SARDINI, Giovan Battista Domenico. –
Renzo Sabbatini
Figlio di Jacopo di Lorenzo e di Chiara di Orazio Buiamonti, nacque a Lucca il 3 agosto 1689 nella parrocchia di S. Agostino. Ebbe due fratelli: [...] Lorenzo, morto nel 1712 all’età di 28 anni, e Lodovico, morto nel 1770, e due sorelle, Chiara Teresa e Maria Serafina, entrambe suore.
Il padre Jacopo (o Giacomo, 1633-1711), vedendo la sua casa «nell’ultima ...
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PROVAGLI, Bartolomeo
Daniele Pascale Guidotti Magnani
PROVAGLI, Bartolomeo. – Nacque a Bologna il 9 ottobre 1608, quintogenito di Orazio e di Eleonora Menganti, nella casa di strada Galliera 564 (attuale [...] bolognese nel 1584 (Bologna, Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Carrati, Genealogie, XVIII secolo, vol. 13, c. 96r). Il padre Orazio (1564-1651) era scultore di lamina di rame e, allievo di Alessandro Menganti, ne aveva sposato la figlia e aveva ...
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PANTANELLA, Michelangelo
Daniela Brignone
(detto Michele). – Nacque ad Arpino (Frosinone) il 17 marzo 1823 da Orazio e Marianna Quadrini.
Le tracce più antiche della famiglia risalgono al Medioevo e [...] si rinvengono nella zona della Campagna, corrispondente alle attuali province di Frosinone e di Latina. In età moderna alcuni membri della famiglia de Cinella-Pantanella ricoprirono incarichi di prestigio ...
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MAUGERI, Salvatore
Giuseppe Armocida
– Nacque ad Aci Catena, nel Catanese, il 17 nov. 1905 da Orazio e da Lucia Pennisi.
Superato il primo ciclo di studi, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia [...] dell’Università di Catania. Allievo del patologo e clinico medico L. Preti, che seguì nei trasferimenti universitari, concluse i corsi a Parma, conseguendovi la laurea col massimo dei voti e la lode il ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] i suoi studi presso i gesuiti al collegio dei Nobili di Napoli e, dopo l’espulsione della Compagnia dal Regno (1767), al collegio Clementino di Roma, retto dai somaschi, nella cui colonia d’Arcadia fu ...
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sermone Componimento poetico di carattere moralistico e didascalico, di tono discorsivo e semplice (sull’esempio di Orazio che chiamò sermones le sue Satire e le Epistole, quasi discorsi alla buona, conversazioni [...] prosastiche, in contrapposizione alla poesia di più alto impegno).
Nella tradizione cristiana (soprattutto nelle Chiese nate dalla Riforma), il discorso fatto in una riunione di culto e avente per oggetto ...
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Poeta lettone (Cēsis, Vidzeme, 1867 - Liepa 1892), collaboratore del giornale Jaunā strāva ("Corrente nuova"), traduttore di Orazio e autore di versi rivoluzionarî che circolarono manoscritti fino al 1900, [...] quando furono stampati per la prima volta a Londra. Spirito pieno di contraddizioni, pessimista ed epicureo, dalla salute minata (morì di tubercolosi), V. eccelse nella poesia lirica, influenzando le generazioni ...
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Politico, storico e antiquario svedese (Jönköping 1751 - ivi 1818). Autore di pedantesche traduzioni metriche da Virgilio, Orazio e Ovidio, accompagnò nel 1783 il re Gustavo III in quel viaggio in Italia [...] di cui ci ha lasciato un resoconto: Gustaf III: s resa i Italien ("Viaggio di Gustavo III in Italia"; pubblicato nel 1902) non privo d'interesse per le notizie sulla cultura italiana del tempo. Fu tra ...
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ALBERGHETTI, Giusto Emilio, iunior
Giorgio E. Ferrari
, iunior. Nato a Venezia nel 1666 da Giovanni Battista di Orazio, fu il quarto, almeno, di tale nome nella sua famiglia, ma di maggiore notorietà [...] al catastico della Morea, dietro le conquiste fattevi dalla Repubblica nel tardo '600; e fiancheggiò là l'opera del fratello maggiore, Orazio. Fu, però, probabilmente un omonimo dell'A. colui che introdusse nel 1691 l'uso dei mortai da bomba. In una ...
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Filologo (Groninga 1786 - Hilversum, Utrecht, 1865), prof. nell'univ. di Leida; autore di edizioni critiche di Tacito, Orazio, Virgilio. ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...