RONCONI, Alessandro
Latinista, nato a Firenze il 2 novembre 1909. Professore di letteratura latina all'università di Urbino (1938-48), di Bari (1948-51), di Pisa (1952-54), poi di Firenze; condirettore, [...] di sintassi storica, Bologna 1946 (ed. rinnov. e ampl., Il verbo latino. Problemi di sintassi storica, Firenze 1959); Orazio satiro, Bari 1946; Da Lucrezio a Tacito, Messina 1950; Studî catulliani, Bari 1953; Interpretazioni grammaticali, Padova 1958 ...
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Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] e della filologia latina. Nell'ambito della poesia, ha pubblicato numerosi contributi su Catullo, Lucrezio, Virgilio e Orazio (raccolti poi nei dieci volumi di Studien zur römischen Literatur, 1962-79) e un saggio complessivo, Die römische ...
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MANCINI, Augusto
Filologo e storico nato a Livorno il 2 marzo 1875. Docente di lingua e letteratura greca (libero docente a Pisa nel 1898) e paleografia greca e latina nelle università di Messina e di [...] Eusebio, su varî testi agiografici e una Grammatica greca (za ed., Milano 1937); nel campo delle lettere latine su Virgilio, Orazio, Giustino, Persio, Lattanzio, sullo Pseudo-Apuleio. Esperto paleografo si deve a lui l'inventario di numerosi fondi di ...
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KLINGNER, Friedrich
Paolo De Paolis
Filologo classico tedesco, nato a Dresda il 7 luglio 1894, morto a Monaco di Baviera il 26 gennaio 1968. Dopo gli studi a Tubinga e Berlino, ove subì il profondo [...] poesia latina del 1° secolo a.C.; i numerosi contributi su Catullo, Lucrezio, Tibullo e soprattutto su Virgilio e Orazio sono raccolti, insieme ad altri studi, in Römische Geisteswelt (1961n,4) e nelle Studien zur griechischen und römischen Literatur ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e coerente, che Cicerone e Cesare da un lato, e Virgilio e Orazio dall’altro, imposero come modello della loro età e delle successive.
La lingua parlata
- È naturale che la lingua così fissata ...
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WILAMOWITZ MÖLLENDORFF, Ulrich von
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Markowitz in Posnania il 22 dicembre 1848, morto a Charlottenburg (Berlino) il 25 aprile 1931.
Studiò a Bonn e a Berlino, dove si [...] , anzi storicistico. A tacere dei latini, di molti dei quali egli trattò con originalità (memorabili le pagine su Catullo e Orazio), non v'è, si può dire, autore greco alla cui intelligenza egli non abbia contribuito. E non si limitò agli scrittori ...
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PASCAL, Carlo
Giorgio Piras
– Nacque a Napoli il 21 ottobre 1866 da Stefano e Maria Gaetana Lapegna (la famiglia era di lontana origine francese) e fu fratello del matematico Ernesto (1865-1940).
Laureatosi [...] storico-letteraria piuttosto che critico-filologica. Oltre che di letteratura latina e autori come Ennio, Lucrezio, Cicerone, Virgilio, Orazio, Seneca, si occupò anche di questioni storiche e filosofiche (Fatti e leggende di Roma antica, Firenze 1903 ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] ibid. 1823, nonché nell'ed. cit. delle Rimegravi del Guidetti, pp. 73-83), di alcune satire e di un'epistola di Orazio (ed. cit., pp. 221-236). Ben poco felice, perché scolasticamente petrarchesca e del tutto infedele allo spirito dell'originale, la ...
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Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] . La vita e la fortuna (1949); della favolistica antica: Fedro (1945), Punti di vista sulla favola esopica (1971), Orazio favolista (1986); di Plauto, in particolare con Da Sarsina a Roma. Ricerche plautine (1952); della tarda latinità: Il concetto ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] iure fece pratica legale a Firenze presso l'avvocato G.P. Ombrosi, ma continuò la formazione classica su Omero, Orazio, Cicerone, Platone; lesse anche U. Grozio, F. Bacone, S. Pufendorf, J. Barbeyrac, A. Shaftesbury, F. Hutcheson, R. Cumberland ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...