Fisico matematico (Ruvo di Puglia 1870 - Pisa 1922). Prof. (1899) di analisi superiore all'univ. di Genova, poi (1902) di meccanica razionale e anche (dal 1906) di fisica matematica nella stessa università. Socio corrispondente dei Lincei (1911). Sono dovute a T. importanti ricerche in varî campi della fisica matematica e dell'analisi: particolarmente notevoli quelle sull'equilibrio elastico, che lo ...
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Musicista (Modena 1550 - ivi 1605), canonico a Correggio (1593), poi (1596) maestro di cappella nella cattedrale di Modena, e (1598) alla Corte ducale. Oltre a 4 pubblicazioni di musica sacra, diede alle stampe canzonette, madrigali e altre pagine profane, tra le quali si ricordano in particolare Le veglie di Siena overo i vari humori della musica moderna, da 4 a 6 voci (1604) e una "comedia harmonica", ...
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Pittore (Bologna 1532 - ivi 1577). Si formò nell'ambito della tradizione classicista del Bagnacavallo, aggiornandosi su P. Tibaldi e P. Fontana; nel 1563-64 fu a Roma, dove risentì di T. Zuccari e G. Vasari (Flagellazione, galleria Borghese). Dopo il ritorno a Bologna si accostò a Correggio e Parmigianino (Trasfigurazione, 1569, Bologna, Corpus Domini) per tornare, nelle ultime opere, a un classicismo ...
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Letterato senese (sec. 16º). Trattò elegantemente di varie questioni linguistiche, in alcune operette: De' punti e degli accenti (1566); Della pronunzia toscana (1568); L'arte del puntare gli scritti (1585); Difesa del zeta (1586); I fonti toscani (1598). È autore di un Giudizio sopra il Goffredo di T. Tasso (1582) cui il Tasso replicò con due lettere alle quali fecero seguito un altro suo Discorso ...
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Pittore (Pisa 1593 - ivi 1630). Si formò a Roma su O. Gentileschi e sui caravaggeschi francesi, subendo inoltre l'influsso di G. Lanfranco (Amor vincitore e Martirio di s. Cecilia, Firenze, Galleria Palatina; gonfalone con Martirio di s. Caterina e SS. Giacomo e Antonio Abate, Assisi, Museo capitolare). Nel 1627 tornò a Pisa per dipingere la cupola del duomo, rimasta incompiuta per la morte dell'artista ...
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Chimico e geologo (Firenze 1835 - Catania 1890); prof. di chimica nell'univ. di Catania (1863-74), poi (1874-77) al Museo industriale di Torino, ritornò (1877) a Catania come prof. di geologia e mineralogia. Fu direttore del servizio geodinamico della Sicilia e delle isole vicine, e acquistò fama soprattutto per le sue ricerche di vulcanologia sull'Etna e sulle isole di Vulcano e Stromboli ...
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Scultore carrarese (sec. 16º-17º). Nel 1604 ebbe l'incarico, insieme a due altri artisti, di eseguire tre statue in marmo per la fontana del giardino delle Stelle a Parma, e due statue per il monumento sepolcrale di Margherita d'Austria. Il suo capolavoro è la pila d'acqua santa eseguita con F. Pelliccia per la chiesa di Pietrasanta ...
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Architetto militare e idraulico (n. Urbino 1525 - m. Sora), fratello di Francesco. Assistette ai lavori delle fortezze di Savigliano e Montmélian. Diresse la costruzione dei forti di Rumilly, Cuneo, Montalbano e Villafranca. Fu in seguito al servizio della Francia e di papa Gregorio XIII, per il quale attese a opere di fortificazione e idrauliche ...
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Scultore (n. Montevarchi 1550 circa - m. 1625), zio di Francesco. Allievo di G. Caccini, col quale collaborò alle porte di bronzo del duomo di Pisa; eseguì sculture per il giardino di Boboli a Firenze. Furono suoi figli Francesco (m. 1648) e Stefano, intagliatori di pietre dure ...
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Musicista (Roma 1602 - Forlì 1677), appartenente alla Scuola romana. Monaco camaldolese (1617), fu celebre come organista e compositore. Maestro di cappella a Volterra, Forlì, Iesi, Faenza, scrisse messe, salmi, mottetti, litanie, madrigali, introducendo anche nella musica sacra il nuovo stile concertante di ascendenza monteverdiana ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...