CARRILLO DE ALBORNOZ, Alfonso
AA. Strnad
Apparteneva ad una delle più nobili e rinomate famiglie della Castiglia, imparentata con i Trastamare.
Il padre, Gómez Carrillo de Cuenca, signore di Ocentejo [...] e tra l'altro uno degli avversari più accaniti dell'Ordine teutonico; era infatti molto amico del cardinale Branda da . Inoltre esercitò le funzioni di protettore dei giovanniti, dei cisterciensi e deicarmelitani; in quest'ultima dignità successe al ...
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CAPRA, Bartolomeo della
Dieter Girgensohn
Detto anche "Capriger" nelle poesie, nacque a Cremona, probabilmente tra il 1360 e il 1370, da Francesco, il quale si deve identificare molto verosimilmente [...] ) in Slovacchia, dove Sigismondo lo incaricò di indurre l'Ordine teutonico a concludere la pace con la Polonia: infatti, l'orazione funebre, che è conservata, fu tenuta dal provinciale deicarmelitani di Lombardia (non da Antonio Ricci, abate di S. ...
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GONZAGA, Francesco
Silvano Giordano
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo (presso Mantova), e fu battezzato con i nomi di Annibale Fantino. Dal padre Carlo, marchese di Gazzuolo, e dalla madre Emilia [...] al clero. Nel 1600 presiedette il capitolo deicarmelitani della Congregazione di Mantova, tenuto a ; B. Mazzara, Vita del venerabile F. G., ministro generale di tutto l'Ordinedei frati minori, vescovo di Mantova, Roma 1906 (ristampa, a cura di F.M ...
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FILIPPO Benizi, santo
Franco Andrea Dal Pino
Nacque a Firenze, nel sestiere d'Oltrarno, nel 1233, da Giacomo e da una Albaverde. I suoi dati biografici divengono sufficientemente precisi solo dopo la [...] IV, che riprese contatto anche con gli eremiti carmelitani e agostiniani. Sotto di lui e il francescano M. Suárez, Un nuevo codice de la "Legenda b. Philippi", in Studi storici dell'Ordinedei Servi di Maria, XIV(1964), pp. 48-71; G. M. Besutti, La " ...
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CAETANI (Gaetano), Camillo
Georg Lutz
Figlio terzogenito di Bonifacio (I) e di Caterina Pio di Savoia, nacque nel 1552. Destinato alla carriera ecclesiastica, ottenne la tonsura già nel 1562 e nel 1573 [...] ; egli cercò di far fronte alla decadenza della disciplina del clero regolare, in particolare degli Ordini mendicanti e deicarmelitani, promuovendo riforme, per esempio tra gli agostiniani eremitani, e introducendo i camaldolesi. Intervenne come ...
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LENTULO (Lentolo), Scipione
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Napoli all'inizio del novembre 1525 da Cesare, appartenente a una antica famiglia patrizia. Morto il padre, venne adottato dal nobile campano [...] più tardi perfezionò gli studi di teologia a Padova, probabilmente presso la scuola del suo Ordine. Nel 1549 partecipò a Venezia al capitolo generale deicarmelitani e ottenne il grado di dottore. In occasione della Quaresima del 1550 tenne la sua ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] al capitolo di Bruges fu eletto priore deicarmelitani. L'importante posizione occupata gli consentì di attuare il progetto che più gli stava a cuore, e cioè lo sviluppo degli studi nell'Ordine carmelitano, che fino a quel momento aveva privilegiato ...
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DOMENICO di Lorenzo (Domenico da Lucca)
Oscar Mischiati
Nacque a Lucca nel maggio (fu battezzato il 28) del 1452 da maestro Lorenzo di Domenico. Apprese molto probabilmente l'arte organaria dal padre [...] stipulazione venne fatto riferimento all'organo della chiesa deicarmelitani di Padova: è possibile che anche questo strumento numero complessivo era anche maggiore per la presenza del "terzo ordine" (l'espressione è ripetuta in tutti e tre i progetti ...
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GONZAGA, Sigismondo
Raffaele Tamalio
Secondo tra i figli maschi di Federico I marchese di Mantova e di Margherita di Wittelsbach, il G. nacque a Mantova nel 1469. Destinato fin dai suoi primi anni alla [...] , concretizzatasi nel 1513 quando, grazie ai buoni uffici del G., protettore deicarmelitani dal 1508, lo Spagnoli fu eletto priore generale del suo Ordine.
Dopo aver completato la sua formazione, proseguita negli anni seguenti nello Studio ...
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FERRARO (Ferrario, Ferrari, Ferrara, Ferreri), Filippo de
Salvatore Fodale
È ignota la data della nascita, da collocarsi verosimilmente intorno alla metà del sec. XIV. Sicura è invece la sua origine [...] ufficialmente che il papa, accogliendo la sua richiesta, aveva emanato le bolle canoniche, alle quali ordinava di dare esecuzione. Come provinciale deicarmelitani il F. fu sostituito da fra' Sergio de Vinchio di Sciacca.
Alla morte dell'arcivescovo ...
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sabatino
agg. [der. di sabato], non com. – Di sabato, del sabato, che ha luogo il sabato: cena s. o, ellitticamente, come s. f., sabatina (v.); corsi di inglese sabatini e domenicali. In partic.: legge s., quella emanata nel 1802 dal re d’Etruria...
pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere o effetto di volontà e di autocontrollo,...