Uno dei congiurati contro Cesare; seguì poi Bruto, Sesto Pompeo e Marco Antonio; fu ucciso (30 a. C.) dopo la battaglia di Azio per ordine di Augusto. Fu poeta di epigrammi, elegie (alle quali forse allude [...] Orazio nell'epistola 4a del 1º libro) e tragedie, fra cui una pretesta: Brutus. ...
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VALERIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
LEGGI Fra le leggi proposte dai Valerî, vengono in primo luogo le leggi popolari attribuite a P. Valerio Publicola, console nel primo anno della repubblica (509), a L. [...] trasgredito gli ordini dei consoli, istituzione della questura.' Il Publicola console nel 449 avrebbe proposto, con il collega Orazio, ai comizî centuriati una legge che dichiarava obbligatorî per tutti i cittadini i plebisciti (Livio, III, 55, 3 ...
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1. Amico di Cicerone, per la solidarietà manifestata durante il suo esilio fu bandito da Roma dal console Gabinio (58 a. C.); fu edile nel 45. 2. Nipote (m. 33 d. C.) del precedente, amico di Orazio, console [...] nel 3 d. C., legato di Tiberio in Pannonia (10-13) e in Dalmazia, proconsole d'Africa nel 15-16, nel 20 gli fu impedito da Tiberio di esercitare l'ufficio di legato in Siria; praefectus urbis nel 32 ...
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BAGLIONI, Giampaolo
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia da Rodolfo e da Francesca di Simonetto da Castel San Pietro, intorno al 1470. Sposò nel 1490 Ippolita Conti, di aristocratica famiglia romana, e [...] : le fortezze perugine vennero occupate dalle milizie della Chiesa; i fuorusciti riammessi in città; i figli del B., Malatesta e Orazio, dati in ostaggio al papa; il B. stesso si impegnò a partecipare alla spedizione contro Bologna. Quando il papa ...
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DE FILIPPIS DELFICO, Gregorio
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 23 ott. 1801 da Troiano De Filippis, conte di Longano - titolo che ereditò - e da Aurora Cicconi, figlia del consigliere di Stato Andrea, [...] economica teramana dal 7 giugno 1829, il D. divenne socio ordinario dal 12 genn. 1841, succedendo nel posto del suocero Orazio Delfico. Assumeva quindi la presidenza per l'anno 1845, confermatagli per il 1846 in deroga allo statuto, su proposta del ...
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BAGLIONI, Astorre
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia il 3 marzo 1526, da Gentile e da Giulia Vitelli. Sulla sua infanzia, come su quella del fratello minore Adriano, gettò un'ombra sinistra la strage [...] di contese fratricide per la signoria di Perugia.
Astorre ed Adriano, sui quali pure minacciava di abbattersi la vendetta di Orazio, furono posti in salvo dai partigiani di Gentile, dapprima a Spello, poi a Camerino, infine nel Regno di Napoli, dove ...
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VALERIO Potito, Lucio (L. Valerius P. f. P. n. Poplicola Potitus)
Alfredo Passerini
Console nel 449 a. C. Nipote del Publio cons. nel 509, la tradizione (ricchissima di particolari) lo presenta lealmente [...] attaccato alla costituzione della libera repubblica e favorevole alla plebe. Nel 449, con M. Orazio Barbato, discendente dall'Orazio console nel 509, avrebbe avuto parte preponderante nella caduta dei decemviri, trattando anche, a nome del senato, ...
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ARENA, Domenico
Gaspare De Caro
Nacque a Cosenza nei primi anni del sec. XVII, in una famiglia della classe media, appartenente all'ordine degli Onorati Cittadini, che aveva dato in passato due sindaci [...] alla città, Agostino, nel 1547-1548, e Orazio, nel 1592, e ne dette poi un terzo, Scipione, nel 1653. L'A., probabilmente figlio di Francesco, si addottorò in diritto e fu membro defl'Accademia Cosentina. Scrisse una storia dei moti, che, nel 1647, ...
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Buffone e parassita romano, di origine etrusca. Schiavo dapprima di Marco Favonio, che fu giustiziato dopo la battaglia di Filippi (42 a. C.), S. fu liberato da Mecenate; ebbe il favore di Augusto e ricchezze, [...] arrivando al rango di cavaliere. È ricordato con derisione da Orazio in una satira (I 5, 52). ...
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Tiranno o capo fazione di Mitilene al tempo di Alceo (seconda metà del sec. 7º a. C.). Fu probabilmente causa dell'esilio del poeta, che inneggia alla sua morte in un celebre frammento ("ora bisogna ubriacarsi [...] e bere a forza, giacché è morto Mirsilo"), poi imitato da Orazio. ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...