STARITA, Bruno
Federica De Rosa
– Secondogenito di quattro figli, nacque a Napoli il 19 marzo 1933, da Orazio, funzionario della pubblica amministrazione, e da Giuseppina Russo.
Di carattere introverso, [...] sin da bambino si mostrò ribelle all’istruzione scolastica e con ben maggiore trasporto si dedicò allo studio del violino, che fu costretto ad abbandonare per il sopraggiungere degli eventi bellici. Sfollato ...
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BURGOS, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Messina il 26 dic. 1666 da Orazio Burgos e Isvaglia e da Rosa Fedele, iniziò gli studi nella città natale distinguendosi [...] precocemente nelle lettere e vestendo già all'età di undici anni l'abito ecclesiastico. In seguito indirizzato dallo zio materno, padre Antonio Andrea Fedele, che apparteneva a tale Ordine, entrò il 5 ...
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GUICCIARDI, Fabrizio
Marco Folin
Di nobile famiglia reggiana, forse di origini valtellinesi, il G. nacque nel 1662, probabilmente l'8 settembre, a Reggio nell'Emilia, da Orazio e da Laura Bisi. Fu battezzato [...] Crispi, la cui colpevolezza tuttavia non fu mai provata.
Dopo la morte del padre, l'educazione del G. e di suo fratello Giovanni Orazio (di tre anni più giovane) fu seguita dalla madre, che li affidò a precettori. All'età di dodici anni il G. fu ...
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SOLIMENA, Angelo
Augusto Russo
SOLIMENA, Angelo. – Nacque a Canale, frazione di Serino (Avellino), il 17 novembre 1629, da Orazio e da Angela Perreca, e venne battezzato il giorno seguente nella locale [...] che il pittore s’era ormai stabilito a Nocera da due anni; e, il 27 ottobre di quell’anno, il padre Orazio lo nominò unico erede di un patrimonio non trascurabile, dovuto alla compravendita d’immobili (Tramontano, 1990, p. 126).
Nello stesso 1664 ...
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PUCCI DI BARSENTO, Emilio
Michele Lungonelli
PUCCI DI BARSENTO, Emilio. – Nacque a Napoli il 20 novembre 1914, primogenito di Orazio e di Augusta Pavoncelli, seguito l’anno successivo dal fratello Puccio [...] arrivò a possedere nella zona di Posillipo. Fu in una di queste ville, conosciuta come lo Scoglio di Frisio, che Orazio e Augusta trascorsero i primi anni di matrimonio e nacquero Emilio e Puccio.
Dopo il trasferimento a Firenze fu Augusta, donna ...
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Poeta ungherese (Dióskál 1754 - Buda 1830); nelle sue poesie classicheggianti (Költemények "Poesie", 1816, 1817, 1819) si è ispirato a Orazio. Scrisse anche una notevole opera storica (Magyar századok [...] "Secoli ungheresi", 1808) ...
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Critico ed erudito (Congreve, Staffordshire, 1720 - Worcester 1808), fu vescovo di Lichfield, poi di Worcester. Pubblicò edizioni critiche di Orazio, scrisse dialoghi, saggi e prediche. Le sue Letters [...] on chivalry and romance (1762) ebbero influsso sul movimento romantico ...
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Console romano del 527 d. C., che, con Securo Memore Felice, fece una revisione del testo delle poesie di Orazio e di Prudenzio fra il 528 e il 534 (recensione mavorziana, o anche in lat. recensio mavortiana). ...
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Scrittore e critico letterario catalano (Sant Quintín de Mediona 1851 - Barcellona 1898). Coltivò studî di letteratura classica e tradusse Orazio in catalano. Esercitò un'influenza notevole sugli orientamenti [...] della cultura catalana, indicando e scoprendo, con giudizî quasi sempre giusti, scrittori come Maragall, Bartrina, ecc. Postuma è stata pubblicata una scelta dei suoi scritti in catalano (Obres escollides, ...
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Filologo russo (n. nel governatorato di Novgorod 1839 - m. Roma 1907). Fu prof. di letteratura latina (studî su Tacito, Orazio, ecc.) nelle univ. di Odessa, Kazan´, Kiev, Pietroburgo e di nuovo Odessa; [...] nel 1862 si recò a Roma per dedicarsi a studî di archeologia preistorica. Trattò anche di problemi storico-politici dell'Europa contemporanea. Tra le molte opere: De Siculorum origine, 1898; Vvedenie v ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...