scobiforme Si dice di semi piccolissimi che in massa hanno l’aspetto di limatura o di segatura, come quelli delle Orchidacee e delle Orobancacee. ...
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In botanica, modificazione della forma e della struttura di un organo determinata dalla luce. Per es., le radici aeree di varie Orchidacee epifite sono appiattite, nastriformi: questa dorsoventralità è [...] determinata dall’azione della luce, poiché se le piante si coltivano all’oscuro, le loro radici diventano cilindriche. Altri esempi sono l’eterofillia di Campanula rotundifolia, le cui foglie basali sono ...
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In botanica, corpicciolo tuberiforme, inadatto o non del tutto atto all’utilizzazione dei composti azotati minerali, che si origina in seguito alla germinazione dell’embrione in varie piante (per es. Orchidacee); [...] si nutre e si accresce grazie alla simbiosi con un fungo; dal p. traggono origine più tardi l’apice vegetativo del fusto e quello della radice ...
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In botanica, organo (detto anche cirro) di attacco o di sostegno delle piante Angiosperme rampicanti non volubili, derivato da metamorfosi del caule (come nella vite), delle foglie (nelle Fabacee) o di [...] radici (alcune Orchidacee). ...
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Organo derivante dalla unione degli stami con il pistillo, caratteristico del fiore delle Asclepiadacee.
Si chiama gimnostemio l’organo che risulta dalla fusione dello stilo con i filamenti staminali, [...] caratteristico della famiglia delle Orchidacee. ...
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zigomorfo In botanica, si dice di apparato od organo che si può dividere in due metà specularmente uguali soltanto con un piano di simmetria; per es., le foglie di fico, i fiori delle Orchidacee. La simmetria [...] z. viene considerata come frutto di una ulteriore evoluzione rispetto alla simmetria raggiata, o actinomorfa, a cui si contrappone ...
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Particolare disposizione degli organi, per la quale nei fiori ermafroditi è resa impossibile l’autoimpollinazione: a causa della reciproca posizione delle antere e degli stimmi il polline di un fiore non [...] può venire a contatto con gli stimmi dello stesso fiore (per es., in molte piante entomofile, come le Orchidacee). ...
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Complesso dei granuli pollinici (microspore) delle piante Fanerogame.
Origine
Il p. si origina nei sacchi pollinici (microsporangi o microsporoteci), porzioni fertili degli stami (microsporofilli). I [...] granuli, come nelle Mimosacee, o anche di molte centinaia, come nelle Asclepiadacee e Orchidacee.
Il complesso di p. che si forma in una metà dell’antera nelle Orchidacee prende il nome di pollinario; esso è sostenuto da un sottile peduncolo, detto ...
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Biologia
Variante normale di un cromosoma, non associata a nessun difetto a livello fenotipico. Per es., si presentano di grandezza variabile le zone eterocromatiche vicino al centromero dei cromosomi [...] tipi di sepali, come, per es., nelle poligale; di eterotepalia se vi sono più tipi di tepali, come, per es., nelle Orchidacee. Si chiama eterofillia la differenza di forma che si osserva tra le foglie di alcune piante, in rapporto spesso a fattori ...
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tubero In botanica, organo vegetale ingrossato per abbondante sviluppo di parenchimi di riserva. La tuberizzazione può riguardare tutti e tre i membri fondamentali del corpo delle Fanerogame erbacee, [...] , perciò molti t. sono alimentari (patata ecc.); non mancano altri glucidi, come l’inulina (nel topinambur) o anche zuccheri solubili (nella barbabietola), nonché mucillagini (nelle Orchidacee) e, molto di rado, oli grassi (in Cyperus esculentus). ...
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orchidacee
orchidàcee (o orchidèe) s. f. pl. [lat. scient. Orchidaceae (più anticam. Orchideae), dal nome del genere Orchis: v. orchide]. – Famiglia di piante monocotiledoni rappresentata da specie erbacee terrestri con radici tuberizzate...