Incisore e stampatore veneziano (1550-1580 circa). Dette stampe da N. Beatrizet, Tiziano, Michelangelo. Svolsero eguale attività, sempre a Venezia, anche Ferdinando e Orazio. Pietro lavorò pure a Vicenza [...] e a Roma, fino al 1599 ...
Leggi Tutto
Giurista (Arienzo 1750 - Napoli 1814); scrisse opere giuridiche sul diritto romano, canonico, feudale, napoletano e letterarie. Fra queste, la traduzione in dialetto napoletano delle odi di Orazio (Orazio [...] allo Mandracchio); ma l'opera che lo rese popolare fu la Cicalata sul Fascino, volgarmente Iettatura (1787) ...
Leggi Tutto
Poeta lituano (Lelaiciai, Šiauliai, 1765 circa - Bardžiai, Kaũnas, 1830). Impegnato presso la corte distrettuale di Raiseiniai, tradusse dal polacco e dal latino (Virgilio, Orazio) e si occupò di lessicografia. [...] Acquisì fama letteraria con il poema Mužikas Žemaičiu̧ ir Lietuvos ("Il contadino samogizio e lituano", 1886), opera considerata tra le più significative della letteratura lituana del sec. 19º, composta ...
Leggi Tutto
Poeta francese (Parigi 1729 - ivi 1807). Deve il soprannome alle sue odi, fra le quali primeggia l'Ode sur le vaisseau Le Vengeur. Tradusse Orazio e scrisse alcune elegie; lasciò incompiuti due poemi: [...] La nature ou le bonheur philosophique et champêtre e Les veillées du Parnasse ...
Leggi Tutto
PACIFICO, Nicola
Diego Carnevale
PACIFICO, Nicola (Maria Niccolò Luigi). – Nacque a Napoli il 22 giugno 1734, quarto dei sette figli e secondo maschio, di Orazio e di Giovanna dei marchesi Bisogni.
Il [...] n. 7891, Compagnia dei Bianchi della giustizia, n. 240; P.M. Doria, Ultimi onori di letterati amici in morte del chiarissimo Orazio P. tra gli arcadi Criteo Chilonio, Napoli 1743; A. Genovesi, Lezioni di commercio o sia di Economia civile, II, Napoli ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del poeta in dialetto romanesco e architetto Mario Fagiolo (Roma 1905 - ivi 1996); fondò alcune riviste di poesia e curiosità dialettali, fra cui Orazio (1949) e Il Belli (1952). La sua poesia [...] (Taja ch'è rosso, 1946; La stella de carta, 1947; Ottave, 1948; Tormarancio, 1950; La peste a Roma, 1952; Ponte dell'Angeli, 1955; Verde vivo verde morto, 1962; Roma levante Roma ponente, 1965; Gatti, ...
Leggi Tutto
Filologo classico (Fenestrelle 1855 - Roma 1930); prof. a Messina e a Torino, diresse la collezione dei classici Loescher, per la quale curò buoni commenti di Orazio, Virgilio, Cicerone; autore di studî [...] su Lucrezio, Catullo e sulla metrica barbara ...
Leggi Tutto
Gruppo musicale rock-pop italiano, fondato nel 1966 e composto, nella sua prima versione da R. Fogli (n. 1947), R. Facchinetti (n. 1944), D. Battaglia (n. 1951), S. D’Orazio (1948-2020), R. Canzian (n. [...] 1990 vinsero il Festival di Sanremo con Uomini soli e nel 2003 realizzarono il musical Pinocchio. Nel 2009 il batterista D’Orazio si è ritirato dal gruppo. Della produzione successiva vanno citati tra gli altri gli album Dove comincia il sole Live ...
Leggi Tutto
CIMAGLIA, Natale Maria
Vito Masellis
Fratello di Domenico, nacque a Vieste (Foggia) il 12 sett. 1735 (come risulta dall'atto di battesimo) da Orazio e Grazia Abenante. Trasferitasi la famiglia nel 1739 [...] a Foggia (ove il padre intendeva rivendicare alcuni diritti sul patrimonio avito), il C. visse colà i primi anni. Di intelligenza molto vivace, fu avviato precocemente agli studi e condotto a Napoli - ...
Leggi Tutto
GUIDICCIONI, Alessandro
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Lucca da Nicolao di Alessandro e da Margherita di Ambrogio, che ebbero altri due figli, Orazio e Lucrezia, e fu battezzato [...] in S. Frediano l'8 nov. 1524. La famiglia del G., collegata da forti vincoli economici e personali ai Farnese, era tra le più influenti della Repubblica.
Il 18 ag. 1535 il G. ricevette dallo zio Giovanni, ...
Leggi Tutto
oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...