tubero In botanica, organo vegetale ingrossato per abbondante sviluppo di parenchimi di riserva. La tuberizzazione può riguardare tutti e tre i membri fondamentali del corpo delle Fanerogame erbacee, [...] , perciò molti t. sono alimentari (patata ecc.); non mancano altri glucidi, come l’inulina (nel topinambur) o anche zuccheri solubili (nella barbabietola), nonché mucillagini (nelle Orchidacee) e, molto di rado, oli grassi (in Cyperus esculentus). ...
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torsione Sollecitazione di un corpo filiforme, o comunque piuttosto allungato, tendente a far ruotare ogni sezione trasversale di esso rispetto alle altre.
Movimento di rotazione di un corpo o parte di [...] non si possono ridurre in tavole, doghe, remi, pali e simili. Caratteristica è la t. del peduncolo fiorale in molte Orchidacee, che determina la posizione inferiore del labello su cui si posano gli insetti pronubi. matematica Coefficienti di t. In ...
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TODARO, Agostino
Fabrizio Cortesi
Botanico e avvocato, nato a Palermo il 14 gennaio 1818, ivi morto il 18 aprile 1892. Studiò diritto, si laureò in giurisprudenza e divenne uno dei principi del foro [...] plantarum acotyledonarum vascularium sponte provenientum in Sicilia insulisque adiacentibus, 1866). Fu nominato senatore del regno nel 1879. A. Richard gli dedicò il genere di Orchidacee Todaroa, che ora è sinonimo di Campylocentrum di Bentham. ...
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velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] un certo punto si lacera ricadendo sul gambo in forma di anello o di brandelli irregolari.
Nelle radici aeree delle Orchidacee e Aracee epifite v. radicale, o velamen , è l’epidermide (fino a 20 strati di cellule), persistente, costituita da cellule ...
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Botanico francese nato a Parigi nel 1853 ed ivi morto il 30 dicembre 1922. Laureato in scienze naturali nel 1879 fu prima alla scuola normale superiore come preparatore e maître des conférences, poi nel [...] (in collab. con G. de Layens); Flore complète illustrée et en couleurs de France, Suisse et Belgique (10 voll.). Un genere di Orchidacee (Bonniera) è a lui dedicato.
Bibl.: M. Molliard, in Revue gén. de Botanique, XXXV (1923), p. 1; H. Jumelle, ibid ...
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L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] notato la presenza costante di nuclei (areola o nucleus) nelle cellule dell'epidermide di numerosi esemplari di orchidacee e, in seguito, di liliacee, iridacee e commelinacee. In questo periodo furono effettuate osservazioni analoghe sugli animali ...
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Botanica
Nelle piante Fanerogame, il corpo riproduttivo, derivato dall’ovulo fecondato e contenente l’abbozzo della futura pianta (embrione); i s. delle Angiosperme sono contenuti nel frutto, quelli delle [...] (➔). La forma dei s. è molto varia; così anche il colore e la grandezza, che va da pochi decimi di millimetro (Orchidacee) a parecchi centimetri (noce di cocco). Il s. può essere rivestito o accompagnato da formazioni di varia origine, come l’arillo ...
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MUCILLAGGINI (fr. mucilage; sp. mucilago; ted. Schleim; ingl. mucilage)
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
Sono formazioni che si riscontrano in molti vegetali, assai affini alle gomme, ma spesso [...] punto di vista dell'origine chimica si possono distinguere le mucillaggini in: derivate dalla cellulosa (Orchidacee), derivate dalla pectosi (Malvacee, Tiliacee, Rosacee, Cicadacee, guaina mucillagginosa dei Nostoc, mucillaggine di alcuni Ascomiceti ...
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Il fiore è un germoglio o parte di germoglio che porta foglie trasformate in sporofilli, ossia in foglie fertili adibite alla funzione riproduttrice, accompagnate o no alla base da altre foglie, pure trasformate [...] se non estratta a viva forza dall'insetto, al cui corpo si attacca tenacemente mediante un dispositivo adatto (Orchidacee, Asclepiadacee).
Gli stami, sempre disgiunti all'inizio del loro sviluppo, possono in seguito concrescere tra loro o con ...
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IBRIDAZIONE
Fabrizio Cortesi
. Con questo nome s'indicano le pratiche mediante le quali si producono gli ibridi (v. ibridismo). Oramai l'ibridazione è molto usata in agraria: limitata prima all'orticoltura, [...] , incrocio di Paphiopedilum barbatum × villosum, è anch'esso costante e fertile: del resto molti altri ibridi di Orchidacee hanno la stessa caratteristica e si propagano egregiamente per seme.
Hordeum Steudelii × H. trifurcatum e H. trifurcatum ...
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orchidacee
orchidàcee (o orchidèe) s. f. pl. [lat. scient. Orchidaceae (più anticam. Orchideae), dal nome del genere Orchis: v. orchide]. – Famiglia di piante monocotiledoni rappresentata da specie erbacee terrestri con radici tuberizzate...