FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] buona disposizione per le lingue che fece di lui uno degli intellettuali più cosmopoliti del tardo Settecento toscano. Poco sappiamo sulle condizioni della famiglia, che appare comunque legata al mondo ...
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PARAVICINI, Gian Antonio
Flavio Rurale
PARAVICINI (Paravicino), Gian Antonio. – Nacque a Sondrio il 17 gennaio 1588 da Orazio e da Caterina Pusterla, «nobili di schiatta, catolici di professione, e [...] ai drammatici eventi della strage del Sacro Macello. L’assassinio dell’arciprete di Sondrio, per il quale il padre Orazio e il fratello maggiore, Nicolò, avevano svolto funzioni rispettivamente di avvocato e notaio, le violenze cattoliche contro i ...
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LANCELLOTTI, Scipione
Raissa Teodori
Nato presumibilmente a Roma nel dicembre 1527, il L. fu uno dei sette figli di Orazio e di Antonina d'Aragona.
Medico illustre e stimato cittadino romano, Orazio [...] suo prestigio e riconosciuta la propria nobiltà, anche grazie alla posizione economica e alla visibilità sociale raggiunta dai figli di Orazio, e dal L. in modo particolare.
Ancora giovanissimo, il L. completò gli studi di diritto civile e canonico a ...
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CAMPIGLIA, Giovan Domenico
Simonetta Prosperi Valenti
Nacque a Lucca nel 1692; dalla sua biografia scritta dall'abate Orazio Marrini in Museo fiorentino si sa che fu mandato dai suoi genitori a Firenze [...] presso lo zio che lavorava come intagliatore in legno per la corte medicea. Questi lo fece esercitare nel disegno anatomico alla scuola del pittore Tommaso Redi e nel disegno architettonico presso Lorenzo ...
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STARITA, Bruno
Federica De Rosa
– Secondogenito di quattro figli, nacque a Napoli il 19 marzo 1933, da Orazio, funzionario della pubblica amministrazione, e da Giuseppina Russo.
Di carattere introverso, [...] sin da bambino si mostrò ribelle all’istruzione scolastica e con ben maggiore trasporto si dedicò allo studio del violino, che fu costretto ad abbandonare per il sopraggiungere degli eventi bellici. Sfollato ...
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BURGOS, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Messina il 26 dic. 1666 da Orazio Burgos e Isvaglia e da Rosa Fedele, iniziò gli studi nella città natale distinguendosi [...] precocemente nelle lettere e vestendo già all'età di undici anni l'abito ecclesiastico. In seguito indirizzato dallo zio materno, padre Antonio Andrea Fedele, che apparteneva a tale Ordine, entrò il 5 ...
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GUICCIARDI, Fabrizio
Marco Folin
Di nobile famiglia reggiana, forse di origini valtellinesi, il G. nacque nel 1662, probabilmente l'8 settembre, a Reggio nell'Emilia, da Orazio e da Laura Bisi. Fu battezzato [...] Crispi, la cui colpevolezza tuttavia non fu mai provata.
Dopo la morte del padre, l'educazione del G. e di suo fratello Giovanni Orazio (di tre anni più giovane) fu seguita dalla madre, che li affidò a precettori. All'età di dodici anni il G. fu ...
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SOLIMENA, Angelo
Augusto Russo
SOLIMENA, Angelo. – Nacque a Canale, frazione di Serino (Avellino), il 17 novembre 1629, da Orazio e da Angela Perreca, e venne battezzato il giorno seguente nella locale [...] che il pittore s’era ormai stabilito a Nocera da due anni; e, il 27 ottobre di quell’anno, il padre Orazio lo nominò unico erede di un patrimonio non trascurabile, dovuto alla compravendita d’immobili (Tramontano, 1990, p. 126).
Nello stesso 1664 ...
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PUCCI DI BARSENTO, Emilio
Michele Lungonelli
PUCCI DI BARSENTO, Emilio. – Nacque a Napoli il 20 novembre 1914, primogenito di Orazio e di Augusta Pavoncelli, seguito l’anno successivo dal fratello Puccio [...] arrivò a possedere nella zona di Posillipo. Fu in una di queste ville, conosciuta come lo Scoglio di Frisio, che Orazio e Augusta trascorsero i primi anni di matrimonio e nacquero Emilio e Puccio.
Dopo il trasferimento a Firenze fu Augusta, donna ...
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ANSALDO, Giovanni Andrea
Mario Labò
Nato a Voltri (Genova) il 24 ag. 1584, fu messo giovanissimo a imparare pittura da Orazio Cambiaso, figlio di Luca. Quando decise di cominciare a dipingere si fece [...] barocco. Studiò la prospettiva, evidentemente anche su basi teoriche, e la bravura del Cambiaso fa pensare che il figlio Orazio possa averne insegnato all'A. qualche regola. Comunque, egli fu tra gli antesignani di quell'illusionismo pittorico da cui ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...