FAZZINI, Pericle
Valerio Rivosecchi
Nacque a Grottammare (Ascoli Piceno) il 4 maggio 1913 da Vittorio e Maria Alessandrini. Giovanissimo, iniziò a lavorare nella falegname-: ria di famiglia, accanto [...] il rilievo La peste a Catania è a Catania, palazzo degli Archivi). In quello stesso anno eseguì due ritratti in legno di Orazio Costa (ill. 2 S. in Pallucchini, 1965). Nel 1932, con il bassorilievo Uscita dall'arca (gesso all'Accademia di belle arti ...
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DI CHIRICO, Giacomo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Nacque a Venosa (Potenza) il 27 genn. 1844 da Luigi e da Caterina Savino. Il padre morì quando egli era ancora piccolissimo, nel 1848. Il primo apprendistato [...] tratto dall'Inferno dantesco e analogo a quello realizzato dal Morelli. Fra i suoi primi importanti quadri storici c'è Orazio Flacco, che egli donò al Comune di Venosa, dove è tuttora conservato presso gli uffici. All'Esposizione di Ferrara, tenuta ...
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FRANCINI, Tommaso
Chiara Stefani
Nacque a Firenze il 5 marzo 1571 da Pietro e da Clemenza di Frosino di Niccolò Pagni.
Non si sa quale fosse stata la sua formazione, ma nel trattato manoscritto di Agostino [...] . in Francia. Nello stesso anno erano già presenti a Parigi, insieme con lui, i fratelli Camillo e Alessandro, e il cugino Orazio.
Dalla stessa lettera risulta anche che il F. aveva appena terminato una "grotta del Nettuno" a Saint-Germain-en-Laye, e ...
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DANDINI, Cesare
Evelina Borea
Fratello maggiore del pittore Vincenzo e zio di Pietro anch'egli pittore, nacque a Firenze nel 1596. Allievo successivamente, al dire del primo biografo Filippo Baldinucci [...] p. 27; G. Cantelli, Disegni di Francesco Furini e del suo ambiente (catal.), Firenze 1972, p. 22; M. Gregori, Note su Orazio Riminaldi e i suoi rapporti con l'ambiente romano, in Paragone, XXIII (1972), 269, pp. 52 s., 65; P. Bigongiari, IlSeicento ...
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GENTILE (Gentili), Antonio, detto Antonio da Faenza
Marina Cipriani
Figlio dell'orafo Pietro e di Ginevra Armenini, nacque a Faenza nel 1519.
Riguardo al padre si hanno molte testimonianze documentarie; [...] cinque anni e dietro il pagamento di un canone annuo di 50 scudi. Nello stesso anno costituì una società con gli orefici Orazio Marchesi e Gabriele Berardi, che venne sciolta nel dicembre del 1577; nello stesso mese il G. ne creò una nuova con Carlo ...
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BUSCA, Antonio
Rossana Bossaglia
La data della nascita, a Milano, si può determinare come 1625, desumendola dalla notizia, riportata concordemente dalle fonti, che lo dice morto nel 1686 all'età di [...] nella Bibl. Ambrosiana di Milano). Si era acquistato una certa fama: nel 1665 era ricordato, in una lettera del conte Orazio Archinti (Campori, 1866), come uno dei più rinomati pittori milanesi. Nel 1666 dipingeva la volta della Madonnina in Prato a ...
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CALCAGNI, Tiberio
Giovanna Casadei Mugnai
Figlio di Lucrezia Bonaccorsi (non si conosce il nome del padre), nacque a Firenze nel febbraio del 1532. Fu discepolo e aiuto di Michelangelo Buonarroti e, [...] dieci mesi, morì e fu sepolto a Roma, nella chiesa di S. Giovanni Decollato, dalla madre e dai fratelli Raffaele, Nicola e Orazio, così come attesta una lapide ancora in situ (Forcella, VII, p. 60).
Per le scarse notizie sulla sua vita e la mancanza ...
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ASSERETO (Axeretto, Axereto, Axareto), Gioacchino
Gian Vittorio Castelnovi
Nato a Genova nel 1600, a dodici anni entrò nella bottega del pittore Luciano Borzone, che lasciò più tardi per quella di Andrea [...] modi patemi. Imprecisata è l'eventuale parentela di Gioacchino con un Antonio A., apprezzato orafo menzionato nel 1626, e un Orazio A., pittore d'ornati e, di prospettive, morto nel 1691, mentre lavorava in Palazzo Rosso.
Bibl.: R. Soprani, Vite de ...
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BASSETTI, Marcantonio
Nicola Ivanoff
Nacque a Verona nel 1586. Secondo Carlo Ridolfi, principale fonte d'informazione, fu allievo di Felice Brusasorci e completò la sua educazione a Venezia.
"Vi si [...] doveva andare a Venetia". Caravaggio era già morto. Il B. si era accostato ai naturalisti venetizzanti, specie a Orazio Borgianni, che trasformava il caravaggismo in una grassa pittura di tocco. Giunse così a risultati paralleli a quelli di ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] il C. fu sempre assai debole (Vasari, I ediz., 1550: cfr. Milanesi, in Vasari, V, pp. 472 s. n. 3). Ne ebbe due figli: Orazio (n. 1528) e Giulia.
Intorno al 1526, sempre a Roma, è da porre anche la progettazione di un palazzetto sull'angolo tra via ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...