Scioglimento legale del matrimonio durante la vita dei coniugi, ammesso nella maggior parte delle culture e società antiche e moderne, ma rifiutato da alcune confessioni religiose, fra cui quella cattolica.
Antropologia
Il [...] consenso e, infine, il d. provocato da terzi.
Nel diritto romano invece l’istituto del d. era conseguenza diretta del concetto di Diritto
Diritto italiano
Il d. è stato introdotto nell’ordinamentogiuridico italiano dalla l. 898/1970, che tuttora lo ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] della celebrazione formale della cerimonia (per il diritto romano era sufficiente il semplice consenso delle parti).
In seguito quello religioso (o viceversa) da parte di un ordinamentogiuridico comporta inoltre, al di là della forma della cerimonia ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] come soggetto di azione, causa del proprio agire. Nel diritto romano il termine era contrapposto a res, indicando l’uomo quale una delle quattro libertà fondamentali garantite dall’ordinamentogiuridico dell’Unione Europea (UE). Inizialmente fu ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] dal quale derivò l’o. toscano, simile al dorico romano da cui si distingue per una maggiore semplicità e robustezza sociale possa essere pensata solo all’interno di un ordinamentogiuridico nel quale la giustizia è sostanzialmente dinamica: un o ...
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tributo Nell’antica Roma, contribuzione obbligatoria dei cittadini allo Stato, pagata in rapporto al censo e prelevata per tribù (donde il nome). Il termine ha poi assunto significato più ampio, per indicare [...] forme di t. che avevano piuttosto carattere morale e giuridico che scopo finanziario: i t. imposti ai non cittadini città o popolazioni che intendeva beneficare.
A base dell’ordinamento finanziario romano erano il vectigal (il reddito cioè tratto dai ...
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Condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto [...] si perdeva solo per atimia o per esilio.
La c. nell’esperienza giuridica romana. La nozione di c. trapassa nell’esperienza giuridica romana. Nel diritto romano, civilitas («cittadinanza») designava l’appartenenza alla civitas. Si diventava civis per ...
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Poiché "amministrazione" in senso lato significa attività preordinata al conseguimento di uno scopo, s'intende come l'amministrazione pubblica possa genericamente considerarsi quale attività preordinata [...] gendarme" (cioè dello stato mero protettore dell'ordinegiuridico) e dello "stato provvidenza" (cioè dello Parigi 1928.
Delitti contro l'Amministrazione pubblica.
Nel diritto romano, sotto il crimen maiestatis si comprendevano non solo i delitti ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] La città romana: Archeologia e topografia, p. 481; La città romana come ente giuridico, p. 483; La città medievale, p. 486; La città nel Rinascimento, p avere comunicazioni delle leggi del popolo romano e degli ordini dei magistrati. Tali luoghi di ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] . 159-60; E. Saglio, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. grecques et rom., I, p. 1266; G. Lafaye, ibid., III, pp. 1177-88; C. Paoli riforme negli ordinamenti e nella disciplina ecclesiastica. E, dopo questo, varie norme giuridiche erano venute ...
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SPORT (XXXII, p. 415; App. II, 11, p. 879)
Salvatore Galeazzo BIAMONTE
Alfredo ALBANESI
Pietro CASALI
Antonio VENERANDO
Nell'ultimo decennio, superata ormai la fase di assestamento del dopoguerra, [...] medaglia d'oro nel quattro con (Franco Trincavelli, Angelo Vanzin, Romano Sgheiz, Alberto Winkler, Ivo Stefanoni) e il quarto posto nel ambito statale, sono necessariamente sottoposte all'ordinamentogiuridico interno; la normazione promanante dagli ...
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ordinamento
ordinaménto s. m. [der. di ordinare]. – 1. L’atto di ordinare; operazione, o complesso di operazioni, di attività, di interventi, mediante cui si dà ordine, cioè regolare disposizione, assetto, funzionamento a qualche cosa: o....
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...