AGLIO, Domenico, detto il Gobbo
Giovanni Mariacher
Nacque a Vicenza e si dedicò alla scultura sotto la scuola di Orazio e Angelo Marinali da Bassano; dovette trasferirsi assai presto a Verona, se nel [...] 1718 il Dal Pozzo lo ricorda "da molti e molti anni in Verona con moglie e figliuoli".
In questa città sono sua opera il Crocifisso in marmo, con due figure laterali, nell'oratorio di S. Maria della Disciplina; ...
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Pittore (n. L'Aquila - m. Roma 1571), autore di alcuni quadri in chiese dell'Aquila e di una serie di disegni, incisi da Orazio de Santis, in cui si rivela acuto mediatore fra accenti raffaelleschi e michelangioleschi. ...
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Incisore e stampatore veneziano (1550-1580 circa). Dette stampe da N. Beatrizet, Tiziano, Michelangelo. Svolsero eguale attività, sempre a Venezia, anche Ferdinando e Orazio. Pietro lavorò pure a Vicenza [...] e a Roma, fino al 1599 ...
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ECHINO (ἐχίνος, echinus)
¿ F. Grana
Con significato di vaso presso i Greci, indicò presso i Romani una specie di braccialetto e, secondo Orazio (Serm., i, 6, 117) un utensile da cucina simile ad una [...] scodella. In architettura è quell'elemento circolare del capitello dorico e ionico fra il collarino e l'abaco che ha profilo curvilineo. Ci appare dapprima sulle colonne riprodotte in uno degli affreschi ...
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Vedi GNATHIA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GNATHIA (Γναϑία, Gnatia)
C. Drago
Antica città della Puglia, sulla costa adriatica, tra Bari e Brindisi, a 7 km da Fasano. Orazio (Sat., i, v, 96-100) la chiamò [...] Gerosolimitano si trova Leonatia. Le iscrizioni, con molta probabilità, ci hanno trasmesso il nome originario di Γναϑία, così come Orazio ci ha tramandato la forma parlata di Gnathia. Egnatia, quindi, sarebbe una forma corrotta, come corrotte sono le ...
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ALBERTI, Giuseppe
Giuseppe Fiocco
Pittore e architetto, nato a Cavalese (Trento) il 3 ott. 1640. Ha soprattutto importanza come iniziatore della scuola locale. Dopo essere partito, attraverso l'esempio [...] di Orazio Giovanelli, dall'estrema tradizione veneta cinquecentesca (pala di Montagnaga di Pinè, 1661), si allaccia alla maniera di Marco Liberi, che, sul finire del sec. XVII, dipinse nel castello del Buon Consiglio. Fu in contatto con lui durante ...
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FAUSTINI, Giacomo
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Aloisio, nacque a Chiari (Brescia) il 5 genn. 1630. Proveniente da una famiglia di intagliatori, apprese i primi rudimenti dell'arte dal padre, poi [...] ).
G. B. Rota (1879), il primo studioso che si occupò del F., attribui la soasa della chiesa di Caravaggio a Orazio Ohni, ma i documenti dimostrano inconfutabilmente che l'autore fu il F.; inoltre attribuì alla cooperazione Olmi - F. l'altare delle ...
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DE FILIPPIS DELFICO, Melchiorre
Chiara Garzya Romano
Nacque a Teramo il 28 marzo 1825 (Aurini, 1952, p. 299) da Gregorio, conte di Longano, e da Marina Delfico, figlia unica di Orazio, un nipote del [...] pensatore e uomo politico Melchiorre. Ebbe quattro fratelli; tra questi, noti per le vicende politiche, Troiano e Filippo (Cerulli, 1964, pp. 15, 29). Frequentò a Teramo la scuola di disegno diretta da ...
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BERGAMINI
Silla Zamboni
Hugh Honour
Nome di vari artisti di Carrara, operosi nei secoli XVI-XVIII. Di Francesco, scultore ornatista, attivo nella seconda metà del sec. XVI, si ignorano le date di nascita [...] era già in rapporti di affari con il Moschino e che abitava a Parma nella vicinia di S. Barnaba.
Il 1° genn. 1591 Orazio riceve dai Farnese una provvigione che sarà rinnovata a tutto l'aprile del 1591. L'anno successivo lo scultore - in società con ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] , a seguito dell'incendio del 27 marzo 1633, venne mediata dal nunzio papale in Svizzera, Ranuzio Scotti, figlio del conte Orazio di Piacenza. Si tratta dell'ultimo grande lavoro eseguito dal L. prima del trasferimento a Napoli (marzo 1634).
L'enorme ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...