Grammatico latino (2º-3º sec. d. C.), commentatore di Terenzio e di Orazio; gli scolî a Orazio che vanno sotto il suo nome sono però una rielaborazione posteriore (Pseudo-Acrone). ...
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Letterato spagnolo (Santander 1856 - ivi 1912). Insigne umanista, tradusse da Eschilo, Orazio, Cicerone; fu bibliografo ricco di dottrina e accuratissimo, come appare dal suo più antico lavoro, La novela [...] entre los latinos (1875), e dall'opera della sua maturità, Bibliografía hispanolatina clásica (1902), che contribuì a restaurare la tradizione scientifica spagnola. Alla storia della cultura apportò validi ...
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BORGOGNINI, Antonio Maria
Luciano Marziano
Nacque a Siena nel 1753 da Orazio della famiglia del Venture e Porzia Massari.
Nella casa paterna ebbe come precettore il p. Francesco Corretti. All'università [...] cittadina studiò poi scienze naturali, seguendo i corsi di Giuseppe Baldassarri: primo risultato di questi studi fu la stesura del poema La teoria del fuoco, Firenze 1774 (l'opera, divisa in tre parti, ...
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ALBANI, Giuseppe Andrea
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Nato a Roma il 13 sett. 1750 da Orazio, principe di Soriano, e da donna Marianna Cybo Malaspina, compì i suoi studi a Siena. Iniziata la carriera ecclesiastica, divenne sotto [...] Clemente XIV prelato domestico, poi con Pio VI chierico e uditore di Camera (1787). Inviato a Vienna, nel 1794, per una missione particolare, restò nella capitale asburgica diversi anni. La S. Sede, pressata ...
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BESOZZI, Giovanni Pietro
Adriano Prosperi
Nacque a Milano nel 1503 da Orazio. Dopo un regolare corso di studi giuridici, fu cooptato nel Collegio dei notai milanesi; all'età di ventinove anni sposò [...] Vienna Dati, di Cremona, dalla quale ebbe un figlio a cui venne dato il nome dell'avo paterno.Nel 1537 entrò in contatto con i chierici regolari di S. Paolo, attraverso G. A. Morigia. I suoi rapporti con ...
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CASSINIS, Giovanni Battista
Luciano Martone
Primo dei sette figli del notaio Orazio e di Orsola Avogadro di Quarenga, nacque in Masserano (Vercelli) il 25 febbr. 1806. Compiuti gli studi giuridici nell'università [...] di Torino ed ottenuta a soli diciannove anni la laurea in legge, il 16 maggio 1825, fu subito "accolto a fare i primi rudimenti nell'uffizio dell'avvocato Priggione" (Garizio). Intrapresa così l'attività ...
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FONTANA
Corrado Leonardi
Famiglia di ceramisti originaria di Casteldurante (odierna Urbania) ed attiva ad Urbino nel XVI secolo.
Il cognome risale almeno al 1553 e si deve a Guido (Guido Durantino), [...] di Raffaello. L'onere di tenere con sé per tre anni i nipoti Domitilla e Flaminio, figli del defunto Nicola, gravò invece su Orazio, che comperò una casa prossima alla paterna.
Il 29 dic. 1570 Guido fece testamento e il 16 ott. 1576, anno della morte ...
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Letterato e poeta spagnolo (Villanueva y Geltrú 1808 - Granada 1833); traduttore di Orazio, Alfieri, Byron, scrisse Preludios de mi lira (1833), che, pur nelle forme classiche, denunciano una sensibilità [...] preromantica ...
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Umanista (Brozas, Cáceres, 1523 - Salamanca 1601), pubblicò edizioni commentate di Ovidio (1546), Orazio (1591), Virgilio (1591), delle Sylvae del Poliziano (1596). Per quanto concerne la letteratura spagnola [...] sono importanti il commento a J. de Mena (1582) e l'edizione annotata di G. de la Vega (1574). Scrisse inoltre Commentaria in A. Alciati Emblemata (1573), Grammaticae Latinae institutiones (1562), Paradoxa ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...