ARENA, Domenico
Gaspare De Caro
Nacque a Cosenza nei primi anni del sec. XVII, in una famiglia della classe media, appartenente all'ordine degli Onorati Cittadini, che aveva dato in passato due sindaci [...] alla città, Agostino, nel 1547-1548, e Orazio, nel 1592, e ne dette poi un terzo, Scipione, nel 1653. L'A., probabilmente figlio di Francesco, si addottorò in diritto e fu membro defl'Accademia Cosentina. Scrisse una storia dei moti, che, nel 1647, ...
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Filologo classico (Cuneo 1892 - Muzzano 1961), prof. di letteratura latina (dal 1928) nelle univ. di Cagliari, Padova, Bologna e infine Torino; socio nazionale dei Lincei (1954). Autore di importanti studî [...] in Scritti minori, 3 voll., 1955-56), di edizioni di classici commentate (la Poetica di Aristotele, 1927; l'Arte poetica di Orazio, 1930; il De poetis di Svetonio, 1944; il trattato Del Sublime, 1947) e di un'ampia Storia della letteratura latina (2 ...
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Letterato (n. Perugia - m. Napoli 1348). Fece parte del circolo di letterati raccolti intorno a Roberto d'Angiò; da lui imparò parecchio Boccaccio giovane. Perduta è la sua opera maggiore, Collectiones, [...] una raccolta mitologica ordinata genealogicamente; restano invece i commenti all'Arte poetica di Orazio e alle Satire di Persio, documenti della cultura preumanistica napoletana. ...
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Sacerdote, scrittore ed erudito (n. Canapale, Pistoia, 1812 - m. presso Pistoia 1876), vescovo di Pistoia e Prato (1867), poi (1871) arcivescovo di Siena. Annotò varî autori classici latini per la biblioteca [...] dell'Alberghetti di Prato (buona fortuna ebbero i commenti a Cesare e a Orazio) e lasciò varî saggi, trattatelli, dissertazioni, e una traduzione delle Confessioni di s. Agostino (1864). Scrittore felice si dimostra soprattutto nelle Lettere ...
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BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] conti dal 1694), avevano avuto figure di rilievo: Orazio (1648-03), rettore dell'Archiginnasio bolognese, Bernardino (1673-26), procuratore generale degli eremitani di s. Gerolamo.
Il B. fu oggetto di cure amorevoli da parte del padre, pittore ...
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Scrittore (Parghelia 1738 - Tropea 1805). Insegnò all'università di Napoli filologia (1791), poi (1793) economia e commercio. Sebbene sacerdote, fu propugnatore delle idee repubblicane e massoniche e fondò [...] logge di liberi muratori in Calabria. Subì carcere ed esilio (a Marsiglia). Tradusse da Pindaro, da Orazio e dal Vangelo; scrisse drammi (Il ritorno di Ulisse), poemi (Paolo o dell'umanità liberata), liriche, libri di propaganda (Saggio dell'umano ...
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Verseggiatore (Rieti 1622 - ivi 1705). Autore di opere drammatiche e retoriche. Parafrasò i salmi nel Salmista Toscano (1671), le litanie, gli inni del Breviario, il Cantico dei Cantici (in 8 egloghe) [...] e scrisse una Teorica del verso volgare e prattica di retta pronuntia (1695). Tradusse Orazio, parafrasandolo e moralizzandolo. Lasciò poesie in dialetto reatino. ...
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Buffone e parassita romano, di origine etrusca. Schiavo dapprima di Marco Favonio, che fu giustiziato dopo la battaglia di Filippi (42 a. C.), S. fu liberato da Mecenate; ebbe il favore di Augusto e ricchezze, [...] arrivando al rango di cavaliere. È ricordato con derisione da Orazio in una satira (I 5, 52). ...
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Cantore e musico latino, sardo di origine; godette dei favori di Giulio Cesare, poi di Ottaviano tanto da esser considerato tra i suoi familiari: fu nemico di Cicerone. Morì nel 40 a. C. È ricordato in [...] parecchi luoghi delle lettere di Cicerone, nelle satire di Orazio e negli scolî relativi. ...
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CANACCI, Antonio
Alfredo Cioni
A Casalmaggiore il C. doveva avere una modesta bottega di tipografo nel 1580, quando vi arrivò per sue faccende A. Ingegneri. Fu qui che questi venne a conoscenza della [...] carattere corsivo chiaro ed elegante, inquadrate con filetti; iniziali ornate intagliate in legno; Argomenti a ciascun canto (composti da Orazio Ariosto) incorniciati da fregi fusi. In fine vi è la nota di stampa: In Casalmaggiore. Nella stamperia di ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...