Letterato (Ferrara 1555 - ivi 1593), pronipote di Ludovico, amico del Tasso, prese parte alla polemica sul Furioso e sulla Gerusalemme, suscitata da Camillo Pellegrino, sostenendo in varî scritti che i due poemi non possono essere confrontati per la diversità degli argomenti e degli stili. Restano di lui, tra l'altro, anche alcune rime e un frammento di poema (Alfeo) ...
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VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Giulio Reichenbach
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del [...] interrotto, il Boemondo, pubblicato nel 1607, perché esso ci offre il destro di ricordare che il V., in lettere all'amico OrazioAriosto, pronipote del gran Ludovico, si vanta (ma a torto) di aver ispirato al Tasso il Rinaldo, e di avergli data l ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] settantina), di metri e argomenti vari, che attestano gli amorosi studi giovanili dell'A. sui classici: Catullo, Virgilio, Ovidio, Orazio; e le Rime (prima raccolta 1545), quasi tutte liriche d'amore con accenti a volte liberi e toccanti che hanno ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] l'incompiuto poema eroicomico Idris (1768), legato ad Ariosto nella gioia d'un divertito favoleggiare, e il poemetto estetico. Spirito recettivo, tradusse, oltre a Shakespeare, Orazio, Euripide, Cicerone, Aristofane e Luciano, cercando anche ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] più agevole per i generi più consoni allo spirito rinascimentale: per la satira di stampo oraziano, narrazione di eventi personali, confessione (Ariosto, P. Nelli, L. Alamanni, E. Bentivoglio ecc.); per la ben costruita oratoria (G. Guidiccioni ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] ecc.) o nella forma propria di Saffo e Alceo; Orazio codifica questa m. in forme che saranno poi definitive per Machiavelli; è adottata per le sue satire di tono conversevole da L. Ariosto (che l’aveva utilizzata anche per l’elegia), e in forma più ...
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umorismo La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, [...] si trovino fin dall’antichità classica (si pensi a Luciano e a Orazio), e capolavori di u. siano le figure di Don Chisciotte e di Falstaff, nonché molte pagine di L. Ariosto, storicamente, come atteggiamento letterario e sociale, l’u. trovò il clima ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] 1908; C. Manfroni, Intorno agli studi di storia veneziana di Orazio Brown, in Atti Istituto veneto, LXIX, 1071; Gli studî storici "ottave balzane", e inedite naturalmente, di L. Ariosto, dove è vivacissima la descrizione dell'agitarsi della folla ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] cioè facevo tradurre e spiegare a due ragazzi più Virgilio e Orazio, più Tacito e Dante che potessero; e buttavo fuor e l'Umanesimo; XIII, La coltura estense e la gioventù dell'Ariosto; XIV, L'Ariosto e il Tasso; XV, Lirica e storia nei secoli XVII e ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] in quella volgare erano altri due suoi amici ferraresi, l'Ariosto e il Tebaldeo. A Ferrara il B. strinse anche amicizia formato tascabile dei testi essenziali per ogni persona colta: Virgilio, Orazio, e subito dopo, nel luglio 1501, le rime del ...
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carme
s. m. [dal lat. carmen, dal tema di canĕre «cantare»]. – 1. Componimento poetico, canto, poesia, versi: cantor de’ buccolici c. (Dante), con riferimento a Virgilio; bellicoso c. (Ariosto); il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...