BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] ambienti e nei circoli toscani illuminati e progressisti, e piacque al ; replica in marmo a Volterra, ex collegio degli scolopi). A Firenze lo colse la morte, S. Luca e di molte altre accademie, all'Ordine dei Cavalieri di S. Gregorio Magno (1847), ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Botta
Gian Paolo Romagnani
Scienziato, medico militare, militante giacobino impegnato come amministratore pubblico nel ‘triennio democratico’, poi notabile napoleonico, infine esule volontario [...] Ottocento uno dei testi di storia generale più diffusi nelle biblioteche degli italiani. Il suo modo di porsi di fronte alla materia si di ordine e rigore intellettuale, una dichiarazione di fedeltà alla cultura e agli ideali civili dell’Illuminismo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] codici greci nel 1712 segnò l’avvio degli studi di paleografia e lingue antiche, per riscoperto Maffei campione dell’Illuminismo italiano, le ultime di G. Labus, Milano 1808.
Parere sul migliore ordinamento della R. Università di Torino, a cura di G ...
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DE CESARE, Carlo
Alessandro Polsi
Nacque a Spinazzola (Bari) il 12 nov. 1824 da Raffaele, importante censuario di terre nel Tavoliere, e da Francesca Sangermano. Secondo l'Arrighi, la famiglia vantava [...] (p. 240), all'attività di cinquantanove prefetti illuminati e alla competenza di una burocrazia efficente e fortemente ordinare le statistiche, ibid. 1857; Dell'educazione alle arti ed a' mestieri, Palermo 1858; Sul progressivo svolgimento degli ...
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GIOVANNI da Milano
Valerio Ascani
Pittore di origine lombarda nato intorno al 1325 e attivo soprattutto a Firenze nel pieno Trecento. Nonostante il derivativo, utilizzato per primo dall'artista stesso [...] fiorentina risultano sufficientemente illuminati da conferme documentarie è fissata dalla critica perlopiù tra la metà degli anni Cinquanta e il 1360.
Nel polittico , proveniente dalla postazione del Terz'Ordine francescano dei Ss. Girolamo e ...
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CERONE, Domenico Pietro
Alessandra Ascarelli
Nacque a Bergamo nel 1566, come si ricava dalla scritta "D. Petrus Ceronus-Bergomum-Anno Aetatis Suae XXXXVII" che incornicia il ritratto che lo raffigura [...] ordinare alcune breui regolette, le più utili e più necessarie: acciò molti, che s'esercitano in quella come ciechi, vengano ad essere illuminati che si riscontrano tra la musica moderna e quella degli antichi. Per il Burney "the next in the ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] e intelligente ai principali illuministi francesi ed il rifiuto bello" opportunamente diffusi presso la maggior parte degli uomini servirebbero a diminuire i loro mali e ). Il C. adotta un rigoroso ordine cronologico e comprende nella sua storia ...
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CANZIO, Stefano
Bruno Anatra
Nacque il 3 genn. 1837 a Genova dall'architetto e scenografo Michele e da una Piaggio. Sembra che sui 15 anni abbia seguito, presso gli scolopi, le lezioni di p. Smuraglia, [...] alla battaglia del Volturno. Era ormai degli intimi del generale e in questa veste riconoscendo in esse "una garanzia d'ordine", d'altro canto dichiarava il consorzio solo indiretta tra dei poteri costituiti illuminati e un movimento operaio ...
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CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] ritorno all'ordine. I manichini erano fantasmi reali, visti da lui a Ferrara, appoggiati a un muro e illuminati da un in Valsesia, perché gli ricordava le origini, le ispirazioni degli antichi, in una solitudine non offesa dalle folle fragorose dei ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] ingiuste punizioni inflitte ai gesuiti illuminati che lo avevano difeso, morì prima di riuscire a vederlo: Giulietta degli spiriti, profilo di una moglie borghese F. sembrò suggerire un urgente 'ritorno all'ordine', o, meglio, la necessità di saldi ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....