POLLAROLO, Carlo Francesco
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Carlo Francesco. – Nacque probabilmente a Quinzano d’Oglio, nella Bassa bresciana, intorno al 1655, da Lucia e da Orazio, [...] Oglio, collezione privata: G. Gandino, Alveario cronologico (primi anni del Settecento), c. 381 (in T. Casanova, La carriera dell’organista Orazio Polaroli, in L’Araldo nuovo di Quinzano, IV (1996), 32, pp. 3 s.); Bologna, Museo della musica, K.044.1 ...
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Livio, Tito
Tommaso Gnoli
Lo storico che ha narrato la grandezza di Roma
Tito Livio fu uno dei più importanti storici latini e, assieme a Orazio e Virgilio, uno dei maggiori rappresentanti dell’età [...] d’oro della letteratura latina. L’opera di Livio è preziosa e insostituibile per la conoscenza delle vicende storiche della fase repubblicana della storia di Roma
Lo storico e la sua opera
Nato a Padova ...
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Filologo (Leeuwarden 1715 - Leida 1785). Fu uno dei migliori grecisti del sec. 18º. Pubblicò edizioni di Euripide, studî sui drammi perduti di Euripide (1767), interpretazioni ed emendamenti a Orazio, [...] mostrando acume critico e finezza di esegesi ...
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BALDESCHI, Francesco
Piero Craveri
Nacque a Perugia nel 1566 da Enea e da Costanza Baglioni. Studiò sotto la guida degli umanisti perugini Marco Antonio Bonciari e Orazio Cardaneti; sembra che il B., [...] allievo prediletto di quest'ultimo, esordisse giovanissimo con la recitazione di un'orazione latina in occasione di una cerimonia annuale di apertura dei corsi universitari. Intrapresi gli studi giuridici, ...
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Erudito (Cumnock, Scozia, 1655 circa - L'Aia 1730); prof. di diritto a Edimburgo (1698-1710), lasciata la Scozia si stabilì in Olanda; qui pubblicò (1721) un'edizione di Orazio e fu in polemica con R. [...] Bentley; postume le sue edizioni di Virgilio (1743) e di Fedro (1757) ...
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Erudito, oratoriano (n. Lisbona 1719 - m. 1773), in Arcadia Cândido Lusitano. Tradusse da Virgilio, Ovidio, Seneca, ecc. e scrisse una Arte Poética (1748) nella quale, seguendo Aristotele e Orazio e tenendo [...] presente la lezione del Castelvetro e di J. de Luzán, espone, in tre libri, problemi generali di estetica letteraria, caratteristiche dei generi teatrali e canoni della poesia epica e lirica. Tra le altre ...
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BERNABEI, Ercole
Raoul Meloncelli
Nato a Caprarola (Viterbo) nel 1622 circa, si dedicò giovanissimo allo studio della musica. Trasferitosi a Roma, ebbe come maestro di composizione Orazio Benevoli, [...] insigne compositore della scuola romana. In questo periodo il B. fu allievo anche di Antonio Pastorelli, cantore di S. Luigi de' Francesi. Probabilmente durante gli anni di permanenza a Roma ebbe frequenti ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Madrid 1760 - Parigi 1828), figlio di Nicolás. È lo scrittore più rappresentativo della corrente classicista e francesizzante. La sua poesia, che ha come modello Orazio, è [...] notevole per la purezza del linguaggio e per il senso dell'armonia, di cui sono esempî le odi e le epistole dedicate a Godoy, a Suchet e al re di Spagna Carlo IV e la satira El filosofastro. Tra i suoi ...
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Letterato (n. Trezzo 1807 - m. 1834); scrisse un romanzo storico (Clarice Visconti, 1828) e una novella in versi (Il castello di Binasco, ossia Beatrice Tenda, 1829); tradusse l'Arte poetica di Orazio [...] e completò la versione delle Lettere di Cicerone, iniziata da A. Cesari nel 1826 ...
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Erudito (Taland, Digione, 1536 circa - Parigi 1606); insegnò a Reims e a Parigi lettere greche e latine, poi a Parigi diritto canonico. Oltre a edizioni e commenti di classici (Epistole di Orazio, Satire [...] di Persio, ecc.), pubblicò un ampio commentario agli Emblemata di A. Alciati ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...