Giovanni Bianco
Abstract
Il contributo muove da brevi cenni sulla storia dei diritti politici, soffermandosi poi sul riconoscimento di essi nell’ordinamento costituzionale italiano, con particolare [...] estensione risiede nel riferimento testuale che l’art. 48 Cost., in materia di diritto di voto, fa ai cittadini (v. D’Orazio, G., Lo straniero nella Costituzione italiana, Padova, 1992, pp. 307 ss.).
Ci si è infatti chiesti se da tale disposizione ...
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BIGAZZINI, Girolamo
Victor Ivo Comparato
Conte di Coccorano, figlio di Giovanni e pronipote dell'omonimo astrologo, nacque a Perugia nel 1575. Nel 1600 era già laureato in utroque e l'anno successivo [...] di una Poetica Horatii Venusini versibus descripta (Jacobilli), che era una traduzione in versi italiani della Poetica di Orazio. Inoltre, il Mazzuchelli conosceva alcune rime e prose del B. appartenenti alla biblioteca romana di Marcello Severoli ...
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Si chiama così la parte media della valle dell'Avisio: il confine settentrionale, verso la Val di Fassa (v.), che è il tronco superiore dell'Avisio, è segnato dalla sezione angusta e poco abitata tra la [...] , ecc. La Val di Fiemme ebbe nel Trentino l'unica scuola di artisti locali, che si inizia, se non con Orazio Giovanelli e con Francesco Furlanel, con Giuseppe Alberti (morto nel 1716), culmina con la genealogia degli Unterpergher, e con Valentino ...
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Poligrafo e poeta spagnolo, nacque ad Osuna in provincia di Siviglia il 12 giugno 1761. Laureatosi in diritto nell'università di Siviglia, fondò, insieme con Reinoso, Blanco White, Lista, la Academia de [...] Lodate fra le sue poesie sono: A la memoria, Al pensamiento del hombre, il sonetto A Cicerón, come anche le traduzioni da Orazio dell'ode 16 del Libro II e della satira 1ª del Libro I (Qui fit Mecenas). Blanco White si riconosceva debitore ad Arjona ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Costituzione e giustizia costituzionale
Paolo Caretti
Le origini della giustizia costituzionale: l’esperienza nord-americana
L’introduzione nei moderni ordinamenti giuridici di un sistema di giustizia [...] da altre da altri costituenti e, alla fine, a fare agio anche sulle diffidenze di ordine più strettamente politico (D’Orazio 1981, pp. 108 e segg.) e che consentono l’introduzione di un sistema di giustizia costituzionale a garanzia della rigidità ...
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Insegna militare che distingue i soldati di uno stesso corpo da quelli di altri Stati o di altri corpi; per estensione raggruppamento di soldati raccolti sotto un’unica insegna o di volontari, che esercitano [...] portate sull’armatura in segno di lutto per la morte di papa Leone X e poi per quella dello stesso capitano. Nel 1528 la compagnia, sotto il comando di Orazio Baglioni, fu inviata alla guerra di Napoli, dove, dopo la resa di Aversa, fu dispersa. ...
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MICHITELLI, Biagio
Elvio Ciferri
– Nacque a Forcella di Teramo l’11 sett. 1759 da Giovanni Nicola, discendente da una famiglia polacca stabilitasi a Teramo nel XV secolo, e da Francesca dei baroni Salvatori. [...] trasferito a Chieti e, nominato presidente del Consiglio provinciale nel 1820, nel gennaio 1821, in seguito alla rinuncia di Orazio Delfico, fu nominato consigliere di Stato per la provincia di Teramo. Dopo essersi recato a Napoli per ringraziare il ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] periodo.
Nemmeno nella prima metà del Quattrocento la pittura bolognese accenna a qualche miglioramento. Pietro Lianori (1416?-1460) e Orazio di Iacopo (1446) seguono la vecchia scuola e ripetono senza grazia e senza vita i consueti schemi.
Ma nel ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] tirato a 300 esemplari, a cui tennero dietro una quarantina di edizioni fra cui i due grossi volumi di Avicenna (1473), Orazio (1476 e 1477), il Filocolo del Boccaccio e Tito Livio (1478). Poi vennero Antonio Zaroto, Domenico di Vespolate, G. Antonio ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] povera Amalasunta che poi bruciò.
II. Il primo periodo dell'attività drammatica. - Il rappresentante della Serenissima a Milano, Orazio Bartolini, accolse presso di sé il G. come gentiluomo di camera. A consolarlo delle sue disavventure capitò il ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...