BERTI, Gianlorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 28 maggio 1696, da Luca e da Domenica Boncia, secondo di quattro fratelli. Nel 1711 entrò nel convento agostiniano di Barga, [...] che nel capitolo di Bologna del 1753 il B. fosse eletto generale dell'Ordine: non sembra, comunque, che egli vi aspirasse seriamente (Correspondance de Benoît il B. doveva controbattere la vena polemica deigesuita F. A. Zaccaria, il quale fin ...
Leggi Tutto
CARINI, Isidoro
Giulio Battelli
Nato in Palermo il 7 genn. 1843 da Giacinto e da Concetta Testaferrata, a cinque anni restava affidato alle sole cure della madre, avendo il padre dovuto esulare a Parigi [...] moti siciliani del 1848. Dopo aver frequentato con lode a Palermo il collegio deigesuiti fino al 1860, attratto dagli ideali religiosi avrebbe desiderato entrare nel loro Ordine, ma ne fu ostacolato dal padre, tornato in Sicilia come capobattaglione ...
Leggi Tutto
CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] . ricevette una buona educazione e frequentò le scuole deigesuiti, dimostrando, secondo quanto racconta, una certa insofferenza C. anche per altre ragioni. Da tempo egli aspettava dall'Ordine camaldolese qualche segno di stima e di onore, e quando il ...
Leggi Tutto
PIGNATELLI, Giuseppe, santo
Girolamo Imbruglia
PIGNATELLI, Giuseppe, santo. – Nacque a Saragoza (Aragona) il 27 dic. 1737, da don Antonio dei duchi di Monteleone, principe del Sacro Romano Impero, e [...] In poco tempo affluirono 300 gesuiti, di varie nazionalità. Pignatelli dovette mettere ordine in questa «arca di Noè» Due Sicilie, Pignatelli curò anche la preparazione del ritorno deigesuiti in Sicilia, dove arrivarono il 30 apr. 1805, guidati ...
Leggi Tutto
DESIDERI, Ippolito
Giuseppe Toscano
Nacque a Pistoia il 20 dic. 1684 da Iacopo e da Maria Maddalena Cappellini, in una famiglia patrizia del luogo. Il 9 maggio 1700 entrò nella Compagnia di Gesù a Roma [...] destinato al Tibet e il 27 settembre, dopo aver ricevuto gli ordini sacri, lasciò Roma. Il 7 apr. 1713 si imbarcò a Lisbona di affidare la missione del Tibet ai cappuccini. Il generale deigesuiti richiamò quindi il D., che subito partì da Lhasa il ...
Leggi Tutto
BARBERINI, Antonio
Alberto Merola
Ultimogenito di Carlo e Costanza Magalotti, nacque a Roma il 4 ag. 1607. Aveva dunque soltanto venti anni quando, il 7 febbr. 1628, il pontefice Urbano VIII, suo zio, [...] potente famiglia dei risentimenti da lungo tempo accumulatisi in curia: nel 1645 Innocenzo X ordinò l'apertura pontificia, e se da Roma, oltre che come protettore deigesuiti e dei domenicani o caritatevole donatore per la costruzione di nuove ...
Leggi Tutto
PACIAUDI, Paolo Maria
Lisa Roscioni
– Nacque a Torino il 23 novembre 1710 da una «honestissima familia» (Fabroni 1789, p. 180).
Il padre Giuseppe era protomedico presso la corte sabauda sotto la reggenza [...] De sacris Christianorum balneis; il pontefice lo propose come storico dell’Ordine di Malta e lo fece entrare nell’Accademia romana «ove recitò i libri dei soppressi conventi deigesuiti per arricchirsi personalmente e favorendo la lettura dei libri ...
Leggi Tutto
BASSI, Ugo (Giuseppe)
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Cento (Ferrara) il 12 ag. 1801 da Luigi, impiegato d'ordine nelle dogane, e da Felicita Rossetti. Fu battezzato col nome di Giuseppe, che egli poi, [...] , in cui sottolineava anche l'ostilità per il B. deigesuiti e della Lega cattolica, che accusavano il frate di Voler di famiglie patrizie, con la speranza di ottenere dal suo Ordine l'autorizzazione a stabilirsi in Piemonte.
Riuscì ad ottenere un ...
Leggi Tutto
D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] vescovo di Camerino).
Seguì gli studi classici all'istituto Massimo deigesuiti, dove conseguì la maturità nella sessione del 1923. Si rettore a chiedere il deciso intervento delle forze dell'Ordine, preannunciato, in un discorso sulla scalinata del ...
Leggi Tutto
AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] . La corrispondenza diplomatica dell'A. contiene elogi dell'attività deigesuiti (cfr. per tutta, A. a Consalvi, 28 ag alla corte granducale di Toscana.
Preconizzato cardinale dell'ordinedei preti nel concistoro segreto dell'8 marzo 1816, ...
Leggi Tutto
compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...