L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] di St. Viperti a Quedlinburg, o una successione anche verticale di pseudo-ordini a Paray-le- Monial (basilica del Sacro Cuore). La volontà di comunità monastica, soprattutto a seguito della riforma cluniacense. La ricostruzione di tali complessi è ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] Dialogus inter Cluniacensem et Cisterciensem, redatto tra il 1137 e il 1165, un cistercense rimprovera a un cluniacense l'interesse dei monaci del suo ordine per l'artigianato di lusso e, in particolare, per la miniatura in lettere d'oro (inutile et ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] già creduta riconducibile a uno schema di filiazione cluniacense, e costituisce un'importante prova della presenza a ultimi smontati e ricomposti, con l'inversione dell'ordine nella ristrutturazione quattrocentesca che ha radicalmente trasformato l' ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] sono suddivise per genere artistico ed elencate in ordine topografico, offrendo in un volume finale un apparato perplessità vennero avanzate contro l'ipotesi di una 'scuola cluniacense', mentre il ruolo delle vie di pellegrinaggio risultava ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] riedificarono le pievi e gli oratori, ma anche monasteri come quello cluniacense di Vigolo Marchese (Piacenza), o quello di Castione Marchesi (Parma potere e alla città si rivolsero i nuovi Ordini mendicanti presenti in Emilia in date assai precoci. ...
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GOSLAR
I. Voss
(lat. Goslaria)
Città della Germania nella Bassa Sassonia, situata tra i monti dello Harz. L'origine di G. risale a un insediamento (lar) di coloni franchi lungo il fiume Gose in corrispondenza [...] - quanto nell'alta facciata, dove sono presenti due ordini di trifore all'interno di un arco cieco, sormontati da pilastri e colonne, originariamente con tre absidi. Di derivazione cluniacense è la soluzione adottata nella parte occidentale, con la ...
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LUXEUIL, Abbazia di
F. Cecchini
(Luxovium, Lussovium nei docc. medievali)
Abbazia situata nella cittadina di Luxeuil-les-Bains (dip. Haute-Saône), ai piedi dei Vosgi, nella diocesi di Besançon, L. fu [...] dal successo nella diocesi di Besançon della riforma prima cluniacense, poi cistercense (Locatelli, 1981).L'abate Gerardo priva la pagina di un vero e proprio ordine compositivo. Questa concezione antimonumentale risalta particolarmente là dove ...
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GRANGIA
P. F. Pistilli
Con il termine g. si indicano le strutture medievali per il lavoro destinate, nella funzione di aziende agricole e pastorali (curtes grangiarum), allo stoccaggio di derrate, alla [...] dal sec. 12°, appaiono spesso proprietà di enti ecclesiastici, per lo più fondazioni monastiche degli Ordini benedettino, cluniacense, certosino, cistercense e premostratense.Nonostante la presenza di simili strutture all'interno di recinti abbaziali ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...