SCUOLA
Giovanni CALO'
Carlo ROCCATELLI
Alberto BALDINI
Agenore BERTOCCHI
Ugo FISCHETTI
Giulio COSTANZI
Michele VOCINO
. Secondo l'etimologia (gr. σχολή), significa libero e piacevole uso delle [...] scuole e i collegi, che ad essa appartenevano, in mano d'altri ordini religiosi, raramente in mano di privati laici o dello stato. Ora, il programma politico-religioso deigesuiti non fa che aggravare, nella scuola, quel formalismo e quel meccanismo ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] la medicina e per tre anni studiò grammatica e rettorica nel collegio deigesuiti. Nel 1719 il padre andò medico a Chioggia e lasciò Carlo dottorale e il 10 maggio successivo entrava nell'ordine degli avvocati veneziani. Mentre attendeva i clienti, ...
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Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] gesuiti a La Flèche nell'Angiò e vi rimase fino al 1612. Nel 1618 abbracciò la carriera militare, prendendo servizio e dei frammenti postumi, ma soprattutto alla sua corrispondenza.
Folium (o Foglia) di Descartes. - Curva algebrica del 3° ordine, di ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] credito di M. me de Pompadour, nemica dichiarata deigesuiti e patrona dei filosofi, gli ottiene nel 1745 un diploma di soprattutto combatté con asprezza la negazione delle idee di ordine e di disordine, rigettate da D'Holbach come puerili ...
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LETTERATURA (dal lat. litteratura, calco del greco γραμματική; fr. litteraiure; sp. literatura; ted. Literatur; ingl. literature)
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Raffaele CORSO
Designò in origine [...] , di letteratura giullaresca, dei flagellanti, dei lanzichenecchi, dei Meistersinger, deigesuiti, degl'improvvisatori; monacale, , siano uomini, siano animali.
Secondo una norma di ordine generale i racconti vanno ripetuti la sera, accanto al fuoco ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] Le dottrine politiche dei calvinisti francesi, nell'età delle guerre di religione, e quelle deigesuiti (Suarez) di che deve sfociare in un'età di perfetta giustizia, di perfetto ordine, in cui la luce della ragione risplenderà dovunque. A nessuno ...
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Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque il 20 gennaio 1716. Già prima di nascere gli era destinato un principato in Italia, grazie ai diritti della madre, nata da un Farnese [...] Valenza. Da quel proposito riuscì a distorlo, adducendo motivi d'ordine finanziario, il Tanucci, che da Napoli tenne un continuo carteggio degli ecclesiastici culminarono nella strepitosa espulsione deiGesuiti (1767) e nell'abbassamento dell' ...
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VIENNA (XXXV, p. 317)
Lucio GAMBI
Pietro MARAVIGNA
Ludovico GEYMONAT
Negli anni precedenti la seconda Guerra mondiale la città non ha avuto un forte sviluppo edilizio: solo il quartiere Favoriten (X [...] e della cuspide della torre); la chiesa dei Francescani (1603-11); la chiesa deiGesuiti (1386-1405 e 1607-10; distruzione parziale dopo la caduta della monarchia per la tutela dell'ordine e del nuovo regime dal ministro socialdemocratico della ...
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GENOVESI (o Genovese), Antonio
Alfonso Potolicchio
Nacque a Castiglione, presso Salerno, il i° novembre 1713. Presi gli; ordini sacri, studiò e insegnò eloquenza nel seminario di Salerno per circa due [...] a formare un piano di riforme delle scuole, dopo la cacciata deigesuiti (1767), egli si pose al servizio dello stato. Pur negli Del vasto disegno di riforme proposto dal G. nei varî ordini ben piccola parte fu attuata, lui vivo. Ma egli moriva ...
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Missionario ed esploratore gesuita, nato a Pistoia il 21 dicembre 1684, morto in Roma il 14 aprile 1733. Entrò nella Compagnia di Gesù il 27 aprile 1700. Spinto all'opera delle missioni da un istintivo [...] impulso e dalle esortazioni del generale del suo ordine Michelangelo Tamburini, il D., il 27 settembre 1712, questo libro, il XVI, troviamo un accurato ragguaglio della missione deigesuiti nel Tibet, dal tempo del padre Antonio de Andrade (v.) ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...