DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] piazza omonima, "alla strada delli Costanzi" si trovava la loro dimora, il D. fu il primo di quattro fratelli: Tommaso, Orazio e Cola Francesco, che ricoprì la carica di regio consigliere e venne eletto più volte sindaco.
Nulla sappiamo dei suoi ...
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GNESOTTO, Ferdinando
Paolo Zublena
Nacque il 2 dic. 1835 a Campese, nei pressi di Bassano del Grappa, da Giovanni e da Brigida Scolari. Ottenuto nel 1854 l'attestato di maturità e frequentata per due [...] dalle accuse di disimpegno morale e di plagio artistico: Del contegno di Orazio verso gli amici, Orazio come uomo, Orazio come poeta, Saffo nelle poesie d'Orazio, Le odi romane di Orazio e la critica di Ugo Jurenka. Diede alle stampe anche commenti ...
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Pittore (n. Perugia 1480 circa - notizie fino al 1553). Condiscepolo, presso il Perugino, di Raffaello, ne fu poi seguace e collaboratore, accostandosi in seguito a Giulio Romano e a fra Bartolomeo. Lasciò [...] arido e composizione manierata: la più importante è la grande pala (1524) nella galleria di Perugia. Il figlio Orazio (Perugia 1510 circa - Roma 1583), discepolo e collaboratore del padre, si ricollega ai manieristi fiorentini. Fu anche stuccatore ...
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Pittore, incisore e architetto (Verona 1524 circa - ivi 1606). Nelle prime opere rivela uno stile di derivazione manieristica, con influssi di Giulio Romano; risentì, in seguito, dell'arte di Paolo Veronese. [...] Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di s. Gregorio (1558); nel Museo Civico di Verona un Ecce Homo (1562) e Mosè e le figlie di Ietro (1583-1584). Il figlio Orazio (n. 1559 - m. dopo il 1616), pittore e incisore, fu suo allievo e collaboratore. ...
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Letterato (Rovereto 1754 - ivi 1795). Fervido purista, eseguì spogli linguistici utilizzati dal suo amico A. Cesari. In latino scrisse su Cagliostro il curioso Liber memorialis de Caleostro quum esset [...] letterario (1778), satira della letteratura francesizzante; tredici Dialoghi satirici, l'introduzione ad almanacchi roveretani dal 1783 in poi, le Osservazioni intorno ad Orazio (1792), la sua opera più nota, con un discorso Sopra il sermone ...
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Filologo classico (Königsberg 1802 - ivi 1878), prof. nell'univ. di Königsberg dal 1845. È ricordato soprattutto per varî studî su Omero (in particolare: De Aristarchi studiis homericis, 1833; 2a ed., [...] a cura di A. Ludwich, 1882) ed Esiodo, per le edizioni di Erodiano (1848) e degli scolî a Pindaro (1873) e per il Q. Horatius Flaccus (1869) in cui esalta in Orazio il poeta satirico, respingendone invece il valore come poeta lirico. ...
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BAGLIONI, Malatesta
Gaspare De Caro
Quarto di questo nome, nacque a Perugia nel 1491 da Giampaolo e da Ippolita Conti. Aveva poco più di sette anni quando il padre, che militava al servizio dei Fiorentini, [...] e il duca di Milano, il 13 e il 14 sett. 1515. Nel 1516 ricevette da Leone X, insieme a Giampaolo ed Orazio, l'investitura del feudo di Bettona. L'anno successivo tornò a Perugia dove collaborò con il padre alla preparazione delle difese contro ...
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BAGLIONI, Gentile
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Perugia da Guido e da Costanza Varano intorno al 1466. Nel dicembre 1483 col padre, lo zio Rodolfo e altri capitani perugini partecipò alla spedizione [...] Roma, furono imprigionati in Castel S. Angelo: il B. fu liberato dopo pochi mesi di prigionia, il 29 giugno 1524, mentre Orazio rimase in Castel S. Angelo fino al 31 dicembre del 1526. Il 16 giugno del 1527 fu stipulata una nuova pacificazione, poco ...
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FALCONIERI, Paolo
Mario Bencivenni
Nacque a Roma il 24 marzo 1634, da Piero di Paolo e da Dianora di Francesco Del Bene, e venne battezzato il 31 dello stesso mese presso la parrocchia di S. Caterina [...] ).
Il F. progettò inoltre la nuova facciata monumentale realizzata intorno al 1690 per accorpare e unificare i palazzi dei marchesi Orazio Ruberto e Giovan Lorenzo Pucci nell'omonima via a Firenze; sempre nella stessa via, sul lato opposto al palazzo ...
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Paleografo e filologo (Saluzzo 1860 - Bari 1942), per molti anni bibliotecario e poi direttore della Laurenziana di Firenze, e anche (dal 1902) prof. di paleografia greca nell'univ. di Firenze; socio corrispondente [...] , 2 voll., 1917-48), curò la riproduzione delle Pandette Fiorentine, dei due Taciti medicei, del Virgilio mediceo, dell'Orazio già appartenuto a F. Petrarca, e di varî altri cimelî laurenziani. Tra i molti studî filologici di R. (Tolomeo ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...