L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] elemento di sostrato naturale per generazioni di poeti, dai minori e minimi fino ai massimi (➔ Torquato Tasso, Metastasio alla principale – ordine prevalente nei Fragmenta e ulteriore punto di discontinuità dalla poesia dei predecessori (cfr. ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] è quasi sempre il verbo della frase principale:
(24) – Ti ordino di rispondere a questa domanda, – le ingiunse con aria torva, spesso allo stile nominale (cfr. § 4): i titoli dei giornali (44) e dei libri (45), la lingua della pubblicità (46); in ( ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] attuale:
dirò solo […] la lettera esser la minor parte della parola: la qual lettera (sì ci, di, e, effe, ecc. Quanto al genere dei nomi delle consonanti, l’uso è tuttora incerto tranne che ai bambini le lettere in ordine sparso, dare loro «littererum ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] cessi di essere nucleare: lasciando da parte alcuni dettagli minori, menzioniamo qui solo la negazione e l’ellissi.
La risultato di una serie di spostamenti, a seguito dei quali è stato raggiunto l’ordine basico visto in (42).
Tra le frasi nucleari ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] lingue di dimensioni minori). Il FAI sembra occupare lo spazio funzionale di lingua dei lavoratori immigrati dato soldi b[ə]r loro «abbiamo dato loro il denaro»; ordinamento subordinata-principale e forme interrogative alterne: si lui b[ə]nire non ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] scesi in piazza. Ho subito notato la famiglia dei vicini al completo (ivi, p. 61)
Nei all’oggetto, senza che l’ordine delle parole (vale a 147).
Alighieri, Dante (1986), Il Convivio, in Id., Opere minori, a cura di A. Jacomuzzi, Torino, UTET, vol. ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] alla figura dell’Aretino e all’età in cui visse, esamina in ordine le prose narrative, il teatro (di cui Petrocchi curò poi una è rivolta prevalentemente alla situazione psicologica dei personaggi, mentre minore appare l’interesse per la lingua, ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] Gli fu conferito l'Ordine al merito civile di Savoia Sarri, Carteggio inedito Ascoli-Bianchi, in Mem. d. Accad. dei Lincei, Classe di scienze morali storiche e filol., s. 6, I. A., Note letterario-artistiche minori durante il viaggio nella Venezia, ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] riflessa criticamente e storiograficamente ordinata, in cui è , l’inserimento sistematico di h etimologica, la riduzione dei nessi cho, cha, gho, gha, la correzione (1979), De vulgari eloquentia, in Id., Opere minori, a cura di P.V. Mengaldo et al., ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] eccessiva proliferazione di complementi ‘minori’». E tuttavia, aggiunge, «il quadro tradizionale dei complementi mantiene una sua (➔ argomenti). Le designazioni dei complementi rimangono quelle della tradizione, ma si mette ordine tra di loro e si ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...