I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] per lo studio delle lingue orientali intorno a Orazio Marucchi, il direttore del Museo egizio vaticano è Cristo, e non c’è mestier lusinghe di apologetica, vecchia o nuova37. Forzare dall’interno, quotidianamente e millimetricamente, quel paradigma ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] il ricettacolo ultimo della conoscenza scientifica. Che fossero 'vecchie' o 'nuove' le istituzioni deputate alla conoscenza alla corrispondenza del Baliani con Gio. Luigi Confalonieri e Orazio Grassi, Firenze, Giunti-Barbèra, 1969.
de Dainville 1978 ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] il fantasma che si para davanti al lettore è quello di un vecchio in rozzo saio con capelli e barba prolissi.
Dunque anche il il ritmo elementare della cabaletta rossettiana. La lezione di Orazio, sia attraverso l'esempio dell'abate Parini, sia nella ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] , nonostante l'aspra opposizione di alcuni vecchi patrizi, poiché gli stessi giovani erano riusciti Note sull'eterodossia di fra Sisto da Siena: i suoi rapporti con Orazio Brunetto e un gruppo veneziano di ῾spirituali', "Collectanea Franciscana", 47 ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] affermarsi in città dei gruppi radicali ("se quei di S. Luca [i "vecchi"] sono ora fuori, si può temere che un'altra volta vi saranno quei lontana Inghilterra: quando l'abile, e transfuga, Orazio Pallavicino nel 1586 cercò di riattivare canali di ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] soltanto il Fea, quantunque infelice editore di Orazio, il Mai, quantunque scopritore della Repubblica, la certa boria nazionalistico-feudale, nel superstite orgoglio proprio della vecchia Italia accademica e blasonata.
Di apertura europea, invece, ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] Antonino Paternò Castello), figlio del patriota liberale Bartolomeo Orazio che era stato nominato senatore già nel 1861 aveva preso avvio ancor prima che la caduta dei vecchi Stati evidenziasse nel potere municipale il bastione identitario dei ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] raggiungere quell’altezza alla quale sono pervenuti in Francia Orazio Vernet, Pils e altri che alla pittura di ’esagerazione del chiaro scuro (che fu mezzo di rivolta contro le vecchie teorie) si modificò da se stessa e modificandosi sviluppò ciò che ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] G. parvero il punto di partenza di una querelle tra "vecchi" e "moderni" che negli anni successivi in Toscana si -XXV (1955-56), pp. 200-242; L. Tenca, Lettere inedite di Orazio Borgondio, in Commentari dell'Ateneo di Brescia, CLV (1956), pp. 151-161 ...
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scrittura (escrittura)
Antonio Lanci
Vincent Truijen
Vincent Truijen
Guy Dominique Sixdenier
Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio.
Il senso proprio [...] forma latina (VE I IV 2, Mn III III 14, IV 1); ancora: le vecchie e... le nuove cuoia (Pd XXIV 93), L'antica e la novella / proposizion (vv Curcio (Q. Orazio Flacco studiato in Italia dal sec. XII al XVIII, Catania 1913); Orazio infatti, al tempo ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa...