GESSI, Berlingero
Simona Feci
Nacque a Bologna il 14 ott. 1564, figlio di Giulio e di Valeria di Francesco Segni.
La famiglia paterna vantava l'importante legame con Gregorio XIII Boncompagni, cugino [...] il maggio del successivo ricevette da Alfonso Paleotti gli ordini minori e l'ordinazione sacerdotale. Alla fine del 1593 l'esperienza bolognese permesso al ritorno deigesuiti e, nell'attesa, fare in modo che la gestione dei beni della Compagnia ...
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GENTILE (Gentile Pignolo), Deodato
Dario Busolini
Nacque a Genova nel 1558, dalla nobile famiglia Pignolo che era stata ascritta all'"albergo" dei Gentile, con la riforma del 1528.
Avviato, secondo [...] si pose sotto la protezione deigesuiti.
A quel punto la questione si trasformò in una lite tra gesuiti e teatini. Il S. chiesa napoletana di S. Caterina di Formello, appartenente all'Ordinedei domenicani riformati lombardi.
Il G. non trascurò mai ...
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FARNESE, Girolamo
Stefano Andretta
Nacque a Latera (presso Viterbo) il 3 sett. 1599 da Mario, duca di Latera e Farnese, e da Camilla Meli Lupi. D'ingegno promettente, dodicenne fu probabilmente al servizio [...] , la grande attenzione della Propaganda Fide, l'impegno deigesuiti e dei cappuccini furono ben presenti al F. sino alla sua nel reperire milizie e tentar di ostacolare, "nonostante gl'ordini limitati" e "la tenuità del soldo", la concorrenza degli ...
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GLIRIČIĆ, Alberto (de' Gliricis, Ivan Albert Gliričić, Duimi, Duymi, Duymic o Doymi)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1510 a Cattaro, dominio veneto (oggi Kotor, nel Montenegro). L'appellativo Duymic (poi [...] avversato dal generale deigesuiti Diego Lainez). Inoltre il G. propose la difesa della messa in volgare adducendo l'esempio di Gerusalemme, dove era celebrata in tutte le lingue.
Con i suoi interventi sul sacramento dell'Ordine e sulla questione ...
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CESI, Angelo
Gino Benzoni
Ultimogenito di Federico, duca d'Acquasparta, e di Olimpia Orsini, e fratello, quindi, di Federico, il fondatore dell'Accademia dei Lincei, nacque a Roma nel 1602. Avviato [...] vantati dai minoriti in Giappone; favorì l'insediamento deigesuiti; introdusse le cappuccine istituendo il convento nella cardinale Antonio Barberini, non si sarebbe trattenuto dal richiamarlo all'ordine), il quale, inoltre, ne seguì, di fatto, il ...
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MARACCO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Paolin
Nacque nel Veronese, forse a San Bonifacio, intorno al 1511 da Giovanni Matteo, membro di una famiglia legata da interessi a quell'area territoriale e probabilmente [...] di persone preparate e adatte. Auspicava l'arrivo a Gorizia deigesuiti e la costituzione di un seminario a Udine, ma non cadere ed egli mostrò di saper apprezzare i religiosi di quest'Ordine, per l'entusiasmo e la preziosa opera di catechesi.
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ANGIOLINI, Gaetano
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 27 nov. 1748. Già alunno deigesuiti, entrò nel loro, Ordine il 17 ott. 1765, terzo di cinque fratelli anch'essi gesuiti: Alessandro, Giuseppe, Francesco [...] ricordata anche la fastosa decorazione che l'A. disegnò più tardi, nel 1806, nella chiesa deigesuiti a Palermo.
Nel 1803, il generale dell'Ordìne Gabriele Gruber, di cui l'A. era stato eletto assistente nella Congregazione generale dell'anno prima ...
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FOGAR, Luigi
Liliana Ferrari
Nacque a Peuma, presso Gorizia, il 27 genn. 1882, penultimo di nove figli, da Luigi, agiato commerciante e proprietario terriero, e da Caterina Zotti. Compì gli studi ginnasiali [...] di Innsbruck come allievo del "Canisianum", prestigioso collegio internazionale deigesuiti, punto di riferimento per i chierici austriaci destinati a brillanti carriere ecclesiastiche. Ordinato nel 1907 dal vescovo di Bressanone, studiò per un anno ...
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CLAVIGERO (Clavijero, Clavixero), Francesco Saverio
Charles E. Ronan
Nato a Vera Cruz, in Messico, il 9 settembre 1731 da Blas e María Isabel de Echegaray, trascorse i suoi primi anni nella Bassa Mixteca, [...] che il dotto messicano Carlos Sigüenza y Góngora aveva lasciato in eredità al collegio gesuitadei SS. Pietro e Paolo, dove il C. era seminarista. Il 13 ott. 1754 il C. fu ordinato sacerdote e, poco dopo, si sottopose all'ultimo anno di tirocimo ...
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COMPAGNONI MAREFOSCHI, Mario
Marina Caffiero
Nacque a Macerata il 9 settembre (il 10 secondo Moroni, XLII, p. 270; e Ritzler, p. 27) 1714 da Giovanni Francesco Compagnoni e Maria Giulia Marefoschi, [...] fu affidato il delicato compito di sorvegliare le mosse dell'ex generale deiGesuiti L. Ricci (Codignola, Carteggi, I, p. XIII). Ma verso Nuova e, nel 1776, al tempo della visita apostolica ordinata dal papa Pio VI, si interessò a favore del filippini ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...