CAPORALI, Cesare
Claudio Mutini
Nacque in data tradizionalmente fissata al 20 giugno 1531, a Perugia, da Camillo.
Secondo le notizie forniteci dal Cavallucci riguardo alla sua formazione intellettuale, [...] cominciò a dare chiari segni che allo studio della poesia coll'animo inclinava, perché volentieri, e con incredibil diletto, leggeva Orazio: di modo che la buona parte in versi sciolti ne tradusse". Di tale traduzione non è rimasta traccia e dové ...
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Filologo classico (Oulton, Yorkshire, 1662 - Cambridge 1742); fin dalla sua prima opera, l'Epistola ad Millium (1691), ma soprattutto con la pubblicazione dei frammenti di Callimaco (1697) e poi con la [...] critico condotto su basi linguistiche, storiche e letterarie. Nelle ulteriori edizioni critiche (Filemone e Menandro, 171o; Orazio, 1711), praticò negli emendamenti, forse un po' troppo radicalmente, un rigore razionalistico che si spingeva talvolta ...
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Tipografo e fonditore di caratteri (Wolverley 1706 - Birmingham 1775). Si dedicò dapprima alle arti figurative; intraprese poi nel 1750, a Birmingham, la fabbricazione di torchi, d'inchiostri, e soprattutto [...] tipografo dell'univ. di Cambridge per la stampa di classici (tra gli altri, ammirati sono Milton, 1758; Giovenale e Persio, 1761; Orazio, 1762). Celebre il suo Ariosto (1773) detto "di Birmingham", uno dei più bei libri del sec. 18º. I caratteri di B ...
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Teologo (Vitulano, Benevento, 1833 - Roma 1900); entrato nella Compagnia di Gesù nel 1857, fu professore in varie scuole dell'ordine e dal 1878 fu uno dei rappresentanti del neotomismo italiano. Tra le [...] : Rosminianarum propositionum trutina theologica (1892). Fu cardinale (1886) e vescovo di Palestrina (1892). n Anche il nipote Orazio (Vitulano 1860 - Benevento 1939), sacerdote (1883), vescovo di Cuma (1896) e arcivescovo di Taranto (1917), fu ...
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CALZOLARI (Calzolaris), Francesco
Giuliano Gliozzi
Nacque a Verona il 10luglio 1522. Il padre (di antica famiglia veronese che già si era distinta nel sec. XIII, ai tempi di Ezzelino da Romano) esercitò [...] città. Entrambi i genitori, Libera e Giacomo, morirono nel dicembre 1572. Dalla moglie, Felice, ebbe quattro figli: Angelo, Orazio, Angelina, Francesca. Seguì la professione del padre, dedicandocisi con passione per tutta la vita. Solo per un breve ...
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Antica famiglia di Udine resa illustre da alcuni personaggi assurti a notorietà nei campi delle lettere e della medicina. Federico (n. Udine 1530 circa) è l'autore, oltre che di rime di imitazione petrarchesca [...] Dei suoi fratelli: Francesco (Udine 1523 - Parma 1568), autore tra l'altro di un commento all'Arte poetica di Orazio (1554), fu maestro e segretario di Alessandro Farnese; Luigi (latinizz. Aloysius Luisinus; n. Udine 1526) professò con grande fortuna ...
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PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] collaborazione con la Repubblica, pochi giorni dopo il debutto in edicola del quotidiano fondato e diretto da Eugenio Scalfari, con Orazio Gavioli capo degli spettacoli ed Enzo Golino capo della cultura. Il suo primo articolo fu Il corpo è mio e me ...
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FROSINI, Francesco
Carlo Fantappiè
Nacque a Pistoia il 22 marzo 1654 dai nobili Donato e Maria Maddalena Nencini.
Dopo aver compiuto in patria i primi studi grammaticali e retorici, a diciotto anni [...] . Appena tre anni dopo, il 9 giugno 1675, si laureò in utroque iure nell'ateneo pisano sotto la guida di Orazio Marchetti. Fece parte dell'Accademia Fiorentina e, nel 1703, di quella della Crusca.
Tornato a Pistoia, era intenzionato a trasferirsi ...
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CASALICCHIO, Carlo
Claudio Mutini
Scarse notizie biografiche si hanno di questo gesuita, nato a Sant'Angelo le Fratte, in Basilicata, nel 1626. Dopo aver compiuto regolari studi teologici, intraprese [...] di cose religiose e profane, alle quali veniva sollecitato da una buona conoscenza della letteratura latina (Orazio, Giovenale, Marziale), italiana (la novellistica cinque e seicentesca, Daniello Bartoli e la prosa dei predicatori), spagnola ...
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FOGGIA, Francesco
Saverio Franchi
Nacque a Roma nel 1603 terzogenito dei sette figli di Giacomo, originario di Civitella San Paolo, e di Angela Alberici, romana. Fu battezzato in S. Luigi de' Francesi [...] in parrocchia di S. Luigi, coltivando importanti rapporti con l'aristocrazia di parte filofrancese: il F. ebbe il conte Orazio Carpegna e donna Virginia Mancini Glorieri a padrino e madrina di battesimo. È molto probabile anche un rapporto della ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...