrando nel quale mutò il nome di battesimo (Ascanio). Alla ...
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Nella storia delle religioni, in generale, operazione rituale che mira a rendere partecipi, momentaneamente o permanentemente, della divinità. I due presupposti principali dell’idea del sacramento sono [...] per il matrimonio si esige l’uso della ragione; per l’ordine sacro il sesso maschile. Per la penitenza, dovendosi emettere un atto il 1631 dal padre dell’Oratorio C. de Condren e dal gesuita J. Suffren con lo scopo di sovvenire alle necessità dei ceti ...
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Nome di vari santi e beati:
1. Andrea, apostolo: v. la voce.
2. Andrea Avellino, santo (Castronuovo, ora Castronuovo di Sant'A., Potenza, 1521 - Napoli 1608), al battesimo Lancellotto, sacerdote (1545), [...] nel 1624, fu canonizzato nel 1712; festa, 10 novembre.
3. Andrea Bobola, santo, gesuita polacco (Palatinato di Sandomierz 1591 - Janów 1657); entrò nell'ordine nel 1611 e fu ordinato sacerdote nel 1622; predicò a Vienna e in Lituania; fu ucciso dai ...
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Storico e pensatore politico (Talavera de la Reina 1536 - Toledo 1624), gesuita. Prof. di esegesi a Roma (dal 1561) e più tardi di teologia a Parigi (1569). Tornò in patria nel 1574. Nella sua opera principale, [...] sovrano, abusando del suo potere, danneggia la patria, le leggi, la religione; l'opera fu condannata dal superiore dell'ordine, C. Acquaviva. Molto scalpore suscitò anche il De monetae mutatione (parte dell'opera Tractatus septem, 1609), che accusava ...
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Poligrafo spagnolo (Horcajo de Santiago 1735 - Roma 1809); gesuita, si stabilì in Italia dopo l'espulsione della Compagnia dalla Spagna. A Roma venne nominato da Pio VII bibliotecario del Quirinale. Compilò [...] e la modernità del suo pensiero sono tali che lo si considera alla base della linguistica comparata. Molte altre opere, grammaticali, storiche, religiose, pedagogiche, si conservano, inedite, negli archivî dell'ordine e presso biblioteche varie. ...
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Erudito (Nancy 1610 - Parigi 1686); gesuita, insegnava al Collegio Romano quando, nel 1685, fu dimesso dall'ordine per aver difeso le libertà gallicane; tornato a Parigi, visse, con pensione accordatagli [...] dal re, nell'abbazia di S. Vittore. I primi suoi scritti, in polemica con il giansenismo, provocarono le risposte di A. Arnauld e P. Nicole; altri sono contro i protestanti: opere tutte che, all'appello ...
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gesuato
geṡüato s. m. [der. del nome di Gesù]. – Religioso appartenente all’ordine fondato dal beato Giovanni Colombini (1360) e soppresso nel 1668; i gesuati, particolarmente devoti di san Girolamo (perciò detti anche g. di san Girolamo),...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...