La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] a dire che Venezia non è più quella d'un tempo, che è vecchia, che sa di polvere, che sta arrancando, che il fiato le vien mancando d'una Vita di s. Rosalia (Padova 1647), traduttore d'Orazio e Lucano, con le sue Poesie (Venezia 1663 e 1664) ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] la santificazione delle feste (Vicenza 1788) di Orazio Claudio Capra. Certo che se la domenica si , V/2, ad vocem e specie pp. 93-94.
55. Cit. in Alberto Vecchi, Correnti religiose nel Sei-Settecento veneto, Venezia-Roma 1962, p. 386 n. 4.
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] Quando i dimostranti, che erano guidati da un attore, Orazio Cerini, che si era già distinto nel corso della precedente , XVIII/2), pp. 337-338.
4. Andrea Zannini, Vecchi poveri e nuovi borghesi. La società veneziana nell'Ottocento asburgico, in ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] e da quell'intimo spirito che il Carducci definisce come proprio di Orazio ma che è ben del poeta nostro prima che del venosino, e ritenesse di ritrovare in un mondo arcadico libero dal «vecchio cerimoniale» e più conforme, parve a lui come a tanti ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] la relativa metrica. Letture obbligatorie Virgilio, Ovidio, Orazio, Lucrezio, Lucano, Terenzio, Plauto, Sallustio, della grande nobiltà, tra i più eminenti nel partito dei "vecchi". Tra i secondi v'è Giovan Francesco Sagredo, destinato ad ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] sino alla fine del secolo. In campo musicale eccelle sempre la vecchia casa dei Gardano; nel 1611 l'azienda passa nelle mani di Dictionarium tum latini tum italici sermonis, quello di Orazio Torsellino, Nomenclator seu vocabularium. Il Torsellino è ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] spedita dalla città lagunare il 18 gennaio 1614 da Orazio del Monte, intermediario di Lorenzo Giustinian, alla volta scritti, può significare, forse, che lo slancio innovativo del vecchio attore romano si sia spento.
Il nucleo di scrittori che ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] spedita dalla città lagunare il 18 gennaio 1614 da Orazio del Monte, intermediario di Lorenzo Giustinian, alla volta suoi scritti, può significare, forse, che lo slancio innovativo del vecchio attore romano si sia spento.
Il nucleo di scrittori che ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] larga foglia o due. Queste figure sembrano prodotte mediante timbri vecchi e logori importati o imitati da Arezzo, per esempio ma che la Gallia non produsse né le scene né un Orazio. 2) La Gallia meridionale usò criteri selettivi nell'adottare motivi ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] il valore superiore degli 'antichi'. Rispetto a Orazio è capovolto il giudizio ma non è collegato differenza di antiquus) e un 'poi', una frattura epocale, storica ed extrastorica, tra 'vecchio' e 'nuovo', tra un''età' e un'altra 'età' (Rm. 6, 6 ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa...