BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] conti dal 1694), avevano avuto figure di rilievo: Orazio (1648-03), rettore dell'Archiginnasio bolognese, Bernardino (1673-26), procuratore "quella bonomia dell'ignoranza che caratterizzava i vecchi lombardi", non senza una particolare attenzione per ...
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DOTTI, Bartolomeo
Angelo Pellegrino
Nacque nel Bresciano, probabilmente nel 1651, da Pasquino e da Ottavia Vinacesi.
Fin da giovanissimo manifestò particolare inclinazione per la poesia e lo studio [...] satira, coltivò con lunga cura i poeti satirici romani da Orazio a Persio, a Giovenale, dando prova assai presto di che, recatosi nell'autunno del 1711 a Brescia per rivedere alcuni vecchi amici, a causa di un incauto diverbio con un gentiluomo di ...
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REBUFFAT, Orazio
Franco Calascibetta
REBUFFAT, Orazio. – Nacque a Messina il 7 settembre 1862 da Antonio e da Gaetana Pavone.
Nel 1879 si iscrisse all’Università della sua città natale, diplomandosi [...] Il ministro, all’epoca Cesare Maria De Vecchi, dispose indagini per accertare se vi fossero G. Scorrano, Padova 2008, pp. 200 s.; E. Alamaro, Il sogno di Orazio, in Mondo ceramica (2012), http://www.micfaenza.org/it/ceramiche-faenza-news/articolo. ...
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La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] Nel 450 fu eletto un nuovo decemvirato, dove, accanto a vecchi membri patrizi rieletti, vi furono anche 3 plebei. Opera di magistrature ordinarie, nel 449 i consoli L. Valerio e M. Orazio fecero incidere le leggi su 12 tavole di bronzo, poi esposte ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte [...] una traduzione del primo libro delle Odi di Orazio; nel 1810 raccoglieva in un quadernetto venti 1882; G. Piergili, in Il bibliofilo, IV (1883), ristampato in Tre vecchi scritti leopard., Recanati 1891; C. Antona-Traversi, Studi su G. L., ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] completò con l'aggiunta delle lunghe, nere ali; per cui Orazio dirà (Sat. I, 58): mors atris circumvolat alis.
I bianco per una fanciulla, rosso per gli adulti, nero per i vecchi.
Fiori e confetti accompagnano il feretro d'un bambino, nel suo ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] foscolianeggianti di G. Revere; e specialmente le traduzioni da Orazio e il poemetto Due sogni del Prati). Fu un definizioni del romanticismo, in La Critica, IV (1906); id., Ritorno su vecchi pensieri, in La Critica, XX (1922); A. Farinelli, op. cit.; ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] di forme. La polimetria plautina è a quel tempo già morta: Orazio non ha più orecchio per l'arte metrica di Plauto. L' . La prima specie di verso con cui l'America colpì il vecchio mondo furono le forme ametriche di Walt Whitman.
Dalla fine del ...
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TIBET (A. T., 97-98)
Aldo SESTINI
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Alberto BALDINI
A. SeS. Giuseppe TUCCI
L'altipiano del Tibet è il più imponente sistema di alte [...] viaggiò nel Tibet il cappuccino P. Francesco Orazio da Pennabilli, che con dodici confratelli raggiunse come si vede, non figura in questa lista: costituitasi quasi in opposizione alla vecchia scuola, al tempo di Rin c'en bzaṅ po e Atísá trapassò di ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] nei drammi di D'Annunzio; altrove, nelle parole di un vecchio servitore, come nel Giardino dei ciliegi del Čechov, può Sparta, ora a Tebe, e puntualmente a distanza d'anni. Orazio, come Aristotele, insistette solo sull'unità d'azione. Il blocco ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso: la certa...