ARCHITETTURA - Secoli 11°-12°
F. Gandolfo
Al di là dei toni millenaristici di cui è carica, la notizia riportata da Rodolfo il Glabro secondo cui, agli inizi del sec. 11°, l'Europa sarebbe stata tutta [...] dunque entro il 1153. In Borgogna, nucleo d'origine dell'Ordine, l'espressione superstite più antica e significativa di quel tempo del coro scandito su tre navate. A una ingerenza cluniacense si possono riferire anche scelte come quella, operata nel ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] religiosa di cui era portatore. L’influenza cluniacense poté così essere nel Mezzogiorno un aspetto per San Giovanni in Fiore fondò un eremo e diede vita a un ordine riconosciuto, quello Florense, anche se poi non destinato a grande fortuna ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] omnium Romanorum, volle aperto alle tendenze della riforma cluniacense, affidandolo (936-937) a Oddone di Cluny, 1268-1278; 1281-1284); l'opera svolta in città dai nuovi Ordini; la crescita del potere delle grandi famiglie romane.Solo con l'arrivo ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] mondo lagunare a influssi monastici stranieri di tipo cluniacense, con trasferimento sulla laguna di religiosi stranieri ( 'arte o Capitolari, ben altri 35 (più del doppio) ne furono ordinati tra il 1261 e il 1278. Il fatto è che il governo ...
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Vecchie devozioni e nuove ricerche: i luoghi sacri
Salvatore Abbruzzese
Problematiche e interrogativi sulla territorialità
La modernità avanzata, osservata dal punto di vista del mutamento sociale e [...] ha una visibilità universale, che non è solo di ordine geografico. L’elevazione del santo a patrono d’Italia riflette 800.
Distrutta e poi ricostruita, l’abbazia prese parte alla riforma cluniacense del 10° sec. e, nella lotta per le investiture, si ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] Gualberto, presso Vallombrosa, l'imperatore inviò il cluniacense Rodolfo vescovo di Paderborn. Inoltre significativa appare la dall'Impero.
B. infatti oppose un netto rifiuto all'ordine di Enrico di accompagnare a Roma il nuovo eletto dell'imperatore ...
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ARCHITETTURA - Secoli 13°-14°
D. Kimpel
A. Cadei
L'importanza per l'Occidente del sistema architettonico gotico sta in sintesi nel fatto che tale sistema fu l'unico - prima dei tempi moderni - a sviluppare [...] in cui tra minuscole finestre alte e arcate si inserisce un ordine di ampie bifore e trifore, indica che sono state però Francesco di Treviso e nella rielaborazione francescana della chiesa cluniacense, in origine quasi certamente a tre navate, di ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] documentarie, tra i secc. 11°-12°, in ambito cluniacense, in una descrizione della celebrazione eucaristica dovuta all'abate per la benedizione della campane, per il battesimo, l'ordinazione sacerdotale, la consacrazione di sovrani, di altari e dell' ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] già creduta riconducibile a uno schema di filiazione cluniacense, e costituisce un'importante prova della presenza a ultimi smontati e ricomposti, con l'inversione dell'ordine nella ristrutturazione quattrocentesca che ha radicalmente trasformato l' ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] 1314, vanificò i reiterati tentativi del sovrano di richiamare all'ordine i cardinali. Il re era comunque riuscito a riunire le ad abbandonare le loro riserve. Fu il cluniacense François Christiani, cappellano del cardinale Annibale da Ceccano ...
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cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...