COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] tutte le diversità de rime che in stile materno ritrovare si possano, e molti stili fatti de novo ad emulazione di Orazio..."). Di maggior rilievo, tanto da farci intravedere in lui uno dei padri della critica letteraria volgare, è, meno in senso ...
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MAGNO, Celio
Daniele Ghirlanda
Nacque il 12 maggio 1536, forse a Napoli, da Marcantonio, che ebbe altri tre figli: Pompeo, Alessandro e Giulia.
Marcantonio, cittadino originario veneziano, nacque verso [...] proprie Rime, ebbe modo di conoscere il M. di persona). Il M. fu inoltre amico ed esecutore testamentario di Orazio Toscanella e nutrì un costante interesse per le arti figurative, come testimonia uno scambio di rime con Domenico Tintoretto, che ...
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COTTA, Giovanni
Roberto Ricciardi
Nacque a Vangadizza, sobborgo rurale di Legnago (Verona), nel 1480 0 1482.
Verso la prima ipotesi fa propendere la testimonianza di Bernardo Silvano, amico e collaboratore [...] le truppe imperiali nel Cadore, il C. celebrò la sua vittoria con un'ode alcaica, in cui alla maniera di Orazio salutava il condottiero che "aveva rintuzzato le minacce della superba Germania" (Mistruzzi, p. 126).
Il genere encomiastico non impedisce ...
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CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] scritte poco dopo la partenza da Mantova e, comunque, prima del 24 sett. 1433. Ispirate al modello classico di Orazio e, in minor misura, di Giovenale, risentono fortemente dei suoi freschi studi con Vittorino da Feltre. Toccano i consueti temi ...
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GRAZIANI, Girolamo
Fabio Tarzia
Nacque a Pergola, nell'Urbinate, il 1° ott. 1604 da Antonio e da una Lavinia di cui non si conosce il cognome. A Ferrara, dove il padre era uditore di rota, trascorse [...] Stato e anche sul piano privato conobbe un periodo felice. Nel 1663 sposò la contessa Lavinia Maleguzzi, figlia del conte Orazio, e vedova di Francesco Castelvetro: è verosimilmente questa la donna che ispira, con il nome di Lilla, molti dei sonetti ...
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GALEANI NAPIONE di Cocconato, Gian Francesco
Orietta Bergo
Nacque a Torino il 1° nov. 1748 nella parrocchia del Carmine, figlio primogenito di Valeriano (Carlo Giuseppe) e di Maddalena de Maistre. Come [...] , militari, antiquari, paleografici, numismatici, letterari, con incursioni anche nella letteratura latina (commento a un'ode di Orazio; traduzioni: delle Tusculanae disputationes [Firenze 1805] e del Laelius [inedita] di Cicerone; e della Vita di ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] T. Cicerone, Familiarium epistolarum libri XVI (1589).
Antonio, nativo di Canziano e certo parente dei precedenti, studiò sotto Orazio Pascuzzi ed ebbe fama di buon grammatico: in fronte alla Instruzione grammaticale del maestro (Fano 1593) si legge ...
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PARIATI, Pietro Giovanni
Nicola Catelli
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 26 marzo 1665 da Giovan Battista e da Lucrezia Carretti (morta nel 1698). Il padre, di origine francese, citato nei documenti [...] ): fra questi, un allestimento particolarmente fastoso ebbe la festa teatrale Costanza e fortezza, incentrata sugli atti di valore di Orazio Coclito, Muzio Scevola e Clelia, e messa in scena a Praga il 28 agosto 1723 per l’incoronazione di Carlo ...
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FUNAIOLI, Gino
Gianfranco Gianotti
Nacque il 2 ott. 1878 a Pomarance, presso Volterra, terzo di cinque figli di Alessandro, avvocato e possidente, e di Albina Cercignani. Compiuti gli studi liceali [...] Rinascimento ad oggi, Bari 1953, pp. 648, 681; G. Perrotta, Ricordo di G. F., in Maia, XI (1959) (rist. in Cesare, Catullo, Orazio e altri saggi, Roma 1972, pp. 305-307); E. Paratore, in Rendiconti dell'Accademia naz. dei Lincei, s. 8, XV (1960), pp ...
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LIBURNIO, Niccolò
Simona Mammana
Nacque in Friuli negli anni Settanta del XV secolo, se si considera come punto di riferimento il 1502, anno della sua prima opera a stampa (Opere gentile et amorose…, [...] et al., II, L'Italia e l'Europa non romanza. Le lingue orientali, Ferrara 1996, pp. 131-144; L. Borsetto, Tradurre Orazio, tradurre Virgilio. Eneide e arte poetica nel Cinque e Seicento, Padova 1996, passim; M.P. Assenso, N. L. tra Cristoforo Landino ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...