Predicatore e pubblicista (Receysur-Ource, Borgogna, 1802 - Sorèze, Tarn, 1861). Passato, ventiduenne, dalla miscredenza alla fede, dopo gli studî nei seminarî di Issy e St.-Sulpice a Parigi fu ordinato [...] in Francia dell'ordine domenicano del quale entrò a far parte pronunciando i voti a Viterbo (1840); riprese le conferenze a Notre-Dame e in altre città (eletto deputato nel 1848, si dimise) e come superiore deidomenicani fondò conventi, finché ...
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Teologo (Saint-Pourçain-sur-Sioule, Allier, tra il 1270 e il 1275 - Meaux 1334 circa). Domenicano, nel 1312 maestro di teologia a Parigi; fu lector sacri palatii ad Avignone. Anteriore al 1308 è la prima [...] antitomista - che modificò (in partic. libri 2-4) dopo il Capitolo generale deidomenicani a Saragozza nel quale Tommaso d'Aquino fu proclamato dottore dell'ordine; tuttavia il capitolo di Metz (1313) condannò le dottrine di D. poi specificate ...
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Teologo domenicano (Napoli 1547 circa - Roma 1643), uno dei più dotti dell'epoca. Prof. nel collegio di S. Tommaso in Roma (1610), reggente dello studio di Taranto, promotore e vicario generale dell'ordine, [...] scrisse in difesa deidomenicani (Vox turturis seu de florenti usque ad nostra tempora ... sacrarum Religionum statu, 1625) in polemica con R. Bellarmino (che contro gli ordini religiosi aveva scritto nel De gemitu columbae); l'opera ha il suo ...
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Domenicano (Capua 1330 circa - Norimberga 1399); fu (1374-77) padre spirituale e allo stesso tempo discepolo di santa Caterina da Siena, della quale scrisse la biografia Legenda maior (1393 circa). Maestro [...] generale deidomenicani dal 1380 fino alla morte, operò attivamente per la riforma dell'ordine e per un ritorno alla primitiva austerità. ...
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órdini religiósi Nella Chiesa cattolica, società di vita comune, approvate dall'autorità ecclesiastica, i cui membri improntano la loro vita ai principi della perfezione evangelica ed emettono i tre voti [...] tra essi i benedettini, i camaldolesi, i cistercensi, i certosini. Gli ordini mendicanti attendono alla vita apostolica più dei monaci; tra di essi troviamo i domenicani, i francescani, gli agostiniani, i carmelitani, i trinitari. I chierici regolari ...
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GREGORIO IX papa
Giovanni Battista PICOTTI
Ugo o Ugolino dei Conti di Segni, nato ad Anagni, studiò filosofia a Parigi e acquistò dottrina di scienze sacre e profane. Da Innocenzo III, suo congiunto, [...] dell'Inquisizione e affidandoli in particolare ai domenicani (1233). Con intuizione geniale del decretali). Continuò favore agli ordini religiosi, appoggiò la riforma dei cluniacensi, confermò il nuovo ordinedei mercedarî, canonizzò Francesco (16 ...
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MARIA Vergine
Mariano CORDOVANI
Umberto GNOLI
Ernesto JALLONGHI
Umberto GNOLI
Luigi GIAMBENE
Bianca PAULUCCI
Giuseppe CASTELLANI
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È la madre di Gesù Cristo.
Nel Nuovo Testamento il [...] di quel corpo da cui era nato Gesù.
Nell'ordine della grazia e della redenzione la teologia cattolica considera Maria ardente devozione dei premostratensi e dei cisterciensi, l'appassionata poesia di S. Bernardo, la predicazione deidomenicani e sopra ...
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SISTO da Siena
Esegeta biblico, nato a Siena da genitori ebrei nel 1520, morto a Genova nel 1569. Educato nel giudaismo, da giovinetto si fece cristiano ed entrò nell'ordinedei francescani dedicandosi [...] ritrattò e ottenne la grazia da Giulio III. Passò allora fra i domenicani, e Pio V lo protesse e lo impiegò in commissioni dell' che si può considerare come la prima introduzione biblica dei tempi moderni ed esercitò una larga influenza sugli studiosi ...
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GIOVANNI da Vercelli, beato
Al secolo Giovanni Garbella, nacque a Capo Mosso (Biella) nei primi anni del sec. XIII. Professore di diritto a Pavia e a Vercelli, ivi nel 1229 si fece domenicano. Nel 1264 [...] fu eletto maestro generale dell'ordine; fu legato di Gregorio X in varie regioni d'Italia, e intervenne al 1283. A lui si deve una salda organizzazione e una notevole estensione deidomenicani. Il suo culto, già antico, fu approvato da Leone XIII nel ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...