La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] mani, che ha 40 realizzazioni.
A differenza delle unità minime del parlato (i fonemi), che possono essere articolati FATTO, per esprimere l’aspetto compiuto.
Se si osserva l’ordine lineare dei segni, la ➔ sintassi della LIS è molto diversa da quella ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] propria di ciascun verso: all’ordine di successione, cioè, degli sinonimo di parola-rima. La valutazione dei rimanti, per la posizione esposta di Combinazioni strofiche possono considerarsi anche raggruppamenti minimi di versi, quali il distico, il ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] Didymi Clerici prophetae minimi Hypercalypseos liber singularis 20). Nella sintassi della proposizione, l’ordine degli elementi è per lo più regolare di versi della tradizione. Per es. «la famiglia dei fiori e dell’erbe» non solo rinvia al Canzoniere ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] sostrato naturale per generazioni di poeti, dai minori e minimi fino ai massimi (➔ Torquato Tasso, Metastasio, ➔ Ugo alla principale – ordine prevalente nei Fragmenta e ulteriore punto di discontinuità dalla poesia dei predecessori (cfr. Soldani ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] libero, l’intersezione dei centri deittici è all’origine di diversi fenomeni d’ordine morfosintattico, lessicale, intonativo secondo una gradualità che va dagli indici lessicali minimi, non caratterizzanti il personaggio (esclamazioni, stereotipi ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] criticamente e storiograficamente ordinata, in cui Trovato 1979), sia a livello di singoli lessemi o sintagmi minimi (da adugge a zelo, da al cor ristretta a l’inserimento sistematico di h etimologica, la riduzione dei nessi cho, cha, gho, gha, la ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] luogo, prevede l’inclusione nella rete dei punti dei grandi centri cittadini, esplorati con un semantiche omogenee (e non secondo l’ordine alfabetico dell’ALF), nonché nell’elaborazione tra centri massimi, medi e minimi, definiti sulla base del numero ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] di autore sconosciuto) fu stampata nel 1502 (l’edizione dei testi qui citati con le sigle T, M, V , si conserva l’ordine volgare della sequenza con e per prove. Indagini sulle parole, saggi minimi di lessicologia storica italiana, Firenze, Cesati, ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] , istruzioni tecniche) hanno minimi margini di adattamento rispetto parola dell’enunciato è messa, rispettando l’ordine della lingua all’origine, una parola enunciato.
Fra gli aspetti più studiati dei prodotti dell’attività traduttiva ci sono i ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] manifesta: l'emissione di suoni successivi percepiti dall'orecchio nell'ordine in cui sono stati prodotti e che non raggiungono il nel morfema, che i saussuriani identificherebbero col segno minimo, uno dei gradini di una serie di unità di crescente ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si contrappone direttamente a massimo. 1....
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...